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Avionica Militare

Tradizionalmente più innovativo del comparto civile, almeno nelle applicazioni legate all'aumento delle prestazioni, il comparto militare sta investendo nell'avionica gran parte delle risorse disponibili per la ricerca e lo sviluppo dei nuovi sistemi d'arma aeronautici, cercando di dotarli di capacità offensive legate alla scoperta e all'identificazione dei bersagli. Dato il valore aggiunto in termini di successo di missione ascrivibile all'avionica, si stanno diffondendo le operazioni di sostituzioni integrali di configurazioni avionica su macchine di vecchio tipo, specialmente per vecchi aerei di costruzione sovietica, per tutti quegli Stati che non possono affrontare l'onere di nuovi velivoli.

Radar. Il radar continua a essere il cuore del sistema d'arma di qualunque velivolo, in quanto è l'elemento che permette di scovare, identificare e colpire il nemico. I radar installati sugli aerei da combattimento moderni hanno queste funzioni principali: ricerca di bersagli sia in aria che in terra e mare, identificazione attraverso sistemi IFF (Identification Friend or Foe), illuminazione di bersagli con continuità allo scopo di dirigere armi a guida passiva o semiattiva, illuminazione del terreno allo scopo di delineare le principali caratteristiche orografiche e fornire un'immagine tridimensionale del terreno, identificando con precisione tutti gli ostacoli, per consentire missioni di penetrazione a bassissima quota. Ciascuno di questi compiti richiede tipo di onde, segnale, scansione e soppressione delle interferenze differenti e, a seconda del tipo e della sua complessità, ciascun radar può effettuare solo alcuni o tutti dei compiti citati, spesso contemporaneamente nelle più moderne esecuzioni. Dal punto di vista della tecnologia, si va progressivamente affermando la tecnologia ad antenna elettronica, nel quale il fascio di onde radio non è diretto attraverso l'orientamento di un'antenna, ma attraverso l'energizzazione di un numero di dipoli opportunamente disposti, in maniera simile all'orientamento di un pennello elettronico in un tubo a raggi catodici. Anche se la tecnologia non sembra ancora perfettamente matura, il radar con antenna sintetica non risente dell'inerzia propria dell'antenna fisica, e quindi può svolgere un numero enorme di funzioni contemporaneamente, quali la ricerca di bersagli a terra e l'illuminazione contemporanea di bersagli volanti, distanti tra di loro e con movimenti indipendenti. Inoltre le esperienze maturate in Kosovo e in Irak hanno mostrato la particolare utilità dei sistemi radar di sorveglianza del teatro di battaglia. Agli originali sistemi AWACS destinati a scoprire e seguire aeromobili e missili da crociera con largo anticipo, si sono aggiunti i sistemi in grado di tenere sotto controllo l'intero teatro d'azione, identificando anche bersagli a terra. Con sofisticate tecniche di analisi, gli echi vengono classificati, e spesso è possibile ottenere informazioni sul tipo di bersaglio (corazzato, blindato, cingolato, a ruote, lanciamissili) che vengono trasmesse alle unità di attacco.

Fusione dei sensori. Con questa espressione si indica la capacità di un sistema avionico di estrarre informazioni dai vari tipi di sensori disponibili (tipicamente radar, ottici e infrarossi), in particolare: la presenza di nemici, l'identificazione del tipo di minaccia, l'esclusione di indicazioni false o derivanti da inganni elettronici, ottici o di altra natura, la classificazione delle minacce e la loro priorità. Tutte queste funzioni sono basate sulle prestazioni dei nuovi radar in fase di sviluppo, o già installati sui più moderni tipi di caccia, ma soprattutto su di una sofisticata elaborazione delle informazioni, attraverso programmi molto complessi (molti milioni di linee di programma). Da questo punto di vista le prestazioni delle moderne piattaforme di combattimento sono divenute meno importanti rispetto alla capacità di identificare con rapidità l'avversario e al tempo stesso ritardare la propria scoperta. Di pari importanza la presentazione al pilota della situazione tattica in tempo reale su di una schermo tattico, spesso aggiornato anche attraverso i dati provenienti da altri mezzi. Nel campo elicotteristico, allo scopo di limitare l'esposizione del mezzo nel corso delle operazioni di ricognizione, appositi sensori ottici filmano la scena di battaglia nel corso di una brevissima esposizione, per poi analizzare con calma quanto registrato una volta rientrati al riparo ed estrarne le informazioni sul campo di battaglia e gli obiettivi, ed eventualmente inviare tali dati ad altre unità o mezzi di combattimento. La definizione e lo sviluppo di questi programmi sono diventati una parte essenziale dell'intero sviluppo del sistema d'arma. I principali programmi al momento esistenti (F22 Raptor, Eurofighter Typhoon II, Joint Strike Fighter) sono stati concepiti in modo da permettere l'entrata in servizio dell'aeromobile con capacità operative basiche, mentre altri e più sofisticati tipi di missione potranno essere intrapresi dopo la consegna delle varie tranche del software operativo. Questa nuova impostazione, che vede il software sviluppato "in parallelo" all'aeromobile, richiede che il sistema avionico venga provato prima e indipendentemente dalla disponibilità della piattaforma operativa cui è destinato. Quindi si modificano altri aerei, in genere velivoli civili di grandi dimensioni, allo scopo di accogliere con comodità l'intero sistema, radar, sensori ottici, elaboratori e simulazione di cockpit. Tali aerei spesso partecipano a esercitazioni militari in modo da collaudare i sistemi in un ambiente quanto mai realistico. Di particolare interesse e difficoltà la possibilità di fondere immagini video con infrarosse e radar, e presentare al pilota una schermata unica. Le caratteristiche del sistema devono poi essere provate nei combattimenti ravvicinati (ma in questo caso occorre che i sensori siano montati sulla piattaforma originale, in quanto in questo caso le caratteristiche dinamiche risultano determinanti). È inoltre un dato importante la quantità di bersagli che possono essere identificati, seguiti e illuminati contemporaneamente.

Data-link. Termine usato ormai universalmente per indicare un canale di collegamento per trasmettere i dati, rappresenta forse l'ultima frontiera non solo dell'avionica, ma anche dell'elettronica applicata al settore militare, con lo scopo di distribuire, nel modo più automatico possibile, le informazioni raccolte dai vari sensori alle unità operative che ne hanno bisogno, in modo da creare, sia a beneficio dei comandanti, che delle forze impegnate nel combattimento, un quadro tattico aggiornato costantemente in tempo reale. I sistemi di bordo di fusione dei dati vengono perciò corredati di apparati di trasmissione automatica negli standard differenti, e sono pronti a ricevere informazioni sulla situazione tattica e identificazione di bersagli fatte, per esempio, da unità di terra o di mare. Tra i tanti benefici attesi dall'utilizzo di situazioni tattiche aggiornate in tempo reale, la minimizzazione degli incidenti di "fuoco amico", ovvero di perdite generate dall'erroneo attacco di unità amiche o alleate.

Last Update 05/08/2004

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