IL MOSAICO PALEOCRISTIANO EREDE DI QUELLO PAGANO

Dopo l’editto del 313 d. c. di Costantino, il mosaico entra a far parte integrante delle basiliche, dei battisteri e dei mausolei, non pił a scopi decorativi ma didattici, si deve far conoscere il nuovo credo. Pochi sono i mosaici pavimentali, come quelli di Aquileia del 4° secolo, pił che altro si trovano sulle pareti delle navate, sull'’arco trionfale e nel catino absidale. I maggiori esempi li troviamo a Roma: S. Costanza ( 4° sec.), S. Pudenziana ( fine 4° sec. ), S. Maria maggiore ( 4°- 5° sec. ), S. S. Cosma e Damiano. In essi si avverte il passaggio graduale dai caratteri ellenistici a quelli irrealisti, astratti bizantini, ma ancora non lo sono appieno.