A metri 408 s.l.m., nei pressi del fiume
Fiastrone. Con l'ultimo censimento (1981) č stata registrata una
popolazione di 706 abitanti sparsi nelle varie frazioni:
Montalto, costituito da tre localitā (Valle, Villa e Tribbio,
con il castello e la chiesa di S. Benedetto) e Monastero (750
s.l.m.) in cui si trova l'Abbazia di S. Salvatore. Il comune č
stato decorato con la "Croce di Guerra al valor
militare" per la partecipazione alla Resistenza; noto
l'eccidio di Montalto del 22/03/44.
Del centro medievale rimane solamente l'impianto urbanistico a
causa del terremoto del 1799. All'origine fu sotto l'Abbazia
abruzzese di Casauria, poi passō in possesso di alcune famiglie
del luogo, infine, nel 1240, fu ceduto a Camerino, a causa della
concessione del Legato pontificio Sinibaldo Fieschi. Il nome
forse deriva da Palumbo, proprietario di un bosco limitrofo
utilizzato per la legna.
Interessante č il gruppo ligneo policromo quattrocentesco
denominato "Madonna dell'Impollata", conservata nella
chiesa di S. Andrea.
Nei dintorni si trova la localitā "La Cittā",
risalente al IV-III sec. a.C., di grande interesse archeologico,
ma niente č attualmente visibile sul luogo. Si trova ai piedi
del monte Castro (m 712) nelle vicinanze della contrada
Invernale. Tra i reperti ci sono: giare a pezzi, un cratere greco
a disegni geometrici su vasi in nero e in rosso, un tripode
fittile e altro. Di notevole importanza fu il ritrovamento di un
antichissimo sarcofago con cimeli, appartenente ad un guerriero
del IV sec. a.C. con corredo funebre formato da armi in ferro e
ceramica altoadriatica. Tutto č conservato nel Museo
archeologico di Ancona e gli oggetti fanno pensare all'epoca
romana, infatti Castro si trovava sulla via che collegava Roma al
Piceno.