Salone dello studente

di Andrea Aresu

 

Questa volta il Magnifico Rettore le ha proprio azzeccate tutte, e nessuno può affermare che il "Salone dello Studente" abbia deluso le attese.

Dal 22 al 27 di marzo, le classi quarte e quinte di gran parte degli istituti superiori dell’isola hanno invaso la Cittadella Universitaria, che forse nella sua breve vita non aveva mai visto così tanta gente tutta insieme.

Ma la cosa che pensiamo abbia fatto più piacere all’organizzazione, guidata dalla dottoressa Biggio, è stata che la manifestazione ha visto partecipare un gran numero di studenti universitari, che normalmente non frequentano la struttura di Monserrato.

Tutto è iniziato sabato 20 marzo, con l’inaugurazione della IX Settimana della Cultura Scientifica da parte del Rettore Pasquale Mistretta, che davanti a giornalisti, professori, politici e studenti (attratti anche dal fatto che le consumazioni al bar fossero gratuite), ha largamente relazionato sui temi più importanti che toccano l’Università: sviluppo, occupazione, formazione, ma anche autonomia didattica (con il decreto quadro), orientamento (forse lo scopo più importante del Salone stesso); inoltre non è mancato un accenno ai compiti dell’Università nel territorio per la formazione e la ricerca.

Durante la settimana si sono succedute numerose attività, con varie visite: al Museo di Fisica, di Antropologia ed Etnografia, alla Biblioteca Biomedica e in generale alle varie strutture della Cittadella. Ogni giorno l’Aula Magna ha visto susseguirsi conferenze e seminari che andavano dall’evoluzione della specie, alla salute, ai parchi, al linguaggio della scienza, all’utilizzazione dell’energia solare per il trasporto urbano.

Verso l’ora di pranzo anche un momento di svago, con l’Associazione studentesca Jan Palach che ha organizzato dei concerti in cui si sono esibiti due gruppi musicali studenteschi, molto graditi dal giovane pubblico.

Informare le nuove matricole su tutto ciò che l’Università potrà offrire loro nei prossimi anni: questo era l’obiettivo principale del Salone dello Studente; e allora ecco che i corridoi della Cittadella si riempiono di un’infinità di stands, che le varie facoltà, i vari corsi di laurea hanno allestito, cercando di far stare nel piccolo spazio di pochi metri quadri, il maggior numero possibile di opuscoli, volantini, agende e quant’altro potesse affascinare e attirare i giovani visitatori. Il rischio può essere stato proprio di impaurire gli studenti con tanto materiale, anche visto che spesso interi gruppi passavano per gli stands senza neanche fermarsi, ma solo riempendo il loro sacchetto (fornito all’ingresso) con tanta carta. Speriamo allora che lo studente, a casa sua, abbia letto con attenzione le informazioni ricevute, altrimenti tutta la fatica sarebbe andata persa.

L’Università ha pensato non solo ai suoi futuri allievi, ma anche a tutti coloro che, per i più disparati motivi, decideranno di non proseguire l’esperienza scolastica. E questo è stato un segnale importante, volto probabilmente anche a prevenire l'abbandono scolastico, così frequente nei primi anni di studio, che è uno dei problemi più urgenti da risolvere nel nostro Ateneo; uno dei motivi dell’abbandono può essere imputato alla scarsa informazione sulle varie facoltà, e allora ecco il Salone dello Studente, che però ha voluto dare ai maturandi anche la possibilità di conoscere le offerte del mondo non-universitario, da cui la presenza di tanti enti pubblici e privati: Provincia di Cagliari, Esercito, Marina e Aeronautica, Polizia, Carabinieri, Vigili del Fuoco, Guardia di Finanza, Api Sarda, Associazione industriali, Camera di Commercio, Direzione Provinciale del Lavoro, Assessorato Regionale al Lavoro, Informagiovani, IRRSAE, Croce Rossa. Per concludere, altri stands sono stati allestiti da quelle strutture che sono parte integrante dell’Ateneo come la Pontificia Università, CUS, ERSU, ISEF.

Una nota dolente si può trovare nello spazio veramente ridicolo destinato alle associazioni studentesche. In otto dovevano dividersi uno stand di 2 mq. (sì, proprio 2 mq.), che tra l’altro era nascosto nei meandri di un corridoio che era battuto solo da studenti alla disperata ricerca di un bagno…Difficile dunque cercare nuovi adepti per l’anno venturo anche perché i giovani sembravano un po’ imbarazzati, anche se a parlargli erano ragazzi di pochi anni più grandi di loro.

In conclusione si può parlare di una manifestazione di buon livello, a cui tra l’altro i media hanno dato vasto risalto, dedicandogli ogni giorno almeno un articolo nella pagina di cronaca cagliaritana; la cosa non può che fare piacere, anche perché crediamo che l’informazione sarda snobbi un po’ una realtà importante, basilare, come quella universitaria. Auguriamoci che il Salone dello Studente diventi un appuntamento fisso, migliorandosi ogni anno e diventando sempre più un momento fondamentale nella scelta della facoltà dei maturandi di tutta la Sardegna, che così cominceranno anche a capire e conoscere l’Università prima di vedercisi catapultare dentro; auguriamoci anche che i visitatori non si facciano offuscare dal luccichio di questa giornata: la strada che li separa dall’ambita laurea è piena di ostacoli, e se quello della scelta iniziale è stato un po’ abbassato, ce ne sono tanti altri la cui eliminazione è ancora lontana a venire.