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AIM-120 AMRAAM

Missile A A - origine USA - Guida radar - Portata entro 20 miglia - Lunghezza 3,66 m - Diametro 17,78 cm - Velocità supersonica - Esempi di impiego: F-16, F-15, F-22, F/A-18. 

Il missile A-A avanzato a medio raggio AIM-120 è la nuova generazione di missili aria-aria. Ha capacità ogni-tempo e di visuale avanzata ed è previsto per un servizio attivo oltre l'anno 2000. L'AMRAAM è un missile guidato, supersonico, aero-lanciato, da intercettazione, che impiega un sistema radar attivo per inseguire il bersaglio, è dotato di sistema di navigazione proporzionale e di sistema attivo di rilevazione radio frequenze. Utilizza metodi di navigazione inerziale, semi-attiva e attiva per una guida autonoma e per l'ingaggio di bersagli multipli in qualsiasi situazione ambientale.

Caratteristiche generali

L'AIM-120 è un missile A-A a medio raggio avanzato meglio conosciuto con l’acronimo "AMRAAM" (Advanced Medium-Range Air-to-Air Missile) noto in gergo come "Slammer". L’AIM-120 è in assoluto uno dei missili più moderni dell’arsenale statunitense, in quanto la sua entrata in servizio è avvenuta nel 1991. La storia del missile, comunque, risale ben oltre nel tempo. L’AMRAAM venne concepito originariamente come aggiornamento sostitutivo del missile AIM-7 Sparrow, la versione aria-aria ricavata dal missile terra-aria Sea Sparrow. Per quanto sia indubitabilmente un missile moderno, il concetto di base dell’AMRAAM è stato concepito nel febbraio del 1979, una data che non è certo troppo lontana nel tempo, se si considera che lo Sparrow risale addirittura agli anni "50. Durante lo sviluppo e la realizzazione dei prototipi, che occuparono tutti gli anni "80, l’AMRAAM si è evoluto in un missile che manteneva e potenziava le capacità di mira oltre il raggio visivo dello Sparrow, contenendo le sue dimensioni a un livello tale da essere paragonato al leggerissimo  AIM-9 Sidewinder. Lungo 3,6 metri e con un diametro di 17 centimetri, l’AMRAAM è più lungo di 90 centimetri e più spesso di 6 centimetri del Sidewinder: la cosa incredibile è, però, l’apertura alare del missile, che è di soli 53 centimetri ed è, pertanto, minore di quella del Sidewinder, nonostante l’AMRAAM sia ugualmente molto agile nelle manovre in volo. L’AMRAAM, inoltre, può contare sul vantaggio di un motore a razzo a spinta vettoriale, che può fargli raggiungere velocità supersoniche, aumentando le sue già notevoli qualità di intercettazione aerea. L’AMRAAM ha iniziato la prima fase dei test di lancio nel dicembre del 1987 e, nonostante il procedere spedito delle prove, molto presto lo sviluppo del missile venne rallentato da una serie di problemi tecnici, che provocarono l’accumulo di un notevole ritardo sui tempi di consegna previsti. In effetti, il missile doveva entrare in servizio ben cinque anni prima della sua effettiva data di inserimento nell’arsenale U.S.A., che avvenne proprio alla vigilia della Guerra del Golfo e dell’operazione Tempesta nel Deserto. Una volta risolti i problemi, però, l’AMRAAM ha saputo farsi valere ed è attualmente il missile a medio raggio principale di F-14D, F-15, F-16 e F/A-18 C, D, E ed F, come pure di molti velivoli delle nazioni alleate.

Sistema di lancio

L’AMRAAM è l’ultimo rappresentante della famiglia dei missili "spara e dimentica" a guida radar. In passato, questa caratteristica era prerogativa dei missili a guida infrarossa, vale a dire delle armi che facevano affidamento sulla loro testata interna per arrivare sul bersaglio. I missili a guida radar, anche quelli a guida semi-attiva, avevano sempre e comunque bisogno dell'aiuto da parte del velivolo di lancio, perché mantenesse il blocco sul bersaglio e trasmettesse al computer di bordo del missile le informazioni sulle manovre da compiere. Quei missili disponevano solo di un ricevitore radar a corto raggio, che rilevava i segnali di rimbalzo inviati dal bersaglio dopo essere stato illuminato dal radar dell’aereo lanciatore. Il principale aspetto negativo di questo sistema, piuttosto ovvio, era che il pilota del velivolo che lanciava il missile doveva restare entro la portata di fuoco dell’aereo nemico e, se quest’ultimo lanciava a sua volta un missile, si assisteva all’inizio di una pericolosa e mortale danza nei cieli. Il pilota doveva non solo sperare che il proprio missile raggiungesse il suo bersaglio prima di quello del nemico, ma anche che il missile (o i missili) in arrivo perdessero il blocco sul bersaglio, cosa che poteva anche non avvenire nonostante la distruzione del velivolo che li aveva lanciati. La soluzione a questo problema offerta dall’AMRAAM è una capacità totale di mira radar autonoma del missile. Al momento del lancio, che può avvenire a una distanza di 20 miglia (37 km) dal bersaglio, il computer degli armamenti invia al missile tutti i dati di cui dispone: l’arma viene quindi guidata in prossimità del bersaglio con un sistema di guida iniziale, con una fase di volo, durante la quale, l’aereo lanciatore può mantenere il blocco sul bersaglio per aggiornare i dati a disposizione del missile, aumentandone così la precisione (non si tratta, comunque, di una procedura obbligatoria). Per la fase di avvicinamento finale al bersaglio, il missile attiva il proprio radar e lo blocca sul bersaglio.

Sistema anti-ECM

L'AIM-120 è progettato per far fronte a eventuali sistemi di contromisure elettroniche che su un missile di questo tipo potrebbero indubbiamente avere effetti devastanti.  L’AMRAAM, è stato dunque progettato per difendersi da questa eventualità: se il bersaglio cerca di proteggersi usando un disturbatore radar, il missile attiva un percorso di inseguimento ottimizzato, che ricerca attivamente la fonte dell’emissione di disturbo e la insegue come se fosse quella dell’aereo originariamente designato come bersaglio. 

Anche se è molto più leggero dell’AIM-7 Sparrow, che ha sostituito, l’AIM-120 AMRAAM è sempre uno dei più pesanti missili aria-aria in circolazione, visto che supera i 152 kg (contro un peso di lancio di un missile Sidewinder di 86 kg). Questo peso non ha comunque un grosso impatto sulle prestazioni e sicuramente, negli anni a venire, l’AMRAAM finirà per soppiantare il Sidewinder nel ruolo di missile più affidabile ed efficiente a disposizione dei piloti occidentali.

HARM inboard, AMRAAM outboard

Informazioni sul progetto

L'AMRAAM pesa 154 kg e utilizza un motore a razzo avanzato a combustibile solido che gli permette di raggiungere una velocità di Mach 4.0 e distanza massima di 48 km. Nell'ingaggio di bersagli su lunghe distanze l'AMRAAM utilizza un sistema di guida inerziale e riceve dall'aereo che lo ha lanciato aggiornamenti sulla posizione del bersaglio via data link. Il missile passa in modalità autoguidata nella fase terminale, quando il bersaglio si trova entro la portata del su radar mono-impulsi. L'AIM-120 è anche dotato di sistema di guida "home-on-jam" per contrastare i sistemi di contromisure elettroniche. A causa della sofisticata avionica, l'elevata velocità di avvicinamento, e l'eccellente manovrabilità, le possibilità di sfuggire all'AMRAAM sono minime. Nell'intercettamento una spoletta radar-attiva di prossimità fa esplodere la testata contenente 181 kg di HE per distruggere il bersaglio. A brevi distanze l'AMRAAM si autoguida in tutte le direzioni utilizzando il proprio radar, disimpegnando l'aereo che lo ha lanciato e permettendogli di attaccare altri bersagli.

L'AMRAAM è al momento in dotazione presso l'Air Force, l'US Navy e gli alleati dell'america. Il programma AMRAAM supporta le capacità di combattimento aereo delle forze aeree americane e alleate per contrastare le attuali e future armi aria-aria. L'AMRAAM è compatibile con i velivoli dell'Air Force F-15, F-16 e l'F-22 in fase di sviluppo; con l'F-14D/D (R) e F/A-18 C/D dell'US Navy, con l'F-4 tedesco e il British Sea Harrier. Un limitato numero di AMRAAM sono stati caricati negli F-15 durante l'Operazione Desert Storm, sebbene non siano stati mai utilizzati. L'AIM-120 è stato dispiegato nel Golfo Persico nel 1992 per l'utilizzo da parte dei caccia F-15 e F-16. Nel mese di dicembre 1992 un pilota di F-16 ha lanciato il primo AMRAAM in un reale combattimento, abbattendo un MiG-25 Foxbat durante un confronto nei cieli del sud Iraq.

L'AMRAAM è il successore della serie di missili AIM-7 Sparrow, rispetto ai quali è più piccolo e leggero, ha migliorate capacità contro obbiettivi che volano a bassa quota. Incorpora un radar attivo con unità di riferimento inerziale e sistema di micro-computer, che rende il missile meno dipendente dai sistemi di controllo e di fuoco del velivolo. Quando il missile ha avvicinato il suo bersaglio, il suo radar attivo lo guida per intercettarlo. Ciò permette al pilota di armare e lanciare diversi missili simultaneamente contro bersagli multipli. Il pilota può quindi effettuare le manovre evasive mentre i missili si dirigono in modo autonomo verso i loro bersagli.

L'AIM-120 nasce da un accordo congiunto, che non è durato a lungo, tra gli Stati Uniti e diverse nazioni della NATO, per lo sviluppo di missili aria-aria e per condividere le tecnologie di produzione. L'istituzione del programma AMRAAM fu il risultato della richiesta congiunta, emessa in un periodo successivo al 1985, dei servizi operativi (Joint Service Operational Requirement - JSOR) relativa a un missile tattico avanzato aria-aria. Il programma AMRAAM è iniziato con uno studio del 1975 che suggeriva una futura situazione aerea caratterizzata da combattimenti su distanze tra 5 e 60 km.

Il programma AMRAAM ha completato la fase concettuale nel febbraio 1979, l'U.S. Air Force scelse due dei cinque partecipanti al concorso, la Hughes Aircraft Co. e la Raytheon Co., per continuare la fase delle prove di funzionamento. Durante i 33 mesi di prove le aziende continuarono lo sviluppo del missile costruendo un moderno hardware per mettere in pratica i loro concetti tecnologici. La fase del programma si concluse nel dicembre 1981 dopo che entrambe le aziende dimostrarono che i loro test di volo dei missili potevano soddisfare le richieste dell'Air Force e US Navy. L'AF selezionò la Hughes Aircraft Co.'s Missile System Group, di Canoga Park, in California, per lo sviluppo in scala completa.

L'AMRAAM è stato gestito come programma congiunto di AF e Navy. L'AF, in quanto servizio esecutivo, ha istituito un ufficio programmi sistemi congiunti (Joint System Program Office - JSPO) presso l'Air Force Material Command/Aeronautical Systems Center, nella Base Aerea Eglin, Fort Walton Beach, in Florida. Lo JSPO è guidato dall'incaricato dell'Air Force per l'AMRAAM (Codice ASC/YA) e il Program Manager per l'AMRAAM dell'US Navy, (PMA268). L'AMRAAM è tuttora in fase di produzione e dispiegamento e si trova nella fase di supporto operativo del processo di acquisizione sistemi d'arma. L'idoneità iniziale operativa (Initial Operating Capability - IOC) è stata dichiarata dall'AF nel settembre 1991. L'US Navy ha completato la IOC nel settembre 1993.

Durante la costruzione in scala completa, la Hughes Aircraft Co. ha concluso lo sviluppo del missile e la Raytheon è stata scelta come produttore secondario. E' stato stipulato un contratto di produzione con entrambe le case nel 1987. Oltre 200 missili sono stati lanciati durante i test di volo effettuati presso la Base Aerea Eglin in Florida; la White Sands Missile Range in New Mexico; e Point Mugu in California. I test sono stati compiuti compiuti nell'ambito di un programma di test di sviluppo e di valutazione. Test operativi, con l'aereo F/A-18C/D, sono stati condotti con successo, per conto dell'US Navy, dal Comando Forze Test e Valutazione Operativi, durante l'anno fiscale 94, e includevano una valutazione di efficacia, idoneità, mantenimento, e sopportabilità dei sistemi del missile negli ambienti operativi Navy.

Il missile è dispiegato presso i caccia F-15 e F-16 dell'AF. L'US Navy ha iniziato a ricevere gli AIM-120A nel 1991, ma ne ha ritardato l'introduzione nella flotta fino all'integrazione completa dell'aereo F/A-18 conclusasi nel 1993. L'introduzione ha coinciso con la fase IOC del velivolo F/A-18 nel momento in cui i CV/CVN venivano messi da parte iniziando l'inserimento dell'AIM-120A.

Nel mese di aprile 1998 gli ufficiali dell'AF annunciavano il 12° contratto con la Raytheon Systems Company per la produzione di ulteriori 813 AMRAAM. Il valore totale del contratto era di 243 milioni di dollari. Il lotto di acquisto 12 comprendeva 173 missili per l'Air Force, 120 per l'US Navy e altri 520 per clienti stranieri. Storicamente, la produzione di AMRAAM si è svolta attraverso un concorso, con la strategia dual-source con Hughes Missile Systems Company, Tucson, Arizona, e Raytheon Electronic Systems, Bedford, Massachusetts, in qualità di principali contraenti. Quando la Raytheon e la Hughes Missile Company si sono unite, dando vita all'attuale Raytheon Systems Company, un unico principale contraente, il governo ha realizzato una nuova strategia chiamata AMRAAM Vision 2000, modificando i successivi contratti commerciali e inserendo più intese con il contraente. Grazie alla capitalizzazione dell'efficienza di un unico contraente principale, l'Air Force e l'US Navy hanno dichiarato un risparmio di 150 milioni di dollari, risultante dal calo del prezzo unitario, da 340.000 $ del lotto 11 a 299.000 $ del lotto 12.

Varianti

Attualmente ci sono tre serie di AMRAAM: AIM-120A, AIM-120B, e AIM-120C.
  • AIM-120A.  Prima produzione di AIM-120A, consegnati da Hughes nel 1988 al 33° TFW presso Eglin AFB, Florida.
  • AIM-120B e AIM-120C sono versioni in produzione, l'ultimo con più piccoli piani di controllo permette di aumentare la capacità di carico dell'F-22. Le consegne di AIM-120B sono iniziate nell'anno fiscale 94, e quelle di AIM-120C nell'anno fiscale 96.
  • P3I.  Un programma di miglioramento che cerca di sviluppare le capacità dell'AMRAAM, includendo software riprogrammabile, contromisure avanzate, e opzioni per migliorare la propulsione.

L'AIM-120A è un missile non riprogrammabile (richiede la sostituzione hardware per aggiornare il software del missile). L'AIM-120B/C è riprogrammabile  attraverso il collegamento ombelicale del missile e con l'utilizzo di Common Field-level Memory Reprogramming Equipment (CFMRE). L'AIM-120C ha delle piccole aero-superfici che permettono il trasporto all'interno del velivolo F-22. L'USAF All-Up-Round (AUR) container alloggia un cablaggio interno che consente la riprogrammazione di quattro missili mentre si trovano nel container. I container tipo USN (US Navy) non sono equipaggiati con il cablaggio e devono essere smontati per riprogrammare il missile. Tutte e tre le varianti di AMRAAM sono attualmente certificate per l'utilizzo su caccia F-15C/D/E, F-16C/D, e F/A-18C/D. 

Quattro ali, quattro pinne (piani di controllo), e coperchio dei collegamenti sono montati esternamente, costituendo ulteriori caratteristiche distintive da altri missili simili, come l'AIM-7 Sparrow. L'AIM-120C utilizza ali e pinne tipo "clipped" (accorciate) per andare incontro alle esigenze di caricamento interno dell'F-22. L'AMRAAM è costituito dalle seguenti principali sezioni: sistema di guida, armamento, propulsore, e controlli. Altri componenti comprendono impianti di collegamento, coperchi degli impianti, Thermally Initiated Venting System (TIVS), e assemblaggio di ali e pinne.

  • Sezione guida, Unità di Guida Arma. L'Unità di Guida Arma (Weapons Guidance Unit - WGU) comprende il radome, il sistema di ricerca, unità di servo-assistenza, ricevitore e trasmettitore, unità elettroniche, Unità di Riferimento Inerziale (IRU), congegno di rilevazione bersaglio (Target Detection Device - TDD), le strutture del telaio e impianti. Tutte le unità escluso il TDD sono contenute dentro strutture sigillate costituite dal radome piroceramico, sezioni dell'involucro in titanio, e paratie di poppa in alluminio. Il TDD, RF e processore video, e le antenne sono uniti alla sezione di poppa. Le funzioni dei gruppi elettronici comprendono la elaborazione segnali radar, controlli servo-assistiti dell'unità di ricerca, e calcoli elaborati nel processore centrale. La WGU-16B è utilizzata sui missili AIM-120A, la WGU-41/B nei missili AIM-120B, e la WGU-44/B nei missili AIM-120C. Le sezioni del sistema di guida delle varianti AIM-120B e C contengono Electronic Erasable Programmable Read Only Memory che permette la riprogrammazione del software del missile. Le versioni del software sono contrassegnate da Numero di revisione e registrazione, per esempio Tape 4 Revision 16.

  • Sezione Armamento, Unità di Detonazione Arma. L'Unità di Detonazione dell'Arma (Weapons Detonation Unit - WDU) - WDT-33/B - è parte integrante della cellula del missile tattico e comprende la testata, il congegno di innesco safe-arm FZU-49/B (variante Mk 3 Mod 5), e la Mk 44 Mod 1 booster. La sezione armamento comprende anche il sistema "hook and hanger". La testata WDU-33/B riceve le richieste dal programma Insensitive Munitions (IM).

  • Sezione propulsione, Unità di Propulsione dell'Arma. L'Unità di Propulsione Arma (Weapons Propulsion Unit - WPU) - WPU-6/B - è costituita da una cellula, motore a razzo integrale, un tubo di accensione e cono di uscita, e un congegno di armamento (Arm/Fire Device - AFD) con un indicatore visibile "sicura - armato". Il motore a razzo ad elevate prestazioni utilizza un propellente poli-butadiene, idrossile limitato, a emissione ridotta, in una configurazione a spinta sostenuta, un serbatoio isolato libero da amianto (parte integrante della cellula), una chiusura integrale di poppa, tubo di accensione, assemblaggio del muso con cono di uscita rimovibile per facilitare il controllo della sezione, l'installazione o la rimozione. Le ali sono unite negli alloggiamenti nella parte anteriore finale della sezione di propulsione. Particolari accorgimenti sono inclusi in questa sezione per il montaggio del filtro rettificatore.

  • Sezioni Controllo, Unità di Controllo dell'Arma. L'Unità di Controllo dell'Arma (Weapons Control Unit - WCU) - WCU-11/B - è costituita da quattro servo-azionatori elettro-meccanici controllati indipendentemente, quattro batterie al litio-alluminio connesse in parallelo, e una sezione fusoliera in acciaio imbullonata al bordo posteriore della sezione di propulsione. Ogni azionatore è composto da un motore a corrente continua privo di spazzole, potenziometro a risoluzioni infinite direttamente accoppiato all'asse di uscita, ed elettronica per controlli impulsi ad ampiezza modulare. L'asse di uscita è direttamente fissato alla calotta di chiusura e non interferisce con le operazioni di installazione e rimozione dei piani di controllo. Il coperchio dei cablaggi dell'impianto si estende dalla parte finale della sezione di guida alla parte finale anteriore del sistema di controllo. La sua funzione primaria è di proteggere i cablaggi dell'impianto. I cablaggi dell'impianto principale collegano elettricamente il connettore ombelicale, la sezione di guida, e la sezione di controllo. Il coperchio dei cablaggi dell'impianto contiene anche il TIVS (Thermally Initiated Venting System). Il sistema TIVS è progettato per scaricare la pressione del motore a razzo nel caso in cui il missile fosse esposto a incendio del carburante. Il sistema TIVS è costituito da un collegamento termico esterno che, quando si accende, fa scattare un congegno di fuori linea (Out-Of-Line Device - OOLD) che a sua volta accende una carica di forma lineare (Linear Shape Charge) che indebolisce il motore a razzo, permettendo a quest'ultimo di sfogare senza esplodere. Il congegno di fuori linea impedisce che il razzo esploda inavvertitamente come nel caso di forti impatti. L'unità ha un sistema di sicurezza aggiuntivo che provoca l'azzeramento (reset) quando si verificano da 9 a 13 insiemi di gravità. Questa funzionalità evita che il sistema entri in funzione durante il normale volo del missile, e facendo si che la pressione aerodinamica associata non attivi inavvertitamente il TIVS, causando un notevole calo delle prestazioni del missile. Sul coperchio dei cablaggi dell'impianto è posto un indicatore che mostra lo stato del TIVS,  “ENABLE” o “DISABLE”. Sono usati sui dispositivi di lancio (CV/CVN) soltanto missili equipaggiati con TIVS. La Sezione di Propulsione WPU-6/B (con TIVS) è collegata al sistema di detonazione solidale e al cook-off rapido del programma IM e alle istruzioni impartite dal OPNAV Instruction (OPNAVINST) 8010.13B. Gli altri sistemi (impatto proiettile, impatto a frammentazione, e cook-off lento) non sono stati inseriti nella corrente configurazione. Comunque, la WPU-6/B è stata dotata di accessori appropriati per la configurazione a bordo.

  • Assemblaggio Ali e Pinne. L'Assemblaggio di Ali e Pinne consente il controllo del volo del missile. Le quattro ali sono superfici alari fisse e smontabili con dispositivi di fissaggio che ne facilitano la rapida installazione e rimozione. L'AIM-120C ha ali e pinne tipo "clipped" (accorciate), le quali non sono intercambiabili con quelle dei missili AIM-120A e AIM-120C. L'AIM-120C utilizza questo tipo di ali e pinne per soddisfare le particolari esigenze di caricamento interno sull'F-22.

  • Dispositivo di lancio. Il sistema AMRAAM comprende tre nuovi MLR (Missile Rail Launcher): il LAI-127A/A, insieme al LAU-115 è utilizzato nell'aereo F/A-18C/D; il LAU-128A/A e LAU-129A/A, usati rispettivamente negli aerei F-15 e F-16. Non sono richieste interfacce di cablaggi aggiuntivi tra aereo e dispositivo di lancio. L'MRL può essere installato e fatto funzionare su tutte i pod disponibili per AIM-9 Sidewinder in tutti gli aerei, esclusa la stazione all'estremità delle ali dell'F/A-18C/D; ed è inoltre in grado di lanciare missili AIM-9 Sidewinder. L'MRL integra il dispositivo di lancio per Sidewinder (esclusa la stazione all'estremità delle ali dell'F/A-18C/D) sugli aerei idonei per AMRAAM.

L'energia necessaria al Built-In-Test (BIT) della fase di pre-lancio del missile dormiente è fornita dalla conversione dell'energia del velivolo nell'Unità di Controllo Elettronico dell'AMRAAM (AMRAAM Electronic Control Unit). Il sistema del filtro rettificatore è montato nella parte anteriore finale della sezione di propulsione del missile. Prima del lancio, viene eseguito il trasferimento dei segnali e dati tra aereo e missile attraverso un connettore tampone (buffer) che  collega l'impianto del dispositivo di lancio e il connettore ombelicale del missile. In modo simile, il CFMRE (Common Field-level Memory Reprogramming Equipment) interfaccia con l'AMRAAM utilizzando il connettore tampone e il connettore ombelicale del missile, e fornisce, al posto dell'aereo, l'energia necessaria per le operazioni off-aircraft BIT e di riprogrammazione. Le unità di assistenza Organizational-level funzionano come l'AUR (All-Up-Round), e sono quattro per container. La manutenzione Organizational-level è eseguita dal Work Center 230 USN Aviation Ordnanceman (AO) con i codici 8342 e 8842 del Navy Enlisted Classification (NEC), e personale USMC muniti di Military Occupational Specialty (MOS) 6531. Il set AN/AWM-54 per il test circuito di fuoco velivolo (Aircraft Firing Circuit Test Set) è adoperato per testare il voltaggio passante nei circuiti delle armi del velivolo prima del caricamento delle armi. Il set AN/AWM-96 per il test controllo armi velivolo (Aircraft Weapons Control Test Set) è usato principalmente dai tecnici elettronici dell'aviazione (AT) per testare il funzionamento del circuito delle armi del velivolo prima di montare l'AMRAAM, ma è anche utilizzato dall'AO negli squadroni che applicano il concetto Integrated Weapons Team. I test sul velivolo sono effettuati utilizzando le capacità Built-In-Test (BIT) del missile.

Le consegne dell'AMRAAM Pre-Planned Product Improvement (P3I) sono state anticipate all'inizio dell'anno fiscale 2000 e continuano fino all'FY 2012. Con l'arrivo della Fase 2 del PrePlanned Product Improvement, incorporerà un motore a razzo più grande, una testata migliorata, un dispositivo di rilevazione quadrante del bersaglio, un dispositivo elettronico safe/arm migliorato e una capacità sempre più perfezionata di contro-minacce grazie all'Operational Flight Program via software. I maggiori vantaggi comprendono:

  • Motore a razzo maggiorato per una velocità finale aumentata e superiore efficacia contro bersagli in manovra.

  • Testata migliorata che darà al missile una superiore potenza distruttiva del bersaglio.

  • Dispositivo di rilevazione quadrante del bersaglio che aumenta le possibilità della testata di distruggere il bersaglio.

  • Software OFP (Operational Flight Program) che migliorerà le capacità del missile nel rilevare, inseguire e colpire il bersaglio.

La proposta di legge 1997 portava via 15 milioni di dollari dal finanziamento 3600 ritardando miglioramenti importanti al sistema ECCM. Le migliorie nel razzo motore rischiavano di slittare di un anno. Una direttiva OSD per l'aggiornamento air-to-air-ranges (NGTCS) Next Generation Target Control costringeva il budget di una richiesta separata  per l'AMRAAM a 20 milioni di dollari richiedendo la revisione del programma per l'unità di test telemetria. L'AMRAAM per questi progetti non ha poi ricevuto i finanziamenti.

Sotto la Fase 3 del Pre-Planned Product Improvement (P3I), è previsto l'aggiornamento del sistema di guida. Insieme al nuovo sistema di ricerca, il software sarà continuamente aggiornato dal Operational Flight Programs (OFP). I maggiori vantaggi comprendono:

  • Migliorato sistema di guida del missile e superiori capacità dell'ECCM (Electronic Counter Counter Measures)

  • Capacità di rilevare, inseguire, e guidare verso futuri bersagli attraverso: vie aggiuntive di segnali, funzioni di controllo e capacità di elaborazione.

  • Riguardo all'espansione teatro minacce, fornisce a breve termine migliorate capacità di espansione, e a lungo termine maggiore flessibilità.

  • Indirizzerà le funzioni del futuro sistema di guida a contrastare attuali e future minacce.

La perdita del finanziamento avrà delle ripercussioni nella Fase 2 del programma ritardando i lavori della Fase 3 almeno di un anno. Senza la Fase 3, l'AMRAAM non sarà in grado di contrastare minacce da parte dei futuri velivoli o dei nuovi sistemi ECM (Electronic Counter Measures).

La Fase 3 relativa al sistema di propulsione non è stata finanziata né da USAF né da USN. L'AMRAAM COEA del 1995 ha stabilito che il razzo motore +11" era la migliore alternativa al momento. La ricerca tecnologica ha continuato le indagini per una propulsione alternativa. Ci sarebbero attualmente quattro diverse propulsioni alternative in fase di valutazione. Il sistema FMRAAM (Future Medium Range Air-to-Air Missile) in fase di studio da parte di Regno Unito potrebbe rappresentare un aggiornamento alternativo per la propulsione dell'AMRAAM.

CLAWS (Complementary Low Altitude Weapon System)
HUMRAAM (HMMWV Launched AMRAAM)

Sistema missilistico T-A basato su AMRAAM

Al fine di applicare con successo il concetto di manovre operative dal mare - OMFTS (Operational Maneuver From The Sea), le forze da combattimento dei Marine necessitano di efficacia combattiva su grandi settori del campo di battaglia, ora tutto questo risulta possibile. I sistemi di armi terrestri dei Marine, oggi, perdono in capacità di movimento a causa della loro pesantezza, del difficoltoso impiego, del significativo costo logistico richiesto, e per questi motivi creano un ostacolo importante al corso delle azioni disponibili per il comando tattico. Gli attuali armamenti terrestri semplicemente non dispongono della efficace gittata e idoneità operativa richieste dal concetto OMFTS. Il futuro campo di battaglia necessiterà di unità di fanteria mobili e altamente letali. Le Forze di Combattimento dei Marine richiedono sistemi d'arma resistenti, leggeri e di provata efficacia (con idonea gittata, letali e precisi). 

La Marine Air-Ground Task Force (MAGTF) deve essere libera di prendere posizione nel campo di battaglia, e capace di ingaggiare le attuali e le emergenti minacce aeree che includono missili da crociera (cruise missile - CM), velivoli senza pilota (unmanned aerial vehicles - UAV) e aerei FW/RW. L'attuale difesa aerea di terra MAGTF è costituita dai missili Stinger superficie-aria. Le unità di fuoco Stinger e Avenger MANPADS (man-portable air defense systems) forniscono una efficace difesa aerea da minacce a bassa quota contro velivoli FW/RW, ma la gittata dei missili Stinger è limitata e non costituiscono un'affidabile difesa contro i missili da crociera (cruise missile defense CMD). Il missile Stinger inoltre non è in grado di attaccare bersagli a quote molto basse, e in condizioni confuse di combattimento a bassa quota.

Per integrare l'attuale battaglione di missili Stinger di difesa aerea di bassa quota (Low Altitude Air Defense - LAAD), è necessaria una nuova arma per basse altitudini, con una gittata estesa e una migliorata efficacia contro le minacce. Il programma CLAWS (Complementary Low Altitude Weapon System) fornirà un sistema di difesa aerea con caratteristiche ogni-tempo, stand-off, dall'elevata potenza di fuoco, e rapidamente disponibile, capace di sconfiggere minacce aeree, missili da crociera, e UAV, ben oltre il raggio di azione delle attuali unità di fuoco Avenger e MANPADS. Il sistema HUMRAAM, cinque letali missili AMRAAM su un dispositivo di lancio mobile HMMWV, rappresenta una reale soluzione alle richieste CLAWS.

L'obbiettivo principale di questa task è modificare il missile AIM-120 AMRAAM in un idoneo missile terra-aria. Il sistema HUMRAAM sarà valutato dal punto di vista del CLAWS ORD e migliorato quanto necessario per renderlo compatibile con la struttura di comando e controllo e con le forze di difesa aerea USMC. Gli obbiettivi tecnici comprendono: l'uso dell'Avenger HMMWV come piattaforma ospitante; sviluppo del software per lo Expeditionary Air Defense System (EADS) Remote Terminal Unit (RTU) e Ground Based Data Link (GBDL) per permettere acquisizione, lancio e controllo dell'arma; sistema di ricezione compatibile con tutti i sensori di comando e controllo aereo dei Marine (Marine Air Command and Control System - MACCS) disponibili, CWAR, AN/TPS-59, CEC/JCTN.

Il sistema CLAWS fornirà un aiuto al battaglione LAAD per compensare le carenze del missile Stinger, estendere il raggio di azione delle difese aeree a breve gittata (short-range air defense - SHORAD), e contrastare in modo efficace la minaccia da parte di missili da crociera. Tutto ciò è concepito in una filosofia di basso rischio, che richiederà elevata mobilità e protezione organica per gli elementi in azione.

Le richieste per questo progetto si trovano nei seguenti documenti: Mission Need Statement (MNS) for the "Advanced Low Altitude Air Defense Weapon" datato 30 dicembre 1992; "Mobile Surface-to-Air Missile System" datato 9 febbraio 1993. Il sistema HUMRAAM risponde direttamente al Operational Requirements Document (ORD) numero 92364DA: "Complementary Low Altitude Weapon System (CLAWS)" datato 18 febbraio 1998.

Il progetto CLAWS deriva da un'iniziativa AMCOM/RDEC per lo sviluppo a basso costo di un sistema missilistico avanzato per bassa altitudine dalla mobilità elevata, attraverso l'uso dell'HTI (Horizontal Technology Integration). Gli obbiettivi principali sono: utilizzo di Avenger HMMWV senza modifiche; compatibilità con le strutture Avenger e di Comando e Controllo; utilizzo del C-130 per il trasporto. L'AMCOM (Air Mobility Comand) è stata l'agenzia guida nella dimostrazione del sistema HUMRAAM (anno 97), ormai completata.

Informazioni sul progetto

Nel mese di agosto 1997 è stata effettuata la prima di diverse dimostrazioni per l'utilizzo di AMRAAM da USMC HMMWV (High Mobility Multi-Wheeled Vehicle-fancy nome della Jeep modificata). I Marine e l'Army, presso il Redstone Arsenal, hanno lavorato alla realizzazione del dispositivo di lancio terrestre, utilizzabile dalle forze USA, per il lancio di AMRAAM contro missili da crociera, elicotteri, e velivoli ad ala fissa schierati contro forze di terra, aviazione, depositi, etc. I Marine hanno procurato il radar terrestre, l'Army ha messo a disposizione i bersagli MQM-107, l'USN ha pagato i costi del poligono, e l'Air Force ha fornito i missili. Il primo test è consistito in un attacco diretto, il missile era privo della testata. Nel mese di settembre un altro test ha incluso un Aegis da crociera equipaggiato di CEC (Cooperative Engagement Capability). Durante il test è stato effettuato un lancio molto preciso grazie a un potente radar SPY-1 a bordo collegato con un radar TPS-59 dei Marine.

La dimostrazione dell'AMCOM/RDEC proof-of-concept, dell'AMRAAM lanciato da terra, ha messo in evidenza la fattibilità dell'utilizzo della piattaforma Avenger HMMWV, il successo dell'integrazione nell'EADS (RTU, GBDL), la capacità di ricevere dati da sensori MACCS sull'esistente C3I, e l'idoneità dell'AMRAAM di ingaggiare il bersaglio richiesto.

L'introduzione del sistema HUMRAAM utilizzerà al massimo l'NDI compreso nel missile AMRAAM, un Avenger HMMWV, e componenti EADS come l'RTU, il tutto senza particolari modifiche. La sofisticata tecnologia del missile AMRAAM sarà sfruttata per rendere il concetto di dispositivo di lancio HUMRAAM semplice. Compatibilmente sarà mantenuto all'interno della struttura Avenger, specialmente nelle aree dove richiesta elevata mobilità e potenza di fuoco umana. Il sistema HUMRAAM farà uso di sensori MACCS e reti C3I. Sarà adottata un'architettura aperta per facilitare l'interfaccia con i nuovi collegamenti e sensori come CEC e JCTN.

Questo progetto ATD fornirà dati di base di design e performance per il graduale passaggio alla fase DEM/VAL del progetto attualmente in fase MARCORSYSCOM PM. I lavori per il sistema HUMRAAM sono pienamente coordinati con il PM per Air Defense (C4IAD), dove saranno successivamente trasferiti. Il progetto proposto comporterà investimenti considerevoli e passi avanti nei programmi di Army, Marine e Marine Corp. Il sistema HUMRAAM è basato sull'unità Army/USMC Avenger HMMWV, e sul missile a medio raggio AIM-120, entrambi programmi attivi. Il progetto deriva dal programma 559 dell'AMCOM/RDEC per lo sviluppo di un dispositivo terrestre di lancio dell'AMRAAM basato sull'Avenger HMMWV che dovrebbe costare 559.000 dollari. Sebbene l'AMCOM sia l'agenzia guida del progetto dimostrativo HUMRAAM, le future applicazioni senza l'ausilio della struttura dell'FAAD Army's Forward Area Air Defense (FAAD) sono incerte. L'aviazione norvegese ha messo in campo un dispositivo di lancio terrestre per AMRAAM chiamato Norwegian Advanced Surface-to-Air Missile System (NASAMS). 

Il programma CLAWS sarà sufficientemente mobile per manovrare con forze d'assalto meccanizzate terrestri, trasportare i missili e l'equipaggiamento di supporto, e trasformare il sistema trasportato in un sistema di fuoco (e viceversa) senza perdite di tempo. Il CLAWS sarà funzionante con l'intervento di un equipaggio di due uomini e supportato con l'attuale sistema di assistenza del Corpo dei Marine.

L'intento di questo programma è quello di far leva sull'esperienza industriale e su comparabili programmi per missili quanto su ricerche indipendenti e studi già effettuati da industrie e governo, per schierare i nuovi sistemi d'arma con un ciclo di consegna iniziale di dodici mesi, rispettando le condizioni minime di performance. Simultaneamente all'utilizzo valutativo e test limitati, inizieranno nei successivi dodici mesi due nuove produzioni del sistema d'arma, che  verrà messo alla prova in aree chiave, per dimostrare le capacità operative e di resistenza, stabilendo la configurazione di base della produzione. Entrambe le fasi non dovranno superare il tempo massimo di 24 mesi. Successivamente al completamento dei test operativi e all'approvazione, sarà dato il via alla produzione di un minimo di 29 sistemi. Lo scopo è quello di fare affidamento su tecnologie commerciali e Non-Developmental per raggiungere gli obbiettivi del programma, mentre si premette al costruttore di organizzare un piano di produzione commisurato alla maturità del loro prodotto e alla affidabilità del loro management.

La casa fornitrice consegnerà due unità CLAWS "proof-of-concept" entro 12 mesi dalla stipulazione del contratto, e un minimo di due ulteriori sistemi di produzione standard durante i successivi dodici mesi. La richiesta di produzione, inclusiva delle quantità e configurazione del sistema di base, sarà definita entro la scadenza dello schema di ventiquattro mesi. Le modifiche delle unità "proof-of concept" saranno effettuate entro il periodo i ventiquattro mesi di prova del sistema, per un totale di quattro produzioni del sistema campione rappresentativo. Il fornitore proporrà e consegnerà i sistemi missilistici "proof-of concept" rispettando i requisiti minimi stabiliti dalle Specifiche Tecniche. La capacità dei sistemi di anticipare le necessità di missione e degli scenari operativi, quanto la loro idoneità a conformarsi con l'intero programma, saranno giudicate sulla base delle esperienze sul campo. Gli elementi di giudizio (specifiche commerciali, dati sulle performance, risultati dei test, etc.) assicureranno la conformità tecnica del sistema agli standard riducendo i costi e i rischi del programma (test ridotti, tempi di perfezionamento del sistema, etc.). La casa fornitrice dimostrerà che alcune caratteristiche aggiuntive eccedono le performance minime, riducono i costi totali, oppure contribuiscono alla migliore applicazione del programma. In modo simile, alcuni punti non conformi alle performance standard saranno identificati, in modo da attenuarne l'impatto e portare a termine l'impiego operativo del sistema. L'oggetto della richiesta include anche la fornitura, da parte della casa, di supporto logistico e addestramento all'uso e manutenzione per tutto il periodo di pre-produzione a supporto dei test iniziali, delle prove di funzionamento pratico, e delle valutazioni delle capacità operative.

SCHEDA TECNICA

Funzione primaria: missile tattico aria-aria
Produzione: Hughes Aircraft Co. e Raytheon Co.
Impianto propulsivo: ad elevate prestazioni
Lunghezza: 366 cm
Peso al lancio: 150,75 kg 
Diametro: 17,78 cm 
Apertura alare: 52,58 cm 
Gittata: + 20 miglia (+ 17,38 miglia nautiche) corrispondenti a 32,18 km
Velocità: Supersonica
Sistema di guida: radar attiva terminale/inerziale a mezza corsa
Testata: esplosiva a frammentazione
Costo unitario: 386.000 dollari

Incidenza costi dei componenti dell'AMRAAM:

Sistema di guida  68%
Controlli 9%
Spoletta 9%
Testata 2%
Propulsione 6%
Cellula 6%
Data dispiegamento: settembre 1991
Piattaforme aeree: US Navy: F-14D e F/A-18; Air Force: F-15 e F-16; NATO: F-4 tedesco, British Tornado e Sea Harrier.

 

Last Update 14/07/2004

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