INIZIA IL CONTO ALLA ROVESCIA

LA STAGIONE ESTIVA TRA ESAMI E SOLIDARIETÀ

di Carla Murru

 

La Pasqua è passata, si avvicina incalzante la stagione estiva, calda sia dal punto di vista meteorologico che da quello universitario. Gli esami incombono e i libri diventano così (o almeno dovrebbero!) gli assidui compagni di viaggio di noi poveri studenti universitari nelle lunghe giornate della primavera cagliaritana. Il periodo più bello dell'anno diventa, perciò, anche il più critico poiché, il grande dio sole Ra, con i suoi caldi e luminosi raggi ci tenta e ci invita a godere di lui nel migliore dei modi: i più dinamici non possono fare a meno di lunghe passeggiate all'aria aperta o della classica partitella tra amici, gli altri (chiunque non si riconosca tra i dinamici!) vengono chiamati al cospetto della sposa di Ra, meglio conosciuta come "pennichella pomeridiana!" Oltre a queste due categorie ne esiste una terza alla quale credo appartengano pochi eletti (in ogni classifica che si rispetti ci deve pur essere una élite!), e che è quella degli studenti affetti da una grave forma di "esamite acuta", i quali non risentono assolutamente del cambio di stagione. Per questi ultimi il grande dio sole Ra è solo un caro e vecchio amico che, illuminando più a lungo la terra permette loro di studiare quelle 2/3 orette in più al giorno, senza che debbano porsi il difficile interrogativo: "i libri o..."? (metteteci ciò che volete!) OK, avete ragione, ho scritto un sacco di cavolate, forse troppe; adesso ci do un taglio e vengo al sodo. L'unica cosa, di ciò che avete già letto, che dovete tenere in considerazione e ricordare davvero è che l'estate è un periodo critico e difficile. Sì, ma non per noi poveri studenti universitari che, bene o male, riusciamo ad uscirne indenni, ma soprattutto per le numerose persone che nella nostra bella ma anche sfortunata isola, sono affette da talassemia. Già, nella bella stagione si ha un notevole calo delle donazioni di sangue e, per coloro che sono costretti a fare periodiche trasfusioni, questa non è di certo una cosa positiva. State tranquilli, non sono qui per farvi il sermone o un trattato sulla solidarietà, ma semplicemente per "ricordarvi di ricordarvi" di coloro che potreste aiutare con un piccolo ma grande gesto. Si, è la solita storia, è vero, ma penso sia indispensabile ripeterla ancora una volta, per non dimenticare, per non accorgersi quando è troppo tardi che si poteva fare qualcosa e non la si è fatta. Scegliete voi il modo in cui intervenire, con una semplice donazione di sangue o in modo ancora più grande diventando donatori di midollo osseo (potete rivolgervi all'ADMO di Cagliari al N 070/6028313).

Io non aggiungo altro, ho detto l'indispensabile. Ora sta a voi trovare le motivazioni giuste affinché il mio banale, ma vi assicuro sincero, appello non rimanga vano. Solo un'ultima cosa, permettetemi di salutare Pietro, perché è soprattutto per lui che ho scritto tutto ciò. Come se potesse leggerlo.