Torneo di Norcia 1999

Data: 		Giugno 1999
Sede: 		Campo dell'hotel Salicone
		Stadio comunale di Norcia
Squadre partecipanti: 	Amatori Calcio Roma
		Borgonovo Sapri
		Capitello
		Maratea
		Spoleto
		Trestina
		Perugia
		JFS
Formula: 		2 gironi da 4 squadre
Squadra vincitrice: 	Amatori Calcio Roma
Piazzamento dei JFS: 	ultimi ex aequo con Capitello
La partecipazione al torneo di Norcia del 1999 ha rappresentato la prima "uscita ufficiale" dei JFS, anche se con una squadra molto diversa rispetto a quella che sarebbe poi diventata la formazione ufficiale.
La prima esibizione di qualsiasi performance di gruppo si caratterizza per essere, solitamente, un evento ben curato in quanto realizzato al termine di una lunga sequela di prove e preparativi in cui si sono messi a punto tutti i dettagli.
Si possono verificare, peraltro, anche situazioni in cui il gruppo non ha avuto modo di preparare adeguatamente la "prima", per limiti di tempo o per altre difficoltà, per cui il debutto non risulta molto felice ma poi, nelle successive repliche il frutto dell'esercizio ripetuto e dell'esperienza acquisita viene debitamente colto e apprezzato per cui si sopperisce alla "stecca" iniziale con le edizioni successive della performance in cui il gruppo evidenzia chiari segni di progresso e miglioramento.

Nel caso dei JFS non si è verificata nessuna di queste due circostanze. La prima uscita, quella al torneo di Norcia del 1999, è stata un disastro, coronata dalla "conquista" dell'ultimo posto in classifica, ed anche nei successivi ripetuti tentativi di partecipazione a tornei over 40 la squadra non ha mostrato alcun segno di miglioramento, piazzandosi sempre nelle parti basse della classifica.

In effetti questa affermazione non è generalizzabile in quanto nell'autunno del 2001, ben due anni e mezzo dopo il debutto ufficiale, la squadra è riuscita finalmente a conquistare un risultato di prestigio ma ciò è parso essere più figlio del caso che di un processo di crescita complessiva dell'organico e del gioco, come avrà modo di notare chi avrà il coraggio e la pazienza di arrivare fino in fondo con la lettura del resoconto dei tornei proposto in questa sezione.
Ma torniamo al torneo di Norcia del 1999.

A questo appuntamento i JFS si sono presentati, come detto, con una formazione incompleta nei propri ranghi ufficiali, priva infatti di Simonetta, Russomando, Ricciardi e Scordo (quest'ultimo allora in forza al Borgonovo) ma rinforzata da alcune vecchie glorie del calcio saprese, come Russo (Michelaccio), Violi e Giannetti - che avrebbero dovuto garantire un innalzamento del tasso tecnico agonistico -, dalla qualificata esperienza del rivellese Savino e da un portiere, Romano, pescato nelle file di una compagine di avvocati partenopei.
Quest'ultimo si è rivelato, di fatto, l'unico acquisto azzeccato, ma comunque non in grado di evitare la Caporetto.

Al Salicone di Norcia, per la partecipazione al torneo, pertanto, i JFS si sono presentati con la seguente rosa:

Portiere:           Romano
Difensori:         Magaldi, D'Amico, Savino, Russo, Sorrentino V.
Centrocampisti: Violi, Flora, Sorrentino G., Tufano, Amato
Attaccanti:        Filizola, Giannetti, Festa.

All'attento conoscitore del calcio saprese non sarà sfuggita l'anomalia di vedere Russo, centravanti di esperienza, collocato tra le fila dei difensori e Giannetti, arcigno stopper, tra quelle degli attaccanti, ma queste sono state le scellerate scelte fatte dall'allenatore-giocatore Festa con la consulenza, dicono i maligni, del fido Savino.

Il campo però ha dato pienamente torto all'uno e all'altro ed il suo giudizio è stato inesorabile.

La prima partita del torneo ha visto i JFS opposti al Capitello, una formazione che, sulla carta, non avrebbe dovuto dare particolari problemi anche perché aveva l'handicap di giocare con un portiere, De Geronimo, non proprio impeccabile.
Questi, peraltro, giocava con una motivazione tutta particolare in quanto nutriva evidenti sentimenti di rivalsa nei confronti dei JFS nelle cui fila gli sarebbe piaciuto giocare

Avrebbe dovuto essere una passeggiata ed invece la partita si è chiusa con uno striminzito pareggio per 1 a 1 e, subito dopo, contro il Perugia, sotto una pioggia scrosciante, è arrivata la seconda delusione della giornata: una pesante sconfitta per 3 a 0 con alcuni elementi impegnati, per tutta la partita, a strillare e recriminare, lamentandosi di continui presunti falli subiti, inaugurando una tradizione che persiste, viva e praticata, ancora oggi.

Il giorno dopo la squadra ha cominciato a perdere qualche pezzo, in particolare lo stopper trasformato centravanti Giannetti che, infortunatosi, non è stato in grado di scendere in campo.

Il calendario del girone di consolazione, nel quale la squadra era finita a seguito dei deludenti risultati del giorno prima, proponeva come prima partita lo Spoleto, formazione ostica e ben messa in campo.
I JFS, per evitare la debacle del giorno prima hanno curato al massimo la preparazione pre-partita, accompagnata dalle solite polemiche sugli 11 da mettere in campo dall'inizio; ed hanno risolto l'equivoco tattico che il giorno prima aveva collocato Russo alle spalle della difesa, in quanto l'infortunio di Giannetti riconsegnava al canuto Michelaccio il proprio ruolo di punta mentre come ultimo uomo veniva proposto l'altro veterano Savino.

La squadra, pertanto, è scesa in campo compatta e determinata ma al primo attacco avversario è andata sotto di un gol, e, al secondo, perdeva già per 2 a 0.
Lo Spoleto ha realizzato un 1-2 in grado di annichilire anche la compagine più forte, ma i JFS non si sono persi d'animo e, dopo il secondo gol subito, hanno cominciato a macinare un discreto calcio per cui sono anche riusciti ad accorciare le distanze a pochi minuti dalla fine.

Un rigore richiesto e non concesso ha costituito l'ingrediente indispensabile per poter avere qualcosa da recriminare nel dopo partita, scaricando sull'arbitro una parte delle proprie responsabilità ed incapacità.

Di quella partita è rimasto nella storia del calcio amatoriale un gesto atletico di straordinaria quanto rara bellezza e precisione: un colpo di tacco a piedi uniti in acrobazia effettuato da Sorrentino V., dopo essere stato scavalcato da un pallone che sarebbe finito tra i piedi di un avversario a tu per tu con il portiere.

La partita conclusiva del torneo ha riproposto di nuovo JFS - Capitello, ma si è trattato di una partita scialba e inconsistente con due squadre decimate al punto da obbligare i JFS a schierare sulla fascia sinistra un tale Bellantoni, trovato per caso sugli spalti del comunale di Norcia in tuta e scarpette; per la cronaca è finita 0 a 0.

Dal torneo di Norcia del 1999 i JFS sono tornati comunque con un trofeo, la coppa Disciplina, conquistata nonostante le polemiche e le esternazioni verbali dei vari Violi, Tufano, Michelaccio & co.

Torneo di Norcia 2000

Data:		Giugno 2000
Sede:		Campo dell'hotel Salicone 
		campo comunale di Arquata del 
		Tronto
Squadre partecipanti: 	Amatori Calcio Roma
		Borgonovo Sapri
		Capitello
		Maratea
		Spoleto
		Trestina
		Perugia
		JFS
Formula:		2 Gironi da 4 squadre 
Squadra vincitrice:	Trestina
Piazzamento dei JFS:	ultimi 
L'anno dopo la scena si è ripetuta con un copione pressoché identico ma con un leggero turn-over dei protagonisti.
I JFS si sono presentati al torneo di Norcia del 2000, il secondo con la loro partecipazione, con una squadra quasi assestata su quella che sarebbe poi diventata la formazione ufficiale.
Rientrati Russomando e Simonetta, a centro campo sono stati inseriti i romani Gri e Ricciuti mentre per rafforzare difesa e attacco si è fatto ricorso all'inesauribile serbatoio degli avvocati napoletani che, in questa circostanza, ha messo a disposizione Siniscalchi e Migliacci, facendo però registrare l'inatteso forfait, all'ultimo minuto, del portiere Romano.
Senza il portiere rivelazione dell'edizione precedente, la squadra si è trovata, pertanto, in una situazione di oggettiva quanto inattesa difficoltà. A questo punto non si prospettavano che due soluzioni:
1) giocare senza portiere inserendo un ulteriore elemento a rinforzare la difesa; decisione che appariva decisamente saggia e auspicata da tutti gli opinionisti del calcio locale;
2) affidarsi alle mani di De Geronimo, l'anno precedente in forza al Capitello, voglioso di essere, una volta per sempre, "profeta in patria".

Quantunque la prima soluzione risultasse di gran lunga preferibile, per problemi di regolamento si è dovuto optare per la seconda, ed il risultato, disastroso, è stato sotto gli occhi di tutti.

La rosa dei convocati per il secondo torneo di Norcia era, pertanto, la seguente:

Portiere:            De Geronimo
Difensori:          Magaldi, D'Amico, Siniscalchi, Tufano, Sorrentino V.
Centrocampisti: Simonetta, Russomando, Sorrentino G., Ricciuti, Amato
Attaccanti:        Gri, Filizola, Festa, Migliacci

Una rosa ricca e completa in tutti i reparti (tranne il portiere) che sarebbe poi stata integrata, nella seconda giornata, dall'inserimento di Scordo.

Dall'urna del sorteggio è uscita come prima partita il derby JFS - Borgonovo Sapri, nelle cui fila veniva proposto l'ex campione del mondo Pedro Paolo Pasculli il quale nei 40 e rotti minuti di gioco ha fatto quello che voleva, segnando tutti i gol della quaterna con la quale il Borgonovo ha sconfitto i JFS per 4 a 1.

La seconda partita, contro il Trestina, è andata un po' meglio in quanto si è conclusa con un pareggio per 2 a 2 con i JFS due volte in vantaggio ed il Trestina a rincorrere.
Di questa partita viene ricordato il primo gol, anch'esso rimasto nella storia della squadra, segnato direttamente da calcio d'angolo da Sorrentino V., ancora una volta l'unico elemento in grado di soddisfare il pubblico dal palato fino con giocate di gran classe (e scusate se è poco).

Nonostante la discreta prestazione contro il Trestina, come conseguenza dell'unico punto conquistato nel girone di qualificazione, anche quest'anno la squadra si è dovuta accontentare del girone di consolazione, che si sarebbe giocato al campo comunale di Arquata del Tronto.

Le due partite di questo secondo girone, giocatesi il giorno dopo, non sono state meno infelici delle due precedenti, in quanto hanno fatto registrare la solita sconfitta contro Perugia (0 - 2), addolcita comunque da una confezione di bacetti Perugina donato dalla compagine umbra a ciascuno degli sfigati avversari prima del match, ed una sconfitta finale, per 1 a 0 contro il Maratea, in una partita dal caldo sapore tirrenico.

Di questa giornata si ricordano due episodi particolarmente importanti e rappresentativi del modo di interpretare il calcio da parte dei JFS: il primo è stato l'acquisto di Pino Scordo, forte difensore centrale allora in forza al Borgonovo ma prestato al Maratea.
Tale acquisto, come raccontato in altra pagina del sito, è avvenuto sul campo con le due squadre, JFS e Maratea, già schierate a centrocampo. Scordo, infatti, avrebbe dovuto giocare con il Maratea, del quale aveva già indossato la divisa bianconera, ma quando ha capito che sarebbe stato relegato in panchina, come il giorno prima, ha fatto valere una vecchia opzione avanzata dai JFS in virtù di un consolidato rapporto di amicizia, per cui senza neanche ottenere l'autorizzazione della squadra al momento titolare del suo cartellino, il Borgonovo appunto, si è trasferito ai JFS collocandosi al centro della difesa con conseguente avanzamento di Siniscalchi in mediana.

L'operazione non ha comunque cambiato il destino dei JFS, incappati, come detto, in una duplice sconfitta, la seconda delle quali, dovuta ad un autogol di De Geronimo nell'unica occasione in cui il Maratea è riuscito a tirare in porta.
Ed è questo il secondo episodio da ricordare in quanto, per coprire la pacchiana papera del proprio portiere i JFS a fine partita hanno sostenuto che in effetti De Geronimo quel tiro lo avrebbe parato (come avrebbe tra l'altro fatto qualsiasi bambino dai 2 anni in su) ma che la sua performance rientrava in uno "schema" appositamente previsto dalla squadra che intendeva in tal modo fare un "omaggio" agli avversari per ricambiare quelli ricevuti.
E così mentre Perugia e Maratea avevano omaggiato gli avversari con baci Perugina e gagliardetti consegnati prima della partita, i JFS offrivano in dono la presenza di De Geronimo in porta, ed è stato un omaggio di gran lunga più gradito e sicuramente più redditizio.

Ultimo posto anche questa volta ed anche questa volta conquista della coppa Disciplina, l'unica cui i JFS potevano realmente concorrere.

Torneo di Guarcino 2001

Data:		31 marzo e 1 aprile 2001
Sede:		Campo  comunale di  Guarcino
Squadre partecipanti: 	Borgonovo
		Cassino
		Perugia
		JFS
Formula:		Girone all'italiana
Squadra vincitrice:	Cassino
Piazzamento dei JFS	Terzi ex aequo con Borgonovo
Dopo il torneo di Norcia del 2000 non si è dovuto attendere un anno, come la volta precedente, prima di vedere i JFS impegnati in un torneo competitivo.
Nella primavera del 2001, infatti, la squadra ha avuto modo di partecipare ad un quadrangolare, giocatosi sul campo di Guarcino, con Cassino, Borgonovo e Perugia.

E' stata la prima uscita con la nuova divisa e con l'organico ormai definito con l'inserimento dell'ultimo arrivato Ricciardi.

Non si è trattato di un torneo particolarmente strutturato, ma il risultato non è stato diverso dai precedenti, ultimo posto ex aequo con l'altra compagine saprese.

La rosa dei convocati prevedeva finalmente un portiere stabile, Festa, in compagnia dei seguenti "atleti"

Difensori:         Magaldi, D'Amico, Tufano, Scordo, Ricciardi
Centrocampisti: Simonetta, Russomando, Ricciuti, Sorrentino G.
Attaccanti:        Amato, Migliacci, Filizola, Gri, Ammaturo

L'elevato numero di componenti la rosa ha comportato delle difficoltà nella gestione dei cambi che è stata una delle cause della sonora sconfitta subita nella prima partita contro il Cassino.

Il giorno dopo c'è stata la solita sconfitta contro Perugia ed uno scialbo pareggio per 1 a 1 con il Borgonovo che ha relegato le due squadre sapresi nei posti bassi della classifica finale che ha visto prevalere Cassino contro Perugia, in una finale piena di falli e scontri fisici al limite dell'ortodossia.

Triangolare di Sapri 2001

Data:		1maggio 2001
Sede:		Campo comunale di Sapri
Squadre partecipanti: 	Borgonovo Sapri
		Perugia
		JFS
Formula:		Girone all'italiana
Squadra vincitrice:	Borgonovo Sapri
Piazzamento dei JFS	Secondi
Nemmeno due mesi dopo i JFS sono di nuovo in campo in un torneo improvvisato, giocato a Sapri, a ridosso dell'estate.
Si è trattato di un torneo svoltosi tutto in una sola mattinata, con tre squadre: JFS, Borgonovo e Perugia.

I JFS si sono presentati con una squadra fortemente rimaneggiata dalle assenze degli elementi residenti al nord (Amato, Scordo e D'Amico), del solito gruppo di avvocati partenopei (tranne Tufano il quale ovviamente c'era) e del friulano Gri.
Per questo motivo è stato inserito in squadra, all'ultimo momento, l'indigeno Masiello, un'altra vecchia (ma non tanto) gloria (anch'essa non tanto) del calcio locale.

Risultato finale un secondo posto, su tre squadre, conquistato grazie alla prima e finora unica vittoria contro il Perugia, conquistata ai rigori con il portiere Festa eroe della giornata.

Torneo di Città di Castello 2001

Data:		giugno 2001
Sede:		Campo comunale di Trestina
Squadre partecipanti: 	Amatori Calcio Roma
		Borgonovo Sapri
		Trestina
		Capitello
		Perugia
		JFS
Formula:		2 gironi all'italiana
Squadra vincitrice:	Perugia
Piazzamento dei JFS:	Quinti
Nella primavera estate del 2001 i tornei amatoriali si sono susseguiti al ritmo di uno ogni paio di mesi, per cui neanche il tempo di riporre gli scarpini e lavare le maglie che ecco arrivare il torneo di Città di Castello, organizzato dalla locale squadra del Trestina.

A partecipare sono le squadre che solitamente si incontrano a Norcia, il cui torneo è stato rinviato, per l'occasione, al successivo autunno.

La squadra dei JFS è arrivata a Città di Castello al gran completo, con un solo infortunato, Magaldi, rimpiazzato da Ferrara e con l'ennesimo prodotto del vivaio forense di Napoli: l'avv. Allocca a sostituire in attacco il suo collega Migliacci.

La rosa dei convocati è stata pertanto la seguente:

Portiere:             Festa
Difensori:           D'Amico, Scordo, Siniscalchi, Simonetta, Sorrentino V.
Centrocampisti:   Russomando, Sorrentino G., Tufano, Ricciardi,
Attaccanti:         Amato, Allocca, Filizola, Gri

In questo torneo la compagine ha evidenziato chiari segni di progresso rispetto alle manifestazioni precedenti ed il risultato finale, penultimi, è stato decisamente penalizzante rispetto alla qualità del gioco espresso.

I fatti sono andati così: i JFS sono stati inseriti nel girone con Roma e Perugia, le due compagini più forti, e con entrambe ha giocato alla pari, perdendo di misura.
Nella prima partita solo uno svarione difensivo a pochi minuti dalla fine ha consentito alla squadra di Roma di battere i JFS per 1 a 0 e nella successiva una buona dose di sfortuna, nella quale bisogna far rientrare anche l'assenza di Sorrentino V. infortunatosi nella partita precedente, ha contrassegnato l'ennesima sconfitta, questa volta per 2 a 1, contro il Perugia.

Essendo 6 e non 8 le squadre partecipanti, la formula del torneo prevedeva nel secondo giorno tre scontri diretti tra le prime, le seconde e le terze dei due gironi. Ai JFS è toccato, pertanto, incontrare per l'ennesima volta il Borgonovo in una partita per evitare l'ultima piazza.
La partita, che avrebbe dovuto essere una mesta sfida di fine torneo, è invece risultata particolarmente avvincente e tale da ridare entusiasmo e fiducia a tutto l'ambiente dei JFS.

E' vero che il Borgonovo si è presentato decimato ed "appesantito" da una lunga e ricca libagione ma, ciò nonostante, dopo pochi minuti era già in vantaggio per 2 a 0 con due gol fotocopia del proprio centravanti.
Sembrava una partita ormai chiusa ma i JFS hanno trovato nella testa e nelle gambe delle inesauribili riserve di energia e sotto gli incoraggiamenti del proprio alfiere, Filizola, hanno cominciato a mettere sotto assedio la porta avversaria.
Per primo ha segnato Tufano, con un tiro dal limite dell'area che ha sorpreso il portiere avversario spiazzato anche da una finta, sicuramente involontaria, di Gri che, per fortuna sua e della sua squadra, non ha intercettato il pallone come avrebbe voluto fare.

Gli attacchi in massa dei JFS hanno letteralmente messo alle corde il Borgonovo con il solo Di Cianni, un ex, ormai incapace di contrastare gli undici avversari. Il pareggio era nell'aria ed è arrivato poco dopo con un perfetto lancio di Amato, scalato sulla tre quarti, per Gri che, folgorato da un'intuizione paradisiaca, è riuscito ad effettuare un pallonetto che, dopo aver scavalcato l'avversario diretto, ha collocato il pallone, come massima affermazione della casualità del movimento dei corpi solidi, sul piede destro di Sorrentino G. che, a tu per tu con il portiere, non è riuscito a sbagliare.

Parità raggiunta con ancora una decina di minuti a disposizione per tentare il colpaccio.

I JFS non si sono accontentati del pareggio e pochi minuti dopo hanno avuto un'occasione d'oro per passare in vantaggio con Filizola il quale, essendosi dato un gran da fare per incitare i compagni e disorientare gli avversari, pensava che ciò fosse sufficiente a giustificare la sua presenza in campo.
E invece no, la squadra voleva anche che giocasse e segnasse per cui gli ha consegnato un pallone d'oro che chiedeva solo di essere depositato in rete.
Egli si è trovato sulla fascia desta, la sua preferita, con trenta metri di campo libero ed il portiere di riserva del Borgonovo, nel frattempo subentrato al titolare, da solo, privo di qualsiasi difesa. Sembrava un gol fatto, Filizola ha cominciato a correre verso la porta avversaria già sognando di esser ricordato come l'eroe della giornata, ma poi, giunto lì, a due metri dal portiere, il valore della tradizione ha avuto il sopravvento e non se l'è sentita di modificare un copione in precedenza tante volte recitato nello stesso modo, per cui ha lasciato partire un tiraccio che, come nelle più consolidate tradizioni, ha mandato il pallone sul fondo ad una decina di metri dal palo di destra della porta avversaria.

Un errore del genere avrebbe demoralizzato qualsiasi squadra ma non i JFS i quali hanno tutti capito che l'errore commesso non era casuale ma voleva sottolineare lo spirito di una squadra che non se la sentiva di vincere con un gol in contropiede, per di più individuale. Per vincere e vincere bene ci sarebbe voluta un'azione corale con conseguente gol in mischia: E così è stato.
A pochi minuti dalla fine, dopo un batti e ribatti in area avversaria, è stato ancora una volta Tufano a segnare con uno strano colpo di testa a pallonetto su cross dalla sinistra. 3 a 2 per i JFS, risultato ribaltato ed ultimo posto lasciato al Borgonovo.

La sera, alla cena di premiazione, la squadra ha ottenuto un importante riconoscimento: la conquista della coppa Fairplay, ambita e festeggiata come se fosse la coppa Rimet.

Il torneo di Città di Castello ha, comunque, rappresentato una svolta nella vicenda calcistica dei JFS, in quanto, nonostante il non esaltante piazzamento nella classifica finale (quinti su sei squadre), ha dato una sferzata di entusiasmo e motivazione a tutta la squadra che ha potuto constatare di essere in grado di giocare alla pari con tutti gli avversari.
Ancora qualche piccolo ritocco e l'insieme sarebbe diventato pienamente competitivo; e quel ritocco è stato rappresentato dall'ingaggio di un giocatore di fascia, l'instancabile Giovanni Cosentino che al tavolo da pranzo del ristorante dove si è svolta la premiazione ha concordato, con il presidente/allenatore/giocatore/magazziniere Festa, il proprio passaggio nelle fila dei JFS fin dal successivo torneo di Norcia dove sarebbe stata tutta un'altra musica.

Torneo di Norcia 2001

Data:		settembre 2001
Sede:		campo dell'hotel Salicone e 
		campo comunale di Norcia
Squadre partecipanti: 	Amatori Calcio Roma
		Borgonovo Sapri
		Caselle in Pittari
		Trestina
		Perugia
		JFS
Formula:		2 gironi all'italiana
Squadra vincitrice:	Perugia
Piazzamento dei JFS:	Secondi
Secondo una tesi abbastanza condivisa dagli esperti del settore occorrono almeno trent'anni di distanza dal verificarsi di un qualsiasi evento, prima che lo stesso possa essere a tutti gli effetti considerato e raccontato come un evento storico.
Fino a quel momento può essere tutt'al più un episodio, seppur importantissimo, di attualità.

L'arco temporale di alcune decine di anni per conferire il connotato di storicità è necessario per consentire di verificare e valutare adeguatamente gli eventuali successivi sviluppi e, soprattutto, a far si che l'evento in questione possa esser commentato con il necessario distacco politico-emozionale che non è facile riscontrare nei mesi, e a volte negli anni, immediatamente a ridosso del momento in cui l'evento si è verificato.

E' per questi motivi che i libri di storia, fino agli anni '60, dedicavano solo poche pagine alla seconda guerra mondiale e si disinteressavano quasi completamente di quanto avvenuto successivamente, nei pur importanti anni della ricostruzione e dell'avvento della repubblica, ed è per questo stesso motivo che molti opinionisti ritengono che solo fra una ventina d'anni potremo dare una corretta lettura di alcuni "fatti" politici e sociali verificatisi nel nostro paese, dal terrorismo a mani pulite, dalle stragi di stato all'avvento di Berlusconi.

Ci sono, però, dei fatti che non hanno bisogno di aspettare tanto tempo per entrare nella storia e che solo poco dopo che si sono realizzati entrano, di prepotenza e di diritto non solo nella storia, ma perfino nella leggenda.
La partecipazione dei JFS al torneo di Norcia del 2001 è uno di questi. E' uno di quegli eventi che verranno ricordati e raccontati dai partecipanti ai propri figli ed ai figli dei propri figli, come un evento fondamentale dell'inizio del nuovo millennio.
Un evento la cui importanza ridimensiona a livello di "fatterelli" episodi pur importanti verificatisi nello stesso periodo come l'abbattimento delle Twin Towers di Manhattan e la successiva guerra.
Per quelli che c'erano, l'autunno del 2001 sarà ricordato come l'anno del secondo posto dei JFS al torneo di Norcia e Osama Bin Laden, tra trent'anni, sarà vanamente cercato tra i nomi dei calciatori delle formazioni che parteciparono a questa manifestazione.

Il prestigioso risultato conquistato dai JFS ha consentito di smentire alcuni ricorrenti luoghi comuni sul calcio, primo fra tutti quello che uno dei requisiti per vincere è avere una rosa di giocatori molto ampia, la così detta panchina lunga.

I JFS si sono presentati al Salicone di Norcia con soli dodici effettivi, tredici se si considera anche il portiere di riserva, un lusso mai concessosi prima, e questo si è rivelato un determinante FKS (fattore critico di successo).

Il ringraziamento maggiore va al ministro Moratti che ha avuto l'accortezza di far cominciare le scuole proprio in quella settimana, costringendo Magaldi e Filizola ad un inevitabile forfait, ma va anche all'anonimo cliente dell'Ing. Ricciardi che ha costretto quest'ultimo a non potersi muovere da Salerno per "improrogabili impegni di lavoro".

Le notizie di queste tre assenze sono state accolte con sospiro di sollievo in tutto l'ambiente dei JFS ed ora, puntando ad un ambitissimo en plein, le attese di tutti erano riposte nel management di Pharmacia, l'azienda per la quale lavora D'Amico, nella speranza che organizzasse, per quel fine settimana, una convention di tutti gli informatori medico-scientifici, una riunione di aggiornamento, un pranzo del dopolavoro, insomma una qualsiasi iniziativa che costringesse D'Amico a rimanere a Milano e rinunciare, anche lui, alla trasferta di Norcia.
Purtroppo le speranze sono andate deluse e puntuale come il rigore inesistente concesso alla Juve in caso di necessità, il nostro si è presentato al raduno del Salicone. E tutto sommato è stato meglio così, perché in quel torneo il prode D'Amico ha fornito un contributo determinante alla conquista del prestigioso secondo posto sia nelle circostanze, poche per fortuna, in cui è stato in campo sia, soprattutto, nel ruolo di allenatore non giocatore ricoperto nella seconda decisiva parte del torneo. Ma andiamo con ordine.

La squadra, come detto, si è presentata all'appuntamento con una rosa molto ristretta ma con una grossa novità rispetto alle manifestazioni precedenti: la presenza di due portieri, Festa e Coppola.
Così per quello che era sempre stato un ruolo difficile da ricoprire, la squadra si presentava, questa volta, con un problema di abbondanza.
Anzi, a dir la verità, i portieri erano tre, arrivati tutti insieme con un'unica macchina, in quanto con Festa e Coppola c'era anche De Geronimo, il portiere della precedente sfortunata edizione.
Come tutti avevano potuto facilmente constatare si trattava di una abbondanza meramente quantitativa in quanto, mettendoli tutti e tre insieme, a malapena si sarebbe riusciti a raggiungere il livello qualitativo del più scarso portiere di una delle qualsiasi altre squadre partecipanti al torneo.

Per questo motivo i JFS hanno chiesto una deroga al regolamento proponendo di farli giocare tutti e tre contemporaneamente per poter partire alla pari con le altre squadre, ma la richiesta non è stata accettata per cui si è resa necessaria una difficilissima scelta che alla fine ha portato alla conferma di Festa come titolare, Coppola riserva e De Geronimo promosso a ruolo di presidente senza poteri.

La rosa di partenza era, quindi, la seguente:

Portieri:            Festa e Coppola
Difensori:         Simonetta, Siniscalchi, Scordo, Sorrentino V. e D'Amico
Centrocampisti: Russomando, Tufano, Cosentino e Sorrentino G.
Attaccanti:       Allocca e Amato

Con questa rosa ridotta all'essenziale l'unica scelta, oltre quella del portiere, era la collocazione tattica di D'Amico, che chiedeva di giocare a centrocampo, e, di conseguenza, quale difensore lasciar fuori.

Dopo un intensa discussione pre-partita, cominciata prima del viaggio e protrattasi fino a tutta la fase di riscaldamento, si è optato per la scelta suicida di lasciar fuori Sorrentino V., schierando nella difesa a 4 D'Amico a destra e Simonetta a sinistra.

L'urna ha proposto ancora una volta il Borgonovo come primo avversario ma questa volta con tutt'altro risultato rispetto all'anno precedente.
I JFS, infatti, dopo un inizio stentato e dopo aver provveduto ad effettuare le giuste sostituzioni, si sono imposti con un secco 2 a 0 siglato dalla propria coppia d'attacco doppia A (Amato Allocca).

La successiva partita, contro gli Amatori Calcio Roma, è risultata più ostica ed impegnativa e si è conclusa con un pareggio per 0 a 0 in una partita caratterizzata da gioco maschio e attento governo degli spazi.

In questa seconda partita ha fatto il suo esordio, tra i pali, Coppola, di cui si ricorda una temeraria uscita al limite dell'area di rigore nella fase finale della partita che, per poco, non si è tradotta nel più clamoroso degli autogol, che avrebbe regalato un'immeritata vittoria alla squadra della capitale.

4 punti nel girone di qualificazione i JFS non li avevano mai conquistati e sono stati 4 punti in grado di farli inserire nel girone delle migliori, dove, il giorno dopo, avrebbero sfidato di nuovo la squadra della capitale e il Perugia, la propria bestia nera, la squadra che i JFS non sono mai riusciti a battere sul campo ma solo, una volta, ai calci di rigore.

Il giorno delle finali si è aperto con una buona notizia, D'Amico è infortunato e non può scendere in campo.

Qualcuno si mostra scettico pensando che non si tratti di un infortunio tanto grave da costringere il milanese al forfait definitivo, in ogni modo onde evitare di presentarsi alle due partite finali senza alcun rincalzo è stato immediatamente convocato da Roma l'attaccante Gri che ha raggiunto la squadra nel ritiro del Salicone solo pochi minuti prima di scendere in campo.

La necessità di un elemento in più, e specificatamente un attaccante, era necessaria anche perché dalla sera prima non si avevano notizie dell'altro attaccante Allocca che, in altre faccende affaccendato, non si sapeva se avrebbe fatto in tempo a presentarsi in campo, e soprattutto non si sapeva in che condizioni fisiche.

Il girone finale si è disputato allo stadio comunale di Norcia alla presenza di una ventina di spettatori: le mogli e i figli dei calciatori del Perugia, il guardiano del campo e pochi altri occasionali passanti.

La prima partita ha riproposto JFS contro Amatori Calcio Roma, ma questa volta è andata ben diversamente rispetto al giorno prima. Con un secco 1 -.2 della coppia doppia A i JFS si sono portati in poco tempo sul 2 a 0, dando prova di dominare la partita.
Ma il calcio, si sa, è imprevedibile per cui basta un piccolo disguido tattico a scombinare gli equilibri in campo. E il disguido tattico c'è stato, determinato da una sostituzione sbagliata (un centrocampista al posto di un difensore) che è stata alla base di un calcio di rigore che ha consentito alla squadra della capitale di dimezzare le distanze.

Riportata la difesa al suo assetto iniziale i JFS hanno ripreso a macinare gioco e poco dopo uno strepitoso colpo di testa di Allocca su cross da calcio d'angolo ha riportato a due i gol di differenza tra le squadre in campo.

La rete finale è stata siglata da Cosentino su azione personale cominciata dalla propria metà campo e conclusa con un tiro che ha mandato il pallone ad accarezzare il palo interno prima di terminare la sua corsa nella rete avversaria per la quarta volta nel giro di meno di un'ora. 4 a 1 e tutti a bere un tè prima delle successive sfide.

Il calendario, come sempre, prevedeva che fosse la perdente a rimanere in campo per cui la successiva partita ha visto di fronte Roma e Perugia con quest'ultima ovviamente vincitrice per 3 a 0.

E ancora una volta i JFS si sono trovati di fronte la propria bestia nera, il Perugia, per giocarsi il titolo di campione del torneo, cosa inimmaginabile alla vigilia.

La fase iniziale della partita è stata giocata prevalentemente in chiave tattica con le squadre portate più a studiarsi che a colpire. Con un gioco stagnante a centrocampo e con pochi timidi tentativi dal limite, il primo tempo si è chiuso sullo 0 a 0.

All'inizio della ripresa D'Amico, che si era giustamente conquistato il posto di allenatore non giocatore in una panchina dove si sbracciava con lui il neo-presidente De Geronimo, ha proposto una squadra d'attacco, con Gri sulla fascia sinistra al posto di Russomando, e subito i JFS hanno cominciato ad attaccare con maggiore energia e continuità.
Il mutato atteggiamento tattico, però, ha esposto la squadra al contropiede avversario ed in uno di questi Simonetta è stato costretto a ricorrere al fallo tattico per frenare gli avanti umbri.
Punizione dal limite e gol nel sette da parte di Pelliccia, il giocatore perugino di maggior talento con brevi trascorsi perfino in serie A.

I JFS non si sono demoralizzati e alla prima azione in cui hanno tentato di penetrare nell' area avversaria Allocca ha costretto al fallo il centrale avversario.
Fallo in area e calcio rigore che lo stesso Allocca ha trasformato in gol ripristinando il pareggio dopo nemmeno 5 minuti dal vantaggio avversario.

Mancavano una decina di minuti alla fine e tutto lasciava presagire un rinvio ai supplementari e/o ai rigori per l'assegnazione del titolo, quando un maldestro tuffo in area di un attaccante perugino ha indotto l'arbitro ad assegnare un rigore ai più apparso inesistente.
Le proteste dei JFS sono risultate vane e, al termine del tradizionale chiacchierio attorno all'arbitro, si è apprestato al tiro dagli 11 metri il solito Pelliccia contro il quale è stato vano il pur coraggioso tentativo dell'eroico Festa.
2 a 1 per il Perugia, tradizione confermata e tutti sotto la doccia.

Il secondo posto ha comunque soddisfatto in pieno l'intero team dei JFS, giocatori e presidente, il quale negli spogliatoi ha avuto elogi per tutti, anche e soprattutto per la bella fanciulla che, per la prima volta in questo tipo di tornei, ha fatto parte, come guardialinee, della terna arbitrale.

La sera, alla cena di premiazione, la squadra è stata molto lodata e apprezzata per il modo in cui si è battuta sul campo, uscendo sconfitta solo per un calcio di rigore molto dubbio.
E mentre tutti erano intenti a gustarsi la eccellente cena finale a base di prodotti locali, Tufano e De Geronimo hanno intrapreso una personale quanto inutile "partita" finalizzata alla conquista di un esotico prodotto orientale che il perfido Allocca gli aveva posto sotto il naso, per poi sottrarglielo sul più bello, lasciando entrambi a bocca asciutta. Per loro è finita 0 a 0, ma quando gli sarà data la possibilità di una rivincita?

Torneo di Fiuggi 2001

Data:		1 e 3 novembre 2001
Sede:		Campo comunale di Fiuggi
		Campo comunale di Guarcino
Squadre partecipanti: 	Amatori Calcio Roma
		Guarcino
		Perugia 
		Fiano Romano
		JFS
Formula:		Girone all'italiana
Squadra vincitrice:	Perugia
Piazzamento dei JFS:	Terzi
Sull'onda dell'entusiasmo per il brillante piazzamento al torneo di Norcia, la squadra si è subito messa in moto per organizzare, nell'autunno, un ulteriore torneo per il quale è stata scelta la sede di Fiuggi, per poter consolidare ed eventualmente migliorare il proprio piazzamento.

Per l'occasione la squadra si è presentata con un look rinnovato (nuova tuta, nuovo giaccone e mise da riscaldamento) e con l'organico al completo:

Portiere:           Festa
Difensori:         Magaldi, Siniscalchi, Scordo, Simonetti, Sorrentino V.
Centrocampisti: Cosentino, Tufano, Sorrentino G., Russomando, Ricciardi
Attaccanti:        Amato, Allocca, Filizola

Il prode D'Amico, non ancora ripresosi dall'infortunio patito nel precedente torneo, ha preso parte alla spedizione ciociara con il nuovo ruolo di allenatore non giocatore che tanta fortuna aveva portato, a lui e alla squadra, a Norcia.

Per esigenze di copione il torneo si è disputato su due campi, Guarcino e Fiuggi, con l'inedita formula di 10 incontri di 35 minuti che hanno consentito a ciascuna squadra di sfidare tutte le altre.
La prima giornata, quella giocata sul campo di Guarcino, ha fatto registrare lo strapotere della squadra di Roma che ha inaugurato il torneo con un sonante, quanto significativo, 3 a 0 contro il Perugia, ovviamente ritenuta la squadra da battere.

La seconda partita ha visto di fronte i JFS ed il Guarcino, una squadra compatta ma abbastanza stagionata, composta da persone che avevano giocato insieme in 1^ e 2^ categoria una trentina di anni fa.

I JFS hanno affrontato la squadra con l'atteggiamento giusto e con la migliore formazione possibile, quella che aveva conquistato il secondo posto a Norcia, con l'unica variante del rientrante Magaldi in difesa al posto di Scordo che si sarebbe aggregato alla comitiva solo nella seconda giornata.

Dopo una decina di minuti i JFS sono passati in vantaggio con Tufano su azione di calcio d'angolo. Sembrava che questo gol dovesse aprire la strada ad un agevole successo ma invece non è andata così perché quel giorno Festa era in vena di regali e, quasi fosse un Babbo Natale arrivato con due mesi di anticipo, nelle uniche occasioni in cui i locali, sostenuti da un generoso e folto pubblico, si sono affacciati nell'area avversaria, gli ha letteralmente regalato due gol su altrettanti tiri tutto sommato innocui.

I JFS si sono trovati, quindi, sotto di un gol a pochi minuti dalla fine; hanno fatto il possibile per rimettere nella giusta carreggiata la partita, ma sono riusciti solo a segnare il gol del pareggio, con Allocca, di testa nei minuti di recupero.

La prima partita si è chiusa con un pareggio che risulterà poi ininfluente ai fini della classifica finale, in quanto nella partita successiva, dopo la seconda vittoria dei romani contro Fiano Romano, i JFS hanno subito l'ennesima tradizionale sconfitta contro il Perugia.
Ancora una volta è risultata fatale la scelta, scellerata, di tenere fuori Sorrentino V., la difesa indebolita non è riuscita a contenere gli attacchi avversari, anche in considerazione del fatto che dopo pochi minuti la squadra è rimasta in 10 per l'espulsione, sacrosanta, di Tufano per proteste.
Il gol del vantaggio del Perugia è stato segnato su rigore, provocato da Tufano nella circostanza che ha poi determinato la sua espulsione, ed il raddoppio è arrivato su azione manovrata con Festa, questa volta, incolpevole.

Nelle altre due partite della prima giornata la squadra di Roma ha battuto Fiano Romano, rimanendo a punteggio pieno, e lo stesso Fiano Romano ha pareggiato con Guarcino in una partita giocata sotto i riflettori.

Dopo una giornata di relax trascorsa, da parte dei JFS, tra shopping capitolino, visite culturali e serate gastronomiche, il 3 novembre le 5 squadre si sono ritrovate al comunale di Fiuggi, un impianto degno della serie A, per la giornata conclusiva del torneo.

Dopo i risultati della giornata precedente alla squadra di Roma sarebbe bastata un'altra vittoria per portarsi a casa il trofeo, ma Perugia ha fatto subito capire di non voler cedere lo scettro di squadra campione e, nella prima partita, ha facilmente regolato il Guarcino, raggiungendo i romani a quota 6.

La seconda partita ha visto di fronte Roma e JFS, con questi ultimi costretti a schierare una formazione di emergenza a causa dell'improvviso forfait di Allocca.
Il tecnico D'Amico ha pensato bene di rinforzare il centrocampo inserendo Scordo in difesa ed avanzando Sorrentino V., piuttosto che rischiare la seconda punta Filizola.

La scelta è risultata saggia in quanto la squadra della capitale si è dimostrata superiore in campo ed i JFS hanno dovuto badare a difendersi in particolare nel finale nel quale solo un intervento alla disperata di Ricciardi ha evitato la capitolazione.
La partita è finita 0 a 0 ma ai punti avrebbe sicuramente vinto Roma.

La squadra capitolina ha così allungato leggermente nei confronti del Perugia (7 punti contro 6) ma nella successiva partita non è andata oltre il pari anche con Guarcino per cui ha chiuso il torneo con 8 punti mentre il Perugia doveva giocare ancora una partita contro il Fiano Romano.

E' stata questa la partita decisiva del torneo e, come nel precedente di Norcia, è stata decisa da una clamorosa svista arbitrale.
Il Perugia, infatti, è passato in vantaggio con un gol bello e regolare ma, a pochi minuti dalla fine dell'incontro, è incappato in un clamoroso errore del proprio portiere che ha dato il pareggio, inaspettato e immeritato, al Fiano Romano.

Era la classica partita che si sarebbe potuta e dovuta commentare con la più comune delle frasi retoriche sul calcio: "il pallone è rotondo" invece ci ha pensato l'arbitro ad indirizzare su altri binari l'incontro, non fischiando un netto fuorigioco da cui sarebbe poi scaturita l'azione del vantaggio perugino.

Dopo il putiferio scatenatosi in campo, con i giocatori romani nel frattempo usciti dagli spogliatoi per assistere alla fine dell'incontro, la partita è ripresa ed il Perugia ha avuto modo di segnare perfino un altro gol, su rigore questa volta legittimo.
Il successo ha consentito al Perugia di scavalcare Roma e di vincere anche questa manifestazione.

I JFS, per parte loro, si sono piazzati al terzo posto, chiudendo con una vittoria per 4 a 2 contro Fiano Romano, in una partita in cui Amato ha avuto modo di segnare ben 3 gol, vincendo, in questo modo, la classifica cannonieri.