DAI CIOTTOLI DI TORRENTE LA PRIMA ISPIRAZIONE

Già i Sumeri, Babilonesi, Egizi, Ebrei, usavano decorare le loro costruzioni mediante mosaici simili, nella tecnica, a quelli a noi noti. I Babilonesi, per esempio, adoperavano dei conetti di terracotta  verniciati e poi infissi sulle pareti, mentre gli Egizi inventarono le tessere d’impasto vetroso.

Ma i padri del mosaico occidentale, furono i Greci; d’impulso gli artigiani accostarono i ciottoli dei torrenti per l’esecuzione di pavimentazioni. Ne sono un esempio gli scavi di Olinto e il tempio di Zeus a Olimpia del VI e V secolo.

Anche a Roma tra i più antichi, sono stati ritrovati dei mosaici risalenti all’epoca repubblicana, ed ossia brani di opus barbaricum a semplici disegni geometrici e colori limitati al bianco, grigio e nero.

Il termine mosaico deriva del latino Musaicum opus, che è una alterazione di Musaeus da Musa. Infatti i giardini imperiali romani avevano delle grotte artificiali dedicate alle Muse, la cui pavimentazione era costituita da tessere.