Tra fantasia e realtà:

gli animali nella tradizione popolare sarda

di Antonella Loi

 

I ricordi d'infanzia di ciascuno di noi, sono spesso legati ad episodi che vedono come protagonisti gli animali, il più delle volte domestici, la cui presenza ha contribuito ad arricchire la nostra esistenza di bambini. È sicuramente all'importanza di questi momenti nell'evoluzione della personalità di ogni individuo, che Tonino Oppes fa appello nel descrivere le undici diverse storie raccolte nel volume "La leggenda della Gente Rossa ed altri racconti", edito dalle Edizioni Castello. Storie tra realtà e fantasia con protagonisti assoluti gli animali, quelli della nostra Sardegna, passata, presente e speriamo anche futura, visto che molte di queste specie sono in via di estinzione: così la foca monaca, protagonista di una toccante vicenda ambientata nelle coste ogliastrine (tanto care a chi scrive n.d.r.), o l'asinello albino dell'Asinara, morto di crepacuore dopo la conclusione del periodo di detenzione del suo abituale compagno di lavoro, o ancora il cinghialetto di Planu de Murtas, la murena di Tavolara, i fenicotteri rosa "genti arrubia", ed altri ancora.

Da queste storie, ben trasposte dalla tradizione orale sarda, si evince l'esistenza di un mondo prezioso che rischia di scomparire e di perdere quelli che sono i suoi equilibri naturali. "È per questo," dice Oppes "che i primi destinatari del mio libro sono i bambini, futuri eredi del mondo che noi ora stringiamo nelle mani; ma è anche agli adulti che voglio rivolgermi, perché traggano ispirazione dalle loro memorie d'infanzia per un più armonioso rapporto con gli animali e la natura".

Le storie sono sicuramente belle, coinvolgenti, scritte con uno stile semplice ma efficace, nonostante a tratti lasci il posto a tocchi di drammaticità forse troppo enfatici... ma del resto è proprio dai drammi che scaturisce nell'uomo, la consapevolezza dei sentimenti.