"Il respiro del panorama era immenso.
Ogni cosa dava un senso di grandezza, di libertà, di nobiltà suprema...." 

             da: -  La mia Africa - di K. Blixen 


 
Queste le sensazioni che si provano davanti a paesaggi sconfinati, privi di barriere, dove la natura si manifesta nelle sue forme più belle.....
Questo è il Kenya, vasto quasi due volte l'Italia. Occupa la parte dell'Africa a cavallo dell'equatore, è facile distinguere tre grandi regioni con caratteri ben delineati: gli altipiani che rappresentano la parte più popolata e coltivata, le steppe aride che si trovano a nord popolate dai nomadi, ed infine la costa con le spiagge bianche meta di turisti, da Malindi a Mombasa per terminare all'incantevole isola di Lamu.
Il Kenya è sempre stato associato ai safari per il gran numero di parchi, in cui è possibile osservare tutte le specie della fauna africana in totale libertà.
Dalla capitale Nairobi in poco meno di un giorno si può raggiungere alcuni dei seguenti parchi:
Maasai Mara - Amboseli - Tsavo - Samburu - Meru - Monte Kenya.

pista verso il Turkana


 
Un discorso a parte meritano i laghi della Rift valley, la grande spaccatura che divide in due il continente africano dal Libano al Mozambico per 9600 km, che in Kenya sono dei santuari ornitologici milioni di fenicotteri ed altri uccelli migratori colorano i parchi di Nakuru - Bogoria - Baringo. Infiniti itinerari si possono organizzare partendo da Nairobi o dalla costa abbinando un soggiorno balneare a foto safari.
Se si desidera un approccio non solo naturalistico di questo paese, ma anche conoscere le diverse etnie, bisogna necessariamente puntare a nord direzione lago Turkana detto anche "lago di giada". Unica eccezione riguarda i Maasai che vivono a sud ai confini con la Tanzania.
A nord del lago Baringo sulle assolate piste è possibile incontrare gruppi di pastori come i Pokot, i Samburu ( i cugini dei Maasai ), i Turkana, gli El molo, i Gabbra e i Rendille, un microcosmo di etnie ognuna con le proprie tradizioni e costumi antichi, che lottano giornalmente con la siccità e non solo, ma ricchi di quello spirito di conservazione e di adattamento che li ha preservati fino ad oggi.
Arrivare fino al lago Turkana è anche un viaggio a ritroso nel tempo, qui l'evoluzione dell'uomo ha lasciato segni indelebili e grazie all'antropologo R. Leakey è stato istituito un parco nazionale del Sibiloi con annesso il centro di ricerche di Koobi Fora.
* Per chi desidera un pò d'avventura consigliamo la pista che da Loyangalani sulle sponde del lago Turkana, passa per il deserto del Chalbi con i suoi ingannevoli miraggi e giunge al villaggio di Marsabit ultima cittadina kenyota. Arroccata all'omonimo vulcano le cui pendici sono coperte da una ricca vegetazione si può visitare il piccolo parco abitato da branchi di elefanti e i due pittoreschi laghi.
Per effettuare questo itinerario, bisogna essere autosufficienti per almeno 2 giorni da Loyangalani a Marsabit.
*Nelle terre dei Samburu: questo è un itinerario ( provato personalmente ) che segnaliamo a chi vuole davvero entrare a contatto con una delle realtà più interessanti dal punto di vista culturale. I nomadi Samburu, la cui vita è ancora legata a riti e credenze antiche, il cui bene importante è il bestiame con cui si comprano le mogli e si acquisisce potere. Il percorso si svolge su piste talvolta accidentate e sassose. Si parte da Nanyuki poi verso nord a Mararal, Morijo, Baragoi, Laisamis, Archer's Post e Oldonyiro, tutti centri dove è possibile incontrare i Samburu e visitare le loro manyatte. Sufficienti 7 giorni.
*Vogliamo segnalare due parchi magari meno famosi degli altri, ma hanno delle particolarità che li rende unici e da non perdere. Il parco Samburu ed il Meru. Il primo è nella terra dei pastori Samburu, l'Ewaso Nyiro il fiume marrone lo attraversa interamente e, nella stagione secca, branchi di elefanti vengono ad abbeverarsi qui tra i coccodrilli che infestano il fiume. Il campo sulle rive può rilevarsi " frequentato " di notte!!! La particolarità del Samburu sono alcune specie endemiche come la giraffa reticolata, o la zebra di Grevy dalle orecchie rotonde e dalle striature sottili. Anche il gerenuk, l'antilope giraffa dal lungo collo che si alza sulle zampe posteriori per mangiare i germogli sulle piante a 2/3 metri di altezza!! Il territorio del Meru è quasi tutto destinato agli animali, poche sono le interferenze dell'uomo. Qui tra una fitta vegetazione si trovano il rinoceronte nero e quello bianco, quest'ultimo vive solo in queste zone.
 

Torna ad Itinerari e luoghi e scegli una nuova destinazione