STORIA

Triennio

FINALITÀ DELL’INSEGNAMENTO

Lo studio della storia concorre nel triennio alla formazione di un atteggiamento aperto all’indagine sul passato per meglio comprendere ed accettare le rapide accelerazioni della società contemporanea e per favorire la partecipazione cosciente e responsabile alla vita collettiva.

Oltre a riprendere e sviluppare le finalità del biennio, l’insegnamento della Storia si propone di condurre lo studente a:

· ricostruire la complessità del fatto storico attraverso l’individuazione di rapporti tra particolare e generale, tra soggetti e contesti;

· acquisire la consapevolezza che lo studio del passato oltre a dare conoscenza di un patrimonio comune è fondamento per la comprensione del presente e della sua evoluzione;

· acquisire la consapevolezza che le conoscenze storiche sono elaborate sulla base di fonti di natura diversa che lo storico vaglia, selezione, ordina e interpreta secondo modelli e riferimenti ideologici;

· consolidare l’attitudine a problematizzare e ad effettuare collegamenti inserendo in scala diacronica le conoscenze acquisite anche in altre aree disciplinari;

· affinare la sensibilità alle differenze.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

Gli obiettivi specifici del triennio devono tendere a rafforzare le abilità già acquisite nel biennio e a far acquisire abilità più complesse.

Lo studente deve acquisire la capacità di usare concetti e modelli del discorso storico, così da raggiungere consapevolezza della specificità della storia.

· riconoscere, comprendere e valutare le più importanti relazioni tra dati, concetti e fenomeni;

· individuare e descrivere analogie e differenze, continuità e rottura fra fenomeni;

· esporre concetti e termini storici in rapporto agli specifici contesti storico-culturali;

· classificare ed organizzare dati, leggere e strutturare tabelle, grafici, cronologie, tavole sinottiche, atlanti storici e geografici, manuali, bibliografie;

· osservare le dinamiche storiche attraverso le fonti;

· usare modelli appropriati per inquadrare, comparare e collocare in modo significativo i diversi fenomeni storici locali, regionali, continentali, planetari;

· saper leggere testi specialistici ed acquisire concetti e lessico significativi.

ARTICOLAZIONE DEI CONTENUTI

Considerato il numero delle ore previste per ogni anno di corso, la varietà e la complessità dei problemi, la vastità dell’arco di tempo preso in esame nel triennio, si sono individuati, a puro titolo d’esempio, essenziali temi portanti intorno ai quali muoversi.

La scansione delle unità didattiche è stata pensata per permettere una trattazione più approfondita degli eventi del nostro secolo; inoltre in questo modo i programmi di storia e di italiano potranno essere utilmente svolti in parallelo.

· Nella classe terza si giungerà fino alla metà del Seicento;

· nella classe quarta fino alla seconda metà dell’Ottocento;

· nella classe quinta fino ai nostri giorni.

Le articolazioni interne delle unità didattiche, vanno intese come percorsi possibili e non pretendono d’essere esaustive; vogliono suggerire argomenti salienti, suscettibili di essere trattati con maggiori o minori approfondimenti, secondo angolature differenti (economiche, socio-culturali, politiche) che rispondono all’intento di fornire quella varietà di approcci sopra auspicata.

Resta comunque indispensabile corredare i momenti di lavoro, di analisi e di approfondimento a momenti d’indagine miranti a far acquisire una visione d’insieme del periodo storico di ogni anno.

Alcuni micro-percorsi sono pensati come strettamente interdisciplinari con le unità didattiche di letteratura e dispongono, quindi, anche di tempi di lavoro relativi all’italiano.

Per ogni anno di corso si suggerisce di sviluppare da dieci a dodici unità didattiche opportunamente scelte all’interno dei temi portanti. Ad ogni unità didattica devono essere dedicate da quattro a sei ore di lavoro della classe a scuola, comprensiva di verifica ed eventuale recupero, e altrettante di lavoro individuale dello studente.

Classe terza

1. Dal basso Medioevo all’Età moderna

· Le istituzioni politiche italiane nel XII e XIV secolo

· Papato e Impero. Le monarchie nazionali

· Crisi economica e demografica

· Trasformazioni culturali e religione nell’Europa cristiana

2. L’Europa e i nuovi mondi fra XV e XVI secolo

· Evoluzione delle strutture statali e la formazione dello stato moderno

· Rinnovamento della cultura. La crisi religiosa e la Riforma. La scoperta del mondo.

· L’economia nel XVI secolo e la rivoluzione dei prezzi.

3. Il Seicento

· Assetto territoriale ed equilibri politici del ‘600

· La decadenza spagnola e l’Italia. L’assolutismo francese. La rivoluzione inglese

· Economia e società nell’Europa

· La cultura tra Riforma e Controriforma

Classe quarta

1. Il secolo dei lumi

· Crisi dell’assolutismo: movimenti riformatori; parlamentarismo inglese; dispotismo illuminato

· Imperi coloniali: sviluppi economici e conflitti internazionali

· Illuminismo

2. L’età delle rivoluzioni

· La rivoluzione americana e la formazione degli Stati Uniti.

· La rivoluzione francese. L’età napoleonica.

· La Rivoluzione Industriale.

3. L’Europa delle questioni nazionali

· Il Congresso di Vienna e la Restaurazione. I movimenti liberali e i sistemi costituzionali. Il 1848 in Europa ed in Italia. Le questioni nazionali: caso italiano e tedesco.

· Lo sviluppo industriale e le nuove tecnologie.

· Pensiero borghese e pensiero socialista.

Classe quinta

1. L’età dell’imperialismo

· Le relazioni internazionali dal 1870 al 1914. Colonialismo e imperialismo.

· Gli stati europei: la Germania di Bismark e l’Italia da Depretis a Giolitti.

· La crisi della società e del sistema politico liberale europeo.

2. L’Europa e il mondo tra i due conflitti mondiali

· La prima guerra mondiale.

· La nascita dell’URRS; totalitarismo e democrazia in Europa e nel mondo.

· Economia europea e grande crisi.

· Cultura di massa e ruolo degli intellettuali.

3. Il mondo contemporaneo

· La seconda guerra mondiale. La divisione in blocchi del mondo e la guerra fredda.

· Il Terzo Mondo: decolonizzazione, sottosviluppo e rivolte.

· La dimensione mondiale del mercato.

· La rivoluzione informatica.

INDICAZIONI METODOLOGICHE

La realizzazione degli obiettivi precedentemente esplicitati è legata ad una trasformazione sostanziale della didattica della storia che si fondi su procedimenti di elaborazione delle conoscenze storiche e sulla capacità di usare gli “elementi” fondamentali di tali conoscenze quali ad esempio: i fatti, il tempo, i modelli ecc..

La prima innovazione metodologica riguarda l’utilizzo delle fonti sia in funzione di specifiche conoscenze storiche sia in relazione alle esigenze di inquadramento e di supporti storici per altre discipline.

Il problema della reperibilità e della selezione delle fonti storiche può essere risolto sia ricorrendo a libri di testo appositamente strutturati, sia attraverso il ricorso ad archivi ai quali accedere con sistemi informatici.

È necessario che l’insegnante strutturi le unità didattiche attorno ad alcuni nodi problematici finalizzati a potenziare progressivamente nello studente capacità di accesso ai problemi storici con rigore di metodo e varietà di approcci: tali unità didattiche si avvarranno dello studio delle fonti. È tuttavia necessario tenere presente che a livello scolastico non è possibile far emergere dal lavoro analitico la visione d’insieme del periodo storico di cui l’unità didattica costituisce approfondimento; vanno pertanto correlati i momenti d’indagine diretta ad un profilo di storia generale.

È pertanto opportuno conciliare gli approfondimenti tematici con la necessità di garantire un contesto di riferimento puntuale e scientificamente valido nella convinzione che ci sia correlazione significativa tra i due livelli e che non esiste contrapposizione fra storia e “storie” (politica, economica, sociale, della cultura, della scienza, della tecnica).

MODALITÀ DI VERIFICA E DI VALUTAZIONE

Le procedure di verifica e il processo di valutazione tendono ad accertare il raggiungimento degli obiettivi, privilegiando l’acquisizione di un corretto approccio ai problemi; viene inoltre verificata la capacità di percepire e sistematizzare storicamente i problemi facendo ricorso a un adeguato supporto di conoscenze del profilo storico.

Gli strumenti di verifica da utilizzare devono essere sia di tipo tradizionale sia di tipo oggettivo; adeguato spazio viene dato a momenti di osservazione che colgano, mediante apposite griglie, sia a livello individuale che in gruppo, le conoscenze e le abilità acquisite.

La valutazione globale è soprattutto correlata alla capacità di compiere inferenze, stabilire relazioni, operare collegamenti, fare uso corretto di fatti, fonti, documenti e materiali.

 

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