Ittireddu è un piccolo centro in provincia di Sassari che conta una popolazione di appena 594 abitanti(al 31-12-2000). Il suo territorio è di 2383 ettari per lo più impervio, anche se i rilievi sono di scarsa entità. Il paese è circondato da tre monti: m. Zuighe la cui altezza è di 504 m. s.l.m., m. Ruju alto 425 m. e m. Lisiri che ha unaltezza di 387 m. ed è il più importante in quanto fornisce le notizie più importanti sul territorio . È un vulcano spento le cui formazioni trachitoidi sono riferibili a più di due milioni di anni fa. Le prime attestazioni di presenza umana si hanno a partire dal Neolitico (2700-3000 a.C. )come testimoniano le numerose domus de janas (oltre 60) e una certa quantità di materiale litico e ceramiche. Lattuale ubicazione del paese risale probabilmente al periodo bizantino epoca a cui appartiene la chiesa di Santa Croce situata nel centro storico. Intorno allanno 1000 sul Monte Zuighe si presuppone esistesse un castello di cui parla Della Marmora (Itinerario dellisola di Sardegna ,2, 1868) e lAngius (G. Casalis, Dizionario geografico ,statistico, economico degli Stati di S.M. il Re di Sardegna, 1833-1834). Diversi riferimenti al paese si trovano nel Codice di San Pietro di Sorres in cui si parla di Issir, Ithir o Ithiry .Non si sa quando il paese abbia iniziato a chiamarsi Itirifustialvos ma probabilmente laggiunta della parola è da ricercarsi con la necessità di non confondere il paese con Itiri che in quel periodo iniziò a chiamarsi Itiri Cannedu. È dal 1600 che troviamo il nome Itirifustialbus come attestano i registri parrocchiali e la carta "Description de la Isla y Reyno de Sardena" del 1621; il toponimo Ittireddu appare per la prima volta nel 1656.Questo nome ha suscitato linteresse di molti studiosi che hanno cercato di stabilirne lorigine etimologica e linguistica. Le più interessanti sono tre:
La terza ipotesi sostiene che il nome derivi dal latino Iter-Itineris(cammino, strada) ed è da collegarsi alla presenza dei resti di un ponte romano che collegava il Meilogu con il Logudoro ed il Goceano. |
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