Gli Scenari di Mercato

 

Il 1 Gennaio 1999 l’Euro è diventata la moneta degli 11 Paesi aderenti all’Unione Monetaria Europea.

 

L’introduzione dell’Euro è stato un evento di portata storica, ed avrà ancora conseguenze molto importanti sull’economia europea e mondiale ma anche sulla vita di tutti giorni.

L’adesione all’Unione Monetaria ha dapprima imposto agli 11 Stati membri il rispetto di "criteri di convergenza" (parametri di Maastricht) e, successivamente al Maggio ’98, l’osservanza del cosiddetto "Patto di Stabilità e Crescita". Il Patto vincola i Paesi aderenti al perseguimento di politiche finanziarie stabili, pena l’attivazione di meccanismi correttivi o dissuasivi. Tutto ciò lascia supporre che il sentiero tracciato potrà essere percorso senza particolari preoccupazioni anche nei prossimi anni.

 

Tra gli elementi che caratterizzano l’attuale scenario economico-finanziario hanno quindi assunto un particolare rilievo:

  

(1) La riduzione strutturale e duratura dei tassi di inflazione

(2) La riduzione dei tassi di interesse

(3) La riduzione del debito pubblico

 

In tale contesto l’Euro è un fattore determinante per il mantenimento dei livelli raggiunti da questi elementi, legati in un circolo virtuoso.

Ma quali saranno le concrete conseguenze per il risparmiatore ?

In primo luogo l’investitore italiano dovrà cambiare sempre di più i comportamenti e le scelte finanziarie, uscendo dalle "quattro mura domestiche" per poter cogliere tutte le opportunità presenti non solo in Italia ma in tutto il mondo, sia in campo obbligazionario che azionario.

Questa ultima componente sarà infatti il principale elemento di novità nelle scelte di investimento: per poter soddisfare le proprie esigenze finanziarie e previdenziali sarà necessario indirizzarsi in misura crescente verso il mercato azionario.

Qual è allora oggi il migliore investimento ?

Il migliore investimento in assoluto non esiste, tranne che giudicandolo con il senno di poi. Oltre tutto bisogna vedere rispetto a cosa deve essere migliore e in base a quale periodo viene valutato (il migliore in 6 settimane, 6 mesi o 6 anni?). Quando entrano in gioco più parametri si devono effettuare diverse tipologie di operazioni ed utilizzare tutte le leve a disposizione (Tassi / Mercati Azionari / Valute). Ciò non vuol dire che non ci siano delle linee guida se si cambia modo di operare. Esiste infatti una regola fondamentale:

DIVERSIFICARE 

Quanti più parametri si valutano, tante più opportunità si possono cogliere, e tanti meno rischi si corrono.

Se si investe su una sola operazione, infatti, i rischi sono sempre massimi.
Chi dal 1995 ha investito esclusivamente in operazioni a tasso variabile o ha semplicemente rinnovato operazioni a breve termine (BOT, Libretti Vincolati, Certificati di Deposito), si è esposto al rischio di incassare oggi meno della metà degli interessi che percepiva allora.
Analogamente, in campo azionario, chi, sempre nel 1995, avesse investito esclusivamente nella borsa di Tokio riscontrerebbe tuttora delle significative perdite; allo stesso modo quindi potrebbe essere rischioso investire oggi esclusivamente nella borsa di Milano. Sempre per fare lo stesso esempio chi avesse investito 100 lire ad inizio del mese di Gennaio 1999 a fine Aprile ne avrebbe avute tra 98 e 104, mentre chi le avesse investite nel mercato azionario Giapponese se ne sarebbe ritrovate in tasca circa 130.

Si dovrà dunque trovare il mix di operazioni tali da compensare i periodi negativi di alcuni settori con quelli positivi di altri, per arrivare a migliori risultati finali mantenendo una maggiore stabilità nelle fasi intermedie. La difficoltà diventa allora comprendere come ripartire le risorse a disposizione, e comprendere quale sia la diversificazione più adatta al singolo caso.

Per questi motivi oggi l’investimento "fai da te" è in declino; per interpretare e sfruttare i momenti e le opportunità presenti sui mercati mondiali, senza affidarsi esclusivamente all’intuizione ed al caso, sono necessarie particolari competenze professionali basate su studio e analisi di dati oggettivi sia nella fase di impostazione dell’investimento che, soprattutto, durante tutto il periodo in cui esso si svolgerà.