Alcune etnie come i
Kanouri e i Tebu sopravvivono in questo universo di sabbia e roccia,
popolando le oasi di Fachi, Bilma e la lontana Chirfa. Sono luoghi
difficili dove perfino i Tuaregh hanno rinunciato a vivere, loro qui
sono solo di passaggio con le grandi carovane per scambiare le loro
mercanzie, con il sale e i datteri. Diversi sono gli itinerari che permettono di vedere la bellezza e i luoghi di questo deserto, grazie soprattutto all'abilità di esperte guide Tuaregh ( fondamentali nella traversata del Ténéré, e utili nei posti di polizia per evitare lunghe attese ) come Moussa Awerakom amico di T. Sabine, che conosce tutte le piste..., per lui non esiste nulla di più commovente ed esaltante del Ténéré; Djillou Aglou detto scherzosamente Krip, è un esperto di meharée, e un buon cuoco. Grazie a loro siamo rimasti affascinati dal mondo Tuaregh e innamorati del deserto con i suoi grandi spazi e l'incombente silenzio. Assolutamente da non trascurare la sicurezza, che vuol dire fuoristrada meccanicamente autosufficienti, essere almeno in due veicoli e guide esperte, loro non hanno bisogno del satellitare, lo hanno incorporato nel cervello. Bisogna avere un minimo di sette giorni, per poter compiere degli itinerari interessanti che vi proponiamo: |
* Quasi tutti i percorsi per il Ténéré partono da Agadez, la città
dei nobili Tuaregh, ultimo posto per effettuare i rifornimenti. Si
costeggia la falesia di Tiguiddit ( tronchi fossili e graffiti ), in
direzione del pozzo di Oufagadout dove in prarica inizia il deserto, si
raggiunge l'albero del Ténéré dove si prende in direzione nord -
ovest per Areshima ( un monolito roccioso che appare come una montagna
). Da qui si superano una serie di cordoni di dune per arrivare ad
Agamgam ( graffiti ), poi Arakao che con la valle di Zagado ci conduce
nell'Air con la splendida oasi di Timia, abitata dai Kel-Oui; infine
ritorno ad Agadez. Per questo itinerario sono sufficienti dieci giorni,
se si effettua in inverno c'è il volo diretto Parigi - Agadez.
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* Il grande erg di Bilma richiede una certa esperienza ( per chi guida ), nel superare trasversalmente una serie di cordoni di dune, che sono la caratteristica di questo lembo di deserto. Anche qui lo stesso numero di giorni dell'itinerario precedente in autonomia assoluta. Le tappe salienti sono: Zinder, l'antica capitale nigerina abitata da Haussa e Kanouri, il massiccio del Termit e Gosso-Lolom-bo in queste zone sono numerose le testimonianze del neolitico, due piccole oasi Zoobaba e Dibella abitate da una piccola comunità di Tebu seminomadi, offrono un riparo dai forti raggi solari e acqua fresca. La traversata del grande erg termina all'oasi di Bilma, ai piedi della falesia del Kaouar, poi si ritorna attraverso l'oasi di Fachi e l'albero del Ténéré ad Agadez. |