Gli anni ’70

Una seconda, significativa pagina della storia dei Jimmy’s friends è quella che è stata scritta nella seconda  metà degli anni ’70 quando, nell’ età adolescenziale della maggior parte dei “calciatori”, la passione pallonara si è sposata, in un connubio atipico per l’epoca, con il clima sociale  che in quegli anni si respirava  in Italia, caratterizzato da una forte passione sociale e da un elevato  coinvolgimento ideologico sui temi  dell’impegno politico-sociale e della. sacrosanta affermazione dei valori della solidarietà

In quegli anni, alcuni degli attuali esponenti della squadra, ed in particolare colui che oggi gli dà il nome, erano impegnati su più fronti,  da quello prettamente politico organizzativo a quello giornalistico, musicale ed  etnico-culturale, ecc.

Parallelamente,  ad onta di un atteggiamento, in parte diffuso presso il popolo di sinistra, di snobbare il gioco del calcio, ritenendolo uno sport privo di valori positivi e imbastardito, fin  da allora, da forti interessi economici, si realizzava quello  strano connubio tra “calcio” e “politica” che celebrava la propria liturgia in una partita che si svolgeva ogni sabato, al campo sportivo di Sapri, tra “iscritti all’allora PCI” ed “extraparlamentari di sinistra”.

 Alcuni degli attuali JFS hanno cominciato a frequentarsi in quel periodo, incontrandosi e scontrandosi in confronti politici fatti non da dibattiti intellettuali e articoli di giornale, ma da  calci, tacchi e colpi di testa.

Questa fase si è protratta per circa  4 anni e la sua lenta agonia coincide, in termini temporali, con l’esaurirsi di quello che oggi viene ricordato come “movimento del ’77”, che fu ricco di valori e di ideali ma anche di contraddizioni” e con il sopravvenire  dell’epoca così detta  del “riflusso”.