le produzioni delle stagioni precedenti

IL SEGRETO DI PULCINELLA

spettacolo di guarattelle di e con Bruno Leone

regia di Renato Carpentieri  

 

Pulcinella si vanta di conoscere il suo segreto e ce lo spiattella subito: è innamorato di te e vuole sposarti stasera stesso, ti condisce la storiella con mille segretucci d’occasione, ma il vero segreto arriva all’improvviso e si afferma con forza, impeto e ineluttabilità: la Pulcinella! E’ lei la nuova protagonista della storia, capace di sconvolgere anni e anni di onorata carriera oleografica, di tarantelle e di cartoline... Povero Pulcinella, come farai stavolta a toglierti l’impaccio? Tutto non posso svelare ma un po’ farvi ridere sperare. (durata: 50 minuti)

  "Bruno Leone, burattinaio, è l'ultimo grande interprete dei canovacci classici di Pulcinella, che rielabora con vera poesia e con somma perizia tecnica, di cui però quasi non ci si accorge, quando fa spettacolo, tanto si è catturati e trascinati in uno stato di euforia, di leggerezza, di allegria dalla storia che ci viene narrata e mostrata.....

......Gli spettacoli di Bruno Leone sono uno dei godimenti più autentici che è possibile provare nel nostro Paese in campo di spettacolo. Vi si mescolano fantasia e saggezza, e una fusione quasi miracolosa di corporeo e di spirituale, di comicità volgare (del volgo, cioè, e non della piccola borghesia di tipo televisivo) e di ariosa libertà.....

.....E' una grande fortuna poter godere di Pulcinella grazie a un poeta come Bruno Leone, maestro burattinaio nell'era dello Stato assistenziale."

Goffredo Fofi

 

Nel 1978 Bruno Leone apprende l'arte delle guarattelle da Nunzio Zampella, ultimo maestro guarattellaro napoletano, ed evita in tal modo la scomparsa di una tradizione che risale a girovaghi e saltimbanchi medievali. L'arte delle guarattelle deve la sua vitalità alla capacità dei burattinai di coniugare memoria e attualità in un rapporto molto attento col pubblico. Bruno Leone, che ha ripreso canovacci e stili di quest'arte, ha contribuito con efficacia alla ripresa di un genere teatrale tanto importante per la storia della cultura napoletana ed europea. Pulcinella, sempre in scena alla destra del burattinaio, scandisce con la sua magica voce - ottenuta col segreto strumento della pivetta - l'alternarsi delle storie.

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