I   MOSAICI  MEDIEVALI

Verso la fine del CIII secolo, le chiese cristiane presentano ancora mosaici in stile bizantino,ed anche il mondo islamico ne resterà fortemente influenzato , ma da questo momento in poi se ne distaccherà anche tecnicamente, infatti farà largo uso di piastrelle smaltate. Specialmente in Italia si avranno cicli musivi  imponenti , ancora aggi visibili;non lo sono , poiché quasi tutti perduti, quelli francesi, tedeschi, boemi. Se ne sa qualcosa dalle sole fonti letterarie. Sempre in Italia, collaborano intensamente maestranze bizantine e locali, specialmente in Sicilia e a Venezia. Alla fine del medioevo, le varie scuole si individualizzano sempre più , influenzate dalle opere in miniatura e dai grandi cicli di affreschi. A questi ultimi, la tecnica musica, terrà testa con  tre scuole :quella romana , veneziana , siciliana.

La scuola romana :ai caratteri bizantini si aggiungono chiari i influssi paleocristiani. Esempi maggiori : S. Agnese, S. Maria in Cosmedin, S. Cecilia,S. Prassede, S. Maria in Domnica, S. Marco. Eseguiti tra l’VIII e il IX  secolo, sono estremamente importanti poiché chiariscono un periodo alquanto complesso della storia dell’arte. Dopo  una stasi, l’arte del mosaico, a Roma, rifiorisce tra il XII e il XIII secolo. L’astrattezza bizantina è quasi scomparsa, ad essa si sostituisce il monumentalismo e le peculiarità paleocristiane. Esponenti maggiori sono : Pietro Cavallini con le storie di Maria,(nell’abside di S. Maria in  Trastevere) Jacopo Torriti ,con l’abside di S. Maria Maggiore, e Filippo Rosuti con la facciata della stessa chiesa.

La scuola veneziana: evidente sarà l’influsso bizantino, dati i stretti rapporti intercorrenti con Ravenna;esempi principali sono i mosaici del Duomo di Torcello (XI secolo), Murano e San Marco a Venezia(XII e XIII secolo). Ma a differenza di quelli orientali, denotano libertà d’  interpretazione, una certa definizione degli ambienti e dei paesaggi e, non ultima, una marcata espressività dei personaggi. In sintesi, questa scuola fu estremamente raffinata e capace, le sue maestranze sicuramente lavorano con quelle di Roma e della Sicilia.

La scuola siciliana: La maggior parte dei suoi operatori sono greci, ma non si escludono, anzi, gli apporti della scuola veneziana. Il bizantinismo in Sicilia è testimoniato  attorno all’anno mille con opere come: l’ abside del duomo di Monreale , di Cefalù, la Cappella Palatina e S. Maria dell’Ammiragliato. Inoltre sono degni di menzione i rarissimi esempi di mosaici medievali profani, ad esempio La Sala di Re Ruggero (nel palazzo reale di Palermo)e la Zisa.