Gli anni ‘80

         Ma il calcio, si sa, non conosce crisi, per cui pur nell’evoluzione dello scenario e degli atteggiamenti sociali nazionali e locali, la partita del sabato è rimasta,  immutata ed immutabile nella vita dei JFS, trasferendosi dal campo di Sapri, divenuto successivamente  inagibile per lavori, a quello dei comuni vicini di Policastro, Sicilì o Caselle in Pittari.

In quel periodo, all’incirca all’inizio degli anni ’80, il gruppo dei JFS si amplia, facendo proselitismo ed inserendo nei propri organici la maggior parte degli elementi che oggi ne compongono la rosa.

 In considerazione dell’elevato numero di atleti disponibili, vennero  costituite due squadre che, all’apice della loro capacità organizzativa, riuscirono perfino a dotarsi di altrettante divise (solo maglietta, ovviamente): bianca con una striscia azzurra l’una (quella che raggruppava la maggior parte degli attuali elementi: Magaldi, Tufano, Filizola, V. Sorrentino), giallorossa l’altra. (nella quale giocavano D’Amico, G. Sorrentino ed anche Jimmy).

 Si giocava tutti i sabati, ed erano partite vere in cui si correva e sbraitava per 90’ di fila, litigando per un gol non valido, per un fuorigioco non ammesso  o per un fallo da rigore non punito.

  Si fosse stati sulle sponde del Tevere sarebbe sembrato di assistere ad un acceso derby tra Roma e Lazio, ma si era sulle sponde del Bussento. e si trattava di semplice calcio amatoriale in cui  le due squadre non avevano un nome, o meglio una delle due (quella in biancazzurro)  non aveva un nome ma aveva un soprannome: i LEONI.

 Uno dei momenti più rappresentativi di queste ripetute  sfide settimanali è stato un torneo organizzato nelle vacanze di Natale del 1982, al quale presero parte  sei squadre locali, regolarmente divise in 2 gironi.

Le due compagini citate, nelle quali militavano gran parte degli attuali JFS furono rigorosamente inserite in gironi diversi, nella speranza, che all’inizio pareva molto improbabile,  di incontrasi nella finale, e così fu.

 Nei primi giorni del 1983, infatti, al campo sportivo, di Policastro, più simile ad una spiaggia che ad un campo di calcio, si giocò la tanto  attesa ed auspicata finale tra i LEONI biancazzurri ed i giallorossi che entrarono in campo con le seguenti formazioni:

 LEONI Biancazzurri

Di Cianni  3^
Rinaldi
Magaldi
Di Cianni  2^.
Di Cianni  1^.
Tufano
Filizola
Sorrentino V.
Rizzo
Galante
Romanzi

 Giallorossi

 Maccarone
…..
…..
Saturno
D’Amico
Fasolella
Trotta
Mazzei
Di Cianni
Sorrentino G
D’Agostino (Jimmy)

 

Di quella partita resta anche una testimonianza fotografica che riprende le squadre schierate a centro campo, la serissima terna arbitrale Folgieri, Battista, Pantano (tutti da Sapri, ovviamente) ed i due gol con le quali le squadre terminarono i 90’ regolamentari sull’ 1 a 1.

Si andò ai rigori e lì si verificò la beffa, un inatteso quanto maldestro errore dal dischetto  di Tufano, per i LEONI biancazzurri, diede un’insperata quanto immeritata vittoria ai giallorossi.

La leggenda narra che Francesco de Gregori, che all’epoca era solito villeggiare a Scario a pochi chilometri dal terreno di gioco in cui si consumò il nefasto evento, da questo abbia tratto l’ispirazione per la sua celebre canzone in cui incoraggia un non ben identificato Nino (che sia un diminutivo di Franco ?) a non aver paura di tirare un calcio di rigore, perché non è da questi particolari che si giudica un giocatore.

Sarà, ma quella sera tutta la squadra dei LEONI giudicò Tufano, che pur in campo aveva fatto la sua parte segnando tra l’altro il gol dell’1 a 0, responsabile di quell’immeritata sconfitta.

 Dopo quella partita le due squadre continuarono a darsi battaglia tutti i sabati ma, quando c’era da partecipare ad una manifestazione importante - un torneo, una partita particolare,  ecc. – si univano in un’unica rappresentativa costruita  con i migliori elementi delle due compagini  (che poi erano quasi tutti i LEONI più 3 o 4 giallorossi).

E’ questa compagine mista che costituisce il vero precedente dei JFS, in quanto almeno una decina degli attuali componenti appartenevano a quel gruppo che all’inizio degli anni ’80 partecipò a vari  tornei estivi (Città di Padova, San Giovanni a Piro, ecc.) con risultati che è meglio non ricordare.