IL
SUPPORTO
I maestri bizantini e romani operavano su malta fresca, avente come supporto
invece, il muro stesso, preparato in precedenza con uno strato sottile di impasto.
Se era pavimentale, la muratura era stesa sul suolo, ad essa veniva aggiunta
la suddetta malta fresca, come nel caso precedente.
La tecnica attuale prevede le seguenti fasi:
a ) il cartone di progetto viene scomposto in più parti.
b) si eseguono i mosaici sulle relative piastre di cemento armato con spessore di
due o più cm.
d) quindi si riuniscono la varie piastre e viene ripreso il tessuto musivo nelle uniture. Se il pannello è di piccole dimensioni si può usare un supporto in populit ( pannello costituito da trucioli di legno pressato e cemento di metri 2 per 0.50 circa), dotato di cornice di legno o metallica. Allinterno di tale cornice si getta del cemento, previa armatura mediante fili di ferro. Il supporto può essere anche in compensato, faesite o paniforte; in tal caso su di esso si fissano chiodi e viti, il tutto unito da fili di ferro a pochi millimetri dalla superficie. Quindi si cosparge il piano con vinavil mischiato a schegge di mosaico o ghiaia e si lascia asciugare. Dopo di ciò si getta limpasto fresco, che così resta impigliato allarmatura metallica.