Lo
scrosciante applauso, quasi un' ovazione che ha accolto il finale di
"Mpalermu", progetto vincitore del "Premio Scenario"
della compagnia Sud Costa Occidentale di Palermo è stato senza dubbio il
momento più emozionante della settima edizione di "Angeli a
Sud", il festival di Teatro ragazzi e giovani, a Sud ed intorno al
Sud che si è tenuto a Napoli dal 3 al 6 Ottobre. Momento meraviglioso e
nello stesso tempo significativo proprio perché la più grande emozione
del festival è arrivata da una compagnia di giovani, situata al di fuori
del teatroragazzi. I tre giorni della manifestazione infatti hanno
sottolineato nella maggior parte degli spettacoli visti una sostanziale
mancanza di sperimentazione che d'altro canto è presente non solo nei
gruppi del Sud, una comune sudditanza della drammaturgia alla didattica e
una frequente mancanza di compattezza di tutti gli elementi sulla scena.
Quattordici gli spettacoli presentati di cui la memoria restituisce il più
delle volte solo momenti e segni particolari. Ecco dunque Antonio Guida
padrone della scena in "La notte dei desideri" dell'Arcolaio, la
musicalità tutta mediterranea di "Idrusa" della Compagnia
Terrammare, le immagini marine di "Colapesce" di Manomagia, le
atmosfere celesti de "Il Principe e la rosa" di Vesuvioteatro,
la nitida narratività di Piede Nero" delle Nuvole - Rossotiziano, la
realtà che irrompe nel cinema nello spettacolo del Teatro Libero di
Palermo, la semplice ed immediata drammaturgia di "Antuono, Asino
d'oro" di Teatermitage. Più articolata la ricerca di Michele Monetta
che in "Filastrocche in cielo e in terra" de I Magazzini di Fine
Millennio cuce musicalmente il mondo di Rodari spesso in modo godibile e
ricco di effetti. Sopra tutti l'arte di Brunello Leone che in "Il
Convitato di pezza" riscrive da par suo il mito di Don Giovanni con
una lievità d'accenti encomiabile. Edizione dunque sottotono a cui
mancava anche il supporto di compagnie di punta come il Kismet, il Teatro
dei Sassi, Crest e Koreja, ma che giustamente ha voluto presentare un
panorama quanto più diversificato possibile di ciò che avviene in questo
campo nel Sud dell'Italia. Merito questo notevole ma che avrebbe bisogno
di una linea artistica più precisa ed evidente. Se infatti da una parte
"Angeli a Sud" trova nella collaborazione di cinque compagnie
private con il Teatro Pubblico Campano il suo punto di forza produttivo e
innovativo, dall'altra la direzione artistica unica, magari a roteazione,
favorirebbe una progettualità più mirata. Tra le note positive la
presenza sulla scena di giovani attori molto promettenti (e non è poco)
come Giorgia Rinaldi di Vesuvioteatro e Alessandra Asuni che in
"Piede Nero" dà credibilità ad una storia quantomeno
strampalata. E poi come già detto la grande qualità dei due finalisti
del Premio Scenario ed ovviamente la squisitezza dell' ospitalità di
"Angeli a Sud" davvero unica ed encomiabile.
Mario
Bianchi
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