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Typhoon EF-2000 Eurofighter L'Eurofighter 2000 è il futuro caccia europeo che sostituirà i gloriosi Tornado e gli F-104. Le notizie sulle sue caratteristiche sono ancora molto scarse ma dovrebbe avere ottime doti di agilità insieme alla capacità di caricare numerose armi. Dovrebbe inoltre implementare la tecnologia stealth. L'Eurofighter 2000 nasce da un progetto europeo, al quale collaborano Gran Bretagna, Italia, Germania e Spagna, destinato alla sostituzione degli attuali F-104S e dei Tornado. Il primo volo risale al 1994. L'Eurofighter 2000 presenta tutti i vantaggi e le caratteristiche dei migliori velivoli come la possibilità di effettuare rifornimenti in volo e la capacità di attaccare obbiettivi a terra. Anche l'avionica è all'avanguardia e prevede un radar di nuova generazione oltre a schermi a colori multifunzionali, casco con display, sensore passivo di ricerca all'infrarosso e comandi vocali. E' dotato di buone caratteristiche stealth che insieme alla formidabile manovrabilità ne fanno uno strumento temibile una volta preso il volo. L'Italia, che fa parte del progetto Eurofighter con una quota importante prevede di inserire 121 aerei Eurofighter 2000, tra cui anche versioni biposto. L'Eurofighter è un aereo monoposto da combattimento, agile e con doppia propulsione, che sarà impiegato nei ruoli aria-aria, aria-terra e di sorveglianza. Il progetto dell'Eurofighter Typhoon è ottimizzato per prestazioni di superiorità aerea con grandi potenze specifiche e con capacità di effettuare istantanee virate ad elevate e sostenute angolazioni. Sono state riservate speciali cure nella progettazione del basso carico alare, dell'elevato rapporto spinta-peso, dell'ottima visibilità esterna e della robustezza complessiva. Il progetto di base del velivolo fa ampio uso di tecnologia stealth. Nel mese di settembre del 1998 l'Eurofighter è stato anche designato come Typhoon, anche se questa denominazione è pensata solo per l'uso nell'esportazione fuori dall'Europa. L'Eurofighter resta il nome ufficialmente usato in Europa, e Typhoon non è automaticamente parte del nome degli EF2000 che a partire dal 2002/2003 entrano in servizio nelle quattro forze aeree partecipanti al programma.
La supremazia aerea degli Eurofighter, e la versatilità, come velivoli da combattimento multi-ruolo, sono rimarcate dalla vasta portata e dalla elevata potenza delle capacità di attacco al suolo:
Le elevate prestazioni dell'Eurofighter sono unite ad una eccellente visione esterna dell'abitacolo e a sofisticati sistemi di identificazione, attacco e difesa, che comprendono il radar a lungo raggio ECR 90, il sistema IRST (Infra Red Search and Track), missili aria-aria avanzati a corta e media gittata e suite di guerra elettronica globale per migliorare l'efficacia dei sistemi d'arma e le possibilità di sopravvivenza. L'Eurofighter Typhoon è volutamente instabile sotto l'aspetto aerodinamico in modo da fornire elevati ed estremi livelli di agilità, ridotta resistenza aerodinamica e grandi capacità di carico. Il design instabile non può essere gestito secondo i metodi tradizionali e il pilota controlla il velivolo per mezzo di un sistema fly-by-wire computerizzato. La propulsione Eurojet EJ200 military turbofan è stata progettata in modo specifico per le esigenze di missione dell'Eurofighter Typhoon. Il design complessivo assicura un motore dal peso ridotto con spinta ed energia tali da assecondare il surriscaldamento tipico generato durante il combattimento. Il propulsore EJ200 unisce una spinta elevata a un basso consumo di carburante. Al fine di ridurre i costi di mantenimento di una vita di servizio prevista di 25 anni o 6.000 ore di volo, e per assicurare la massima disponibilità, aspetti importanti come l'affidabilità, la manutenzione, le prove e i test, sono stati curati con la stessa attenzione dedicata alle prestazioni e alla sicurezza del volo. A partire dal 27 marzo 1994, data del primo volo dell'Eurofighter, effettuato in Germania, tutti e sette gli aerei di sviluppo hanno effettuato le prove di volo. I velivoli durante il programma di test del volo hanno completato oltre 790 sortite per un totale di 658 ore. Sono state eseguite prove complete di manovrabilità, è stata raggiunta una velocità di Mach 2.0, e sono stati effettuati test di rifornimento in volo e di lancio missili Sidewinder e AMRAAM. I piloti hanno descritto il volo su Eurofighter come esilarante. La produzione dell'Eurofighter fa ampio uso di diverse innovazioni nelle tecniche di costruzione, quali un moderno design integrato, sistemi di costruzione e di gestione e l'introduzione di processi automatizzati per la produzione di un certo numero di componenti dell'aereo. Il contratto di produzione per il primo lotto di 148 velivoli è stato stipulato dall'agenzia di gestione Eurofighter NETMA (NATO Eurofighter 2000 and Tornado Management Agency) per conto delle nazioni partner. Prima di ogni contratto di commissione sono stati fissati i prezzi di acquisizione. I contratti sono firmati da NETMA, Eurofighter GmbH e Eurojet GmbH. Il velivolo British Eurofighter sarà assemblato presso gli impianti della British Aerospace nel Lancashire, con l'uso di componenti prodotti dalle società dei quattro paesi partner. La Rolls Royce costruirà i motori, principalmente a Bristol e a Derby. Negli altri paesi le rispettive società partner allestiranno proprie linee di assemblaggio a Monaco, Torino e Madrid. Circa 200 società inglesi, comprese GEC Marconi, Dowty, Lucas, Martin Baker, Normalair Garrett, Pilkington Thorn Optics, Smiths Industries, Computing Devices e Ultra Electronics, sono coinvolte nello sviluppo di una serie di equipaggiamenti per l'Eurofighter, che includono sub-sistemi sussidiari difensivi e radar. In Inghilterra, oltre 6000 dipendenti lavorano alla fase di sviluppo dell'Eurofighter e ci si aspetta un incremento fino a circa 14.000 unità durante la piena produzione. L'Inghilterra intende acquisire 232 velivoli per sostituire i Tornado F3 e i Jaguar. L'inizio delle consegne alla Royal Air Force è previsto per il mese di giugno 2002 e continua fino all'anno 2014. Il costo totale stimato di acquisizione del programma per l'Inghilterra ammonta a 15,9 miliardi di Sterline. Il progetto per la realizzazione del caccia europeo nasce nel 1983 con l'accordo di Francia, Germania, Italia, Spagna e Regno Unito. Lo studio di fattibilità del progetto Eurofighter 2000 si conclude verso il 1986. Nel frattempo la Francia si è ritirata dal gruppo e dunque le quote di partecipazione sono state ridistribuite tra i restanti paesi; l'Italia ha una partecipazione del 21%. Nel 1987 vengono firmati i contratti per lo sviluppo del sistema principale del motore e degli armamenti, ma i costi di gestione e di realizzazione del progetto diventano ingenti tanto che la Germania seguita da Spagna e Italia chiedono una revisione del budget. Vengono formulate quindi nuove proposte e il progetto riprende nel 1992 posticipando l'entrata in servizio del velivolo nel 2003. Nel 1993 iniziano tutte le verifiche al prototipo che effettua il suo primo volo nel 29 marzo 1994. Nasce dunque l'Eurofighter 2000 il nuovo caccia europeo. Caratteristiche del progetto: Bae, DASA, Alenia e CASA, in cooperazione hanno curato la progettazione compresa la tecnologia stealth attingendo dall'esperienza del programma Bae-EAP. Il Velivolo prevede ala a delta senza piani bassi di coda, (le due alette orizzontali nella parte posteriore dell'aereo). Angolo d'attacco delle ali a freccia positiva di 53°. Prese d'aria per il motore affiancate poste sotto la fusoliera. E' prevista una durata del velivolo di 6000 ore. Struttura dell'aereo: Fusoliera, ali, deriva e timone in composti di fibra di carbonio. Alette anteriori, i flap e gli ugelli di scarico in titanio. Cupola del muso e punta della deriva in GFRP. Ipersostentatori, pod delle estremità alari, angolo d’attacco della deriva, bordo di uscita del timone e carenature principali in lega d'alluminio e litio. Bordo tettuccio in lega di magnesio. Il CFC (composti di fibra di carbonio) costituisce il 70% della superficie dell'aereo, il metallo è presente con il 15%, e il GFRP nella misura del 12%, il restante 3% e formato da altri materiali. I processi di fabbrica comprendono tecniche avanzate quali la formatura superplastica e il legame a diffusione. Bae è responsabile della parte della fusoliera anteriore, delle alette anteriori, ipersostentatori e flap-alette del bordo di entrata. DASA si occupa della fusoliera centrale, della deriva e del timone. Alenia dell’ala sinistra, comprese tutte le superfici mobili. La Alenia collabora con CASA per la realizzazione della fusoliera posteriore mentre CASA, insieme a Bae, costruiscono l’ala di destra. I motori sono due turbofan Eurojet EJ200 montati affiancati nella fusoliera posteriore con prese d’aria ventrali. E' previsto il rifornimento in volo ma l'aereo può montare fino a tre serbatoi supplementari di carburante esterni due da 1.000 litri sotto le ali e uno da 1.000 o 1.500 litri sotto la fusoliera. L'avionica è composta da un Radar a impulsi Doppler, modalità RWR, MAW, LWR. L'Eurofighter è dotato di radar per l'identificazione e l'attacco di obbiettivi a distanza. Tutti i compiti attribuiti al pilota sono semplificati grazie all'utilizzo di un nuovo HUD, immagini FLIR, casco con visore e comandi vocali e ben tre display a colori multifunzionali. Poligono Interforze del Salto di Quirra (NU) del 01/10/02 Nell'ambito del programma di sperimentazione dell’Eurofighter 2000, nel Poligono Sperimentale del Salto di Quirra in Sardegna il giorno 01 ottobre 2002 il prototipo italiano del caccia europeo pilotato dal Comandante Marco Venanzetti di Alenia, ha lanciato con successo un esemplare del missile aria-aria a corto raggio ASRAAM destinato ad equipaggiare gli EF-2000 operativi della Royal Air Force. Il lancio, che rientra tra le attività sperimentali incluse nel programma di sviluppo dell’EF-2000, è avvenuto ad una quota di oltre 13.000 metri, ad una velocità di circa 1.6 mach (oltre 850 kts). Per le particolari condizioni del lancio e per l’esigenza di registrare i dati di volo del prototipo e del missile, nella fase di volo autonoma, l’attività ha richiesto una particolare preparazione e pianificazione condotta dal personale Alenia e da quello militare del Poligono Sperimentale del Salto di Quirra. Last Update 31/07/2004 **********FINE PAGINA |