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X-45A/B

Un X-45A Unmanned Aerial Combat Vehicle posteggiato fuori dall'hangar al Centro di Ricerche Dryden della NASA presso la Base Aerea Edwards in California. Il velivolo ha completato il suo primo volo il 22 maggio 2002.

Questo aereo rappresenta un passo in avanti nello sviluppo di tecnologie avanzate, metodologie e sistemi che integreranno gli UCAV (Unmanned Combat Aerial Vehicle) nel futuro delle forze aeree statunitensi.

Stato del programma: nella seconda di tre fasi DARPA/USAF System Development Program (SDP)
Unità Incaricata per i test: Edwards AFB
Inventario attuale: 2 X-45A dimostratori, 3 X-45B dimostratori FY04-05
Richiesta d'acquisto: 14 sistemi Block 10 (Preemptive SEAD and Strike) entro la fine del FY08
Compiti: il programma UCAV deve dimostrare e sviluppare un sistema d'arma multifunzionale ad alta sopravivenza, efficace nella soppressione di difese aeree (SEAD) e nel bombardamento. In futuro potranno essere inclusi compiti di guerra elettronica, Directed Energy, e ricognizione tattica.

L'obbiettivo congiunto di DARPA/USAF nel programma UCAV (Unmanned Combat Air Vehicle) ATD (Advanced Technology Demonstration) è dimostrare la possibilità tecnica del sistema UCAV ad effettuare in modo efficace missioni di bombardamento letali sfruttando l'architettura dei sistemi di comando e controllo emergenti. Il sistema UCAV è considerato come forza per missioni SEAD (Suppression of Enemy Air Defense) e di bombardamento in supporto delle forze da bombardamento pilotate post 2010.

Le missioni SEAD e di bombardamento saranno le prime previste per l'UCAV che si svilupperanno in un più ampio spettro di missioni da combattimento col maturare dei concetti, delle tecnologie, e delle potenzialità ottenute dall'UCAV. Il progetto UCAV è visto come un potenziale sistema d'arma che amplia le opzionali missioni tattiche di una rivoluzionaria nuova forza aerea che è parte integrante di un sistema di risoluzione. Il nuovo sistema d'arma sfrutterà il progetto di collocare il pilota al di fuori del velivolo per realizzare un nuovo esempio nelle potenzialità del velivolo mantenendo comunque le qualità razionali, critiche e morali dell'intervento umano. Questo nuovo sistema sarà caratterizzato da minimi interventi di manutenzione, lunga durata, capacità di effettuare in modo dinamico le missioni, ingaggiando bersagli multipli in una singola sortita, e con la minima supervisione dell'uomo. L'UCAV condurrà le sue missioni da aeroporti convenzionali, come parte integrante di forze tattiche e di supporto pilotate. Il sovrintendente dell'UCAV osserverà le regole d'ingaggio e prenderà decisioni critiche riguardo l'utilizzo o meno della forza. I compiti iniziali dell'UCAV sono da "primo giorno di guerra", a supporto delle missioni di bombardamento, con missioni SEAD. In questo ruolo i velivoli UCAV intervengono nella preventiva distruzione delle sofisticate IADs nemiche (Integrated Air Defenses) prima delle missioni di bombardamento, e come forza di soppressione delle difese aeree rimaste, che eventualmente reagiscono durante le fasi di bombardamento. Durante il resto della campagna militare gli UCAV svolgono compiti di sorveglianza con capacità di intervento immediato e azioni contro obbiettivi di alto valore o bersagli critici. Per un risultato di effettivo successo queste missioni UCAV devono vincere le difese nemiche o renderle inefficaci, garantendo la superiorità aerea.

Come elemento di un sistema strettamente collegato, l'UCAV opererà in cooperazione con sistemi pilotati e sfrutterà architetture emergenti di Comando, Controllo, Comunicazioni, Computer, Intelligence, Sorveglianza, e Ricognizione, (C4ISR), per completare con successo gli obbiettivi della missione. Dati di intelligence del campo di battaglia saranno inseriti in un database missione/minaccia per i sovrintendenti della missione. Questi utilizzeranno i dati ricevuti in tempo reale dal teatro di guerra per pianificare, e rispondere alle variazioni dinamiche del campo di battaglia. Il sistema UCAV penetrerà le IADs nemiche e con sistemi esterni come i MALD (Miniature Air Launched Decoy) stimolerà i potenziali bersagli. Sistemi di sensori e equipaggiamenti esterni possono essere forniti dal sistema nazionale o da compagnie di trasporto in tempo reale e gli UCAV posso diventare parte di multi-spedizioni TDOA (Time Difference of Arrival). Il sistema andrà a creare uno stato di consapevolezza superiore basandosi sulle numerose fonti di informazioni disponibili in entrambi i livelli, tattico e di battaglia. Un simile sistema d'arma ha la possibilità di sfruttare in modo completo le moderne e rivoluzionarie conoscenze e fornire un'avanzata potenza aerea con aumentato deterrente tattico ad una frazione del totale LCC (Life Cycle Costs) degli attuali sistemi pilotati. Il governo prevede un velivolo UCAV funzionale (UOS - UCAV Operational System) con un costo di un terzo inferiore al Joint Strike Fighter, e una riduzione dei cosi nel ciclo di vita del 50-80% paragonato agli attuali squadroni di aerei tattici.

Alla presenza del pilota umano sono associati una varietà di costi e svantaggi in termini di peso, compresi la fusoliera anteriore vincolata, la cabina larga, i display e  i sistemi di controllo ambientali. Le capacità di manovra del velivolo sono limitate dai limiti fisiologici dei piloti come la tolleranza alla forza G. Togliendo il pilota dal velivolo si eliminano le necessità dovute alla componente umana, i sistemi di pilotaggio e le interfacce. L'UCAV offre un nuovo design che può essere utilizzato per produrre aerei più semplici e più piccoli di circa la metà rispetto a un velivolo convenzionale. Pesando da circa un terzo a un quarto di un aereo pilotato, a 4.536 kg possono pesare due o tre volte un missile Tomahawk. Normalmente l'80% dell'utilizzo di un aereo da combattimento, oggi, viene destinato all'esercitazione e alla conoscenza del volo, richiedendo lunghe progettazioni per andare incontro alle necessità del combattimento. Senza queste esigenze gli UCAV voleranno con meno frequenza, le spese di manutenzione saranno ridotte a quelle di base, i sensori di bordo minimizzati, i sistemi idrici ridotti, si avrà una minore segnatura al radar, e l'architettura dell'avionica modulare resterà in uso solo nei velivoli commerciali.

Mini munizioni intelligenti potranno essere caricate su questi piccoli velivoli per attaccare bersagli multipli durante una singola missione e il costo di ogni bersaglio colpito sarà ridotto. Lo scopo del MMTD (Miniaturized Munitions Technology Demonstration) è la produzione di munizioni classe 250 lb efficaci contro obbiettivi resistenti e vulnerabili solo alle munizioni di classe 2.000 lb. Un sistema GPS/INS provvederà alla guida di precisione, e un intelligente tecnica di fusione migliorerà la capacità di distruzione del bersaglio.

SCHEDA TECNICA
Tipo: velivolo attacco al suolo, guerra elettronica, Recon
Origine: USA
Fabbricazione: Boeing Phantom Works
Equipaggio: controllo remoto
Primo volo: 22 maggio 2002
Lunghezza: 10,02 m
Altezza: 2,13 m
Apertura alare: 13,47 m
Peso lordo: 8.719 kg
Distanza di trasporto: 2.407 km
Raggio di combattimento: 1.203 km 
Velocità max: oltre 0.8 Mach

Armamento:

12 Small Diameter Bombs

2 JDAM da 1000 lb

2 JDAM da 500 lb


articolo su primo volo

storia del progetto

Last Update 09/08/2004

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