Nel 1617 il conquistatore portoghese C. Pereira affrontò e sconfisse un gruppo di pastori orgogliosi, che altro non erano che il gruppo bantu degli Erero, antenati degli attuali Himba. Seguendo il loro istinto migra migratorio gli Himba attraversarono il fiume Cunene che separa l'Angola dalla Namibia, stabilendosi nella regione chiamata Kaokoland una terra inospitale e selvaggia, resa ancora più difficile per i conflitti bellici  tra il movimento di liberazione della Namibia e l'esercito sudafricano, che ha inflitto gravi perdite umane anche tra gli Himba.
Nel 21 Marzo 1990 nasce la repubblica della Namibia è il popolo d'ocra riprende la sua marcia verso un futuro di speranza. Le donne e gli uomini hanno la consuetudine di spalmarsi tutto il corpo con un impasto di ocra e burro, l'effetto visivo, cela saggi rimedi naturali: funge da repellente contro i parassiti e le punture degli insetti e protegge il corpo dai raggi solari, riducendo al minimo la disidratazione. Belli e fieri sembrano non risparmiare nulla per arricchire il loro guardaroba, e fin dalla tenera età cingono il collo con l'ombwari, una collana di grani metallici infilati nel cuoio. Entrambi i sessi indossano gonnellini di pelle di capra chiamati ombuku che il gusto femminile adorna con conchiglie cauri, simbolo di fertilità. Solo dopo la nascita del primo figlio le donne possono adornare il petto con  l'ohumba (conchiglia proveniente dalle coste dell'Angola), gioiello prezioso donato dalla madre. 

Donna Himba

La maturità dell'uomo è invece segnalata  da due trecce raccolte in un berretto di pelle sulla testa. La società Himba è strutturata in clan matrilineari e patrilineari, questa doppia appartenenza si riscontra in poche altre popolazioni africane ed asiatiche. Alle donna spetta un ruolo importante all'interno del clan, dalla cura dei figli alla gestione e all'organizzazione della dieta alimentare, che non è molto varia. Particolarmente importante è il fuoco sacro posto tra la capanna del capo 
e il recinto degli animali, luogo di culto legato alla sfera religiosa, rappresenta il simbolo del padre e dell'eredità dell'antenato. Per un popolo di pastori i bovini rappresentano ciò che di più sacro si possa possedere. L'unità abitativa è circolare ed è composta da un recinto per gli animali e da capanne a cupola, che come quelle dei Maasai, sono costruite con rami di acacia fango e sterco.
Gli Himba si possono incontrare nella Namibia settentrionale, tra il fiume Cunene e il Damaraland.

Tratto dal  nostro servizio " Himba, i pellerossa d'Africa ", apparso sulla rivista AFRICA N. 9 - 1998.