Torneo di Assisi 2002  

Data:  aprile 2002
Sede:  Campo di Assisi e di Santa Maria degli Angeli
Squadre partecipanti:  Amatori Calcio Roma, Borgonovo Sapri, Guarcino,  Scalea, Spoleto, Trestina, Perugia  e JFS
Formula:     2 gironi da 4 squadre 
Squadra vincitrice:  JFS
Piazzamento dei JFS:  primi ex aequo con Trestina

Tutti siamo stati bambini e tutti abbiamo trascorso un periodo, solitamente felice, della nostra infanzia in cui ci siamo lasciati catturare emotivamente da favole piene di streghe ed orchi ma anche di fate, maghi e principi azzurri.

Nelle passeggiate immaginifiche che tutti hanno compiuto nei boschi della letteratura infantile ed adolescenziale un  posto di rilievo lo hanno sempre avuto quei personaggi che, per un imprevedibile gioco del destino, si sono trovati a passare, in un rapido volgere di tempo, da una situazione di estrema bruttezza, indigenza e povertà allo splendore di una vita regale  ricca di agi, benessere e felicità.

Quale bambina non ha immaginato di essere come Cenerentola che, bistrattata dalle sorellastre cattive, si toglie la soddisfazione di spupazzarsi niente di meno che il figlio del re e con lui convolare ad imperiture nozze? E quale bambino non ha mai immaginato di vivere una storia come quella del Brutto Anatroccolo o del Soldatino di Piombo, per prendersi una clamorosa rivincita su tutti gli sberleffi di cui è stato fatto oggetto rimorchiando la bella ballerina?

A ben vedere la figura del povero “sfigato”, che d’improvviso si trova agli albori della cronaca come protagonista di gesta prestigiose e di inimmaginabili traguardi, la si ritrova anche in altri contesti, come quelli della cronaca rosa, della politica e, non ultimo, del mondo del calcio.

 Chi non ricorda, a tal proposito, la meravigliosa favola di Totò Schillaci passato in poco meno di un anno dalla serie B al titolo di capocannoniere dei Campionati del Mondo, o quella del meno noto Juary che, dopo essere stato cacciato per disperazione da tutte le squadre italiane in cui ha militato (Avellino, Inter ed Ascoli) si è poi riscattato vincendo una Coppa dei Campioni con lo Sporting Lisbona?

 Ecco in questa straordinaria sfilata di personaggi che hanno fatto della pazienza e della capacità di aspettare e sfruttare il proprio momento propizio il proprio punto di forza bisogna inserire d’ufficio, dopo il Torneo di Assisi del 2002, il “calciatore” sicuramente più meritevole per impegno, passione e abnegazione,  della squadra dei JFS.

 Il sogno del brutto anatroccolo che diventa un bellissimo cigno, del soldatino di piombo che riesce a rimorchiare la bella ballerina, si è avverato, al torneo di Assisi del 2002  per Sandro D’Amico.

 Si, proprio lui, proprio l’eclettico uomo “’nnanze ‘a difesa”, quello più difficile da collocare tatticamente, quello che ha sempre atteso con trepidazione l’annuncio della formazione da mandare in campo, con la vana speranza di vedersi schierato nell’undici iniziale ma con la inevitabile conseguenza di trovarsi  relegato in panchina, quello che ha sempre tentato di risultare determinante per i propri colori, finendo, molto sovente, per esserlo per gli avversari, ebbene è stato lui   “L’AUTENTICO EROE DEL PRIMO POSTO CONQUISTATO DAI JFS AL TORNEO DI ASSISI DEL 2002.        

 Proviamo a raccontare la meravigliosa favola di D’Amico partendo dall’inizio.

 Nel 2002 si è svolta la prima edizione del torneo di Assisi, dedicato, ovviamente, alla pace visto che si sarebbe giocato nella terra di San Francesco.

Il torneo è stato organizzato dalla squadra del Perugia ed ha preso il posto, anticipandolo di alcuni mesi, di quello che l’anno prima si era svolto a Città di Castello.

Al torneo hanno preso parte otto  squadre, suddivise in due gironi.

 I JFS si sono presentati ad Assisi sull’onda dell’entusiasmo provocato dal secondo posto conquistato nel precedente torneo di Norcia, con la squadra al gran completo, rinforzata dal rientro, tra i pali, dell’avv. Romano, quell’eccellente portiere che, dopo una fugace e positiva apparizione al torneo di Norcia del 1999, era stato costretto a rinunciare a tutte le successive esibizioni della squadra.

 

La rosa dei JFS risultava, pertanto, la seguente:

 

Portiere: Romano

Difensori: D’Amico, Magaldi, Scordo, Simonetta e Sorrentino V.

Centrocapisti: Cosentino, Ricciardi, Russomando, Sorrentino G., Tufano

Attaccanti: Allocca, Amato, Gri, Festa e Filizola

 In questo organico potenziato spiccava, però, un’unica assenza di rilievo, quella dell’altro avvocato napoletano, Luca Siniscalchi, che forma  con il bolognese Scordo una coppia difensiva difficilmente valicabile.

 L’assenza di Siniscalchi non è di quelle che si colmano facilmente, in quanto la sua altezza lo rende molto  utile negli stacchi di testa e la sua visione di gioco lo  rende utile in fase di impostazione.

 Scartata a priori l’ipotesi di tornare sul mercato alla ricerca di rinforzi dell’ultima ora, al mister Festa non rimanevano che 3 possibili soluzioni:

-         arretrare Tufano in difesa, inserendo Ricciardi a centrocampo;

-         spostare Simonetta al centro della difesa a far coppia con Scordo, inserendo sulla fascia difensiva di destra Magaldi;

-         inserire D’Amico al posto di Siniscalchi.

 Ai più quest’ultima soluzione appariva decisamente rischiosa anche per i prolungati guai fisici che hanno aggravato il D’Amico negli ultimi anni, compromettendone la già precaria abilità tecnica.

Ma Festa è un tecnico temerario e la sua temerarietà, in questa circostanza,  è stata premiata!

L’inserimento di D’Amico al centro della difesa è risultata, alla fine, determinate per ottenere il successo in un torneo dominato in tutte le partite.

4 vittorie su 4 partire, di cui una ai rigori, la dicono lunga sulla superiorità dei JFS che per prima hanno liquidato il Guarcino, 2 a 1 con gol di Tufano di testa e di Amato di piede; successivamente, in una gara sporcata da un’inqualificabile aggressione all’arbitro da parte di un difensore dello Spoleto, hanno smaremaldeggiato la squadra umbra per 3 a 1.

L'esaltante giornata si concludeva a notte fonda, quando la squadra al completo salutava il ritorno del  Tufano in versione "Moshe Dayan", reduce dal policlinico di Perugia, dove era stato costretto a riparare a causa delle "carezze" ad un occhio subite in occasione del gol. Il giorno dopo con il Tufano regolarmente schierato, nel rispetto della logica pallonara ed a dimostrazione del grande attaccamento ai colori sociali,  sul campo di Santa Maria degli Angeli, i JFS  hanno contenuto gli attacchi della squadra romana, concludendo 0 a 0 una partita caratterizzata da una sospensione di circa 20 minuti per un’acquazzone di incredibile portata. Le due squadre sono state perfino costrette a riparare negli spogliatoi e molti giocatori si erano già lavati e rivestiti prima di essere invitati, da arbitro e organizzatori, a riprendere il gioco, terminando la gara ai calci di rigore.

In questa circostanza ha avuto modo di farsi apprezzare il rientrante Romano, capace di parare ben due tiri dagli 11 metri.

 Sfida finale con lo Scalea e pratica chiusa con un secco 3 a 0.

4 partite, 4 vittorie e 11 punti conquistati su 12, ed in tutte le partite un solo uomo sugli scudi, il prode D’Amico, la cui testa brizzolata è risultata sempre la prima ad arrivare sui cross avversari, le cui gambe arcigne, quelle gambe da tempo albergate su  due ginocchia malandate, vittime decisamente provate di una prolungata sequela di lisci, palloni svirgolati ed entrate a vuoto, quelle gambe eroiche sono arrivate sempre prima di quelle di compagni ed avversari a rinviare il pallone dalla propria area, ad interrompere le trame di gioco avversarie, a contrastare chiunque avesse l’ardire di entrare nel suo raggio di azione.

 Insomma per i JFS è stato un trionfo e di quel trionfo D’Amico l’artefice principale.

 Mentre i JFS portavano a termine la loro cavalcata vittoriosa sul campo di Santa Maria degli Angeli, nel vicino campo di Assisi il Trestina regolava il Guarcino e, approfittando  della squalifica della squadra di Spoleto, completava il torneo con 11 punti, come i JFS,  di cui 3 però conquistati a tavolino.

 Questa circostanza, mai verificatesi in tornei di questo tipo, per di più non contemplata dal regolamento,   ha dato adito, nel corso della cena finale, ad una vivace querelle giuridico-sportiva con gli avvocati delle due squadre vincitrici ex aequo,  pronti a produrre le motivazioni tecnico-legali  a sostegno della propria causa.

 Anche il questo caso i JFS hanno avuto la meglio ed alla premiazione il perugino Bacoccolo ha consegnato, per la prima volta, la coppa di squadra vincitrice ai JFS.

 La coppa non poteva che essere consegnata a Sandro D’Amico che se l’è gelosamente portata con sé a Milano, ben consapevole del fatto che un’esperienza così difficilmente si ripeterà che un torneo a questo livello non lo giocherà mai più.

E di questo sono fermamente convinti anche i compagni di squadra.

 GRAZIE SANDRO!!

  

 

Triangolare di Napoli

 

Data:  maggio 2002
Sede:  Stadio Collana di Napoli
Squadre partecipanti:  Avvocati Napoli, Comune di Napoli e JFS
Formula:     girone all’italiana 
Squadra vincitrice: Avvocati di Napoli
Piazzamento dei JFS: secondi

 Formazione:

 

Romano;

Festa,  Siniscalchi, Di Cianni e Simonetta;

Cosentino, Tufano, Sorrentino G., Sorrentino V.;

Allocca e Gri

 

Triangolare di Sapri

 

Data:  luglio 2002
Sede:  Campo Italia di Sapri
Squadre partecipanti:  Avvocati Napoli, Nazionale Cappuccini e JFS
Formula:     girone all’italiana 
Squadra vincitrice: Nazionale Cappuccini
Piazzamento dei JFS: secondi

Formazione:

 

Romano;

Festa,  Siniscalchi, Simonetta e Sorrentino V.;

Cosentino, Tufano, Sorrentino G. e Russomando;

Allocca e Amato

 Nella primavera-estate del 2002 si sono svolti due triangolari con la partecipazione della squadra degli Avvocati di Napoli. Il primo si è svolto al Collana di Napoli, glorioso stadio  calpestato dai mitici Jeppson, Sivori e Vinicio prima di essere ridotto nelle attuali penose condizioni, con la partecipazione di due squadre napoletane e dei JFS.

I JFS si sono presentati con un organico risicato, composto da soli 11 elementi tra cui l’ex Di Cianni e con il  “presidente-allenatore-magazziniere- ed ex portiere”  Festa nell’insolito ruolo di terzino destro. Ciò nonostante la squadra ha sfiorato la vittoria dominando la squadra del Comune di Napoli in una partita chiusasi con un risultato bugiardo di solo un gol a zero e giocando alla pari  con gli Avvocati di Napoli, risultati vincitori grazie ad un gol trovato su una punizione dubbia.

 Nella rivincita, giocatasi a Sapri ai primi di luglio, la terza squadra è stata la Nazionale Cappuccini che, ad onta della tanto proclamata crisi delle vocazioni, si è presentata piena di giovani ed aitanti frati che non hanno avuto alcuna difficoltà a sconfiggere sonoramente prima gli Avvocati di Napoli e poi i JFS. Questi ultimi hanno conquistato la seconda piazza battendo ai rigori gli Avvocati di Napoli in una partita più parlata che giocata, secondo la migliore tradizione forense.

 

 

Torneo di Norcia 2002

 

Data:  settembre 2002
Sede:  Campo Salicone e Comunale di Norcia
Squadre partecipanti:  Amatori Calcio Roma, Borgonovo Sapri, Capitello, Policastro, Caselle in Pittari,  Perugia  e JFS
Formula:     2 gironi da 3 e 4 squadre 
Squadra vincitrice: Roma
Piazzamento dei JFS: terzi

Così come il torneo di Norcia del 2001 ha costituito l’inizio di una cavalcata travolgente che ha  visto i JFS conquistare un inatteso secondo posto che li avrebbe proiettati verso le eccellenti prestazioni concretizzatesi nella vittoriosa partecipazione al primaverile torneo di Assisi, così il torneo di Norcia del 2002 ha costituito una delle pagine più brutte della storia dei JFS anche se concluso con un dignitoso terzo posto. Sotto il profilo meramente sportivo, quello di Norcia è stato il torneo della beffa, quello in cui la squadra, venuta qui per replicare la vittoria di Assisi, è tornata a casa “sconfitta senza sconfitte”  avendo capitolato davanti ad una monetina maldestra e ad un regolamento nel quale nemmeno i maggiori premi nobel in materie scientifiche sarebbero riusciti a trovare un briciolo di raziocinio.

 Sotto il profilo delle relazioni e della dinamica del gruppo, invece, è stato sicuramente  il torneo meno bello, quello  in cui la squadra si è fatta “notare” più per la verbosità esibita in campo che per i gol fatti o almeno sfiorati.Gli spettatori più fedeli del torneo di Norcia, quelli che vi vengono puntualmente da parecchi anni  e che avevano finito per appassionarsi alla vivace goliardia dei JFS, non hanno mancato di sottolineare come quest’anno si sprecassero inutili, quanto dannose, imprecazioni tra compagni.

Come l’anno precedente la squadra si è presentata al torneo con un organico ridotto all’osso in quanto già da tempo si sapeva che all’appuntamento di Norcia 2002 sarebbero mancati l’indispensabile, per il campo e per lo spogliatoio,   presidente-allenatore  Festa, in vacanza oltreMediterraneo, l’eroe di Assisi, D’Amico e  Russomando.

A queste si sono poi aggiunte le assenze di Ricciardi  ed i forfait, imprevisti, di Gri e Magaldi che, in effetti, hanno lanciato una prima chiara avvisaglia verso la compattezza dello spogliatoio dei JFS in quanto sono apparsi dovuti  più alla “scarsa voglia di esserci” che alla “impossibilità di partecipare”.

 In realtà, a ben vedere,  si è trattato di assenze che, per la maggior parte, si sarebbero fatte sentire più nello spogliatoio che in campo, dove, peraltro, la squadra si è presentata decisamente rinforzata dall’inserimento di Carmine Colino, giovane ed arcigno difensore di grosso equilibrio  tattico ed intelligenza calcistica.

Ma il risultato finale ha confermato che è proprio  lo spogliatoio la vera forza della squadra e che a poco servono i rinforzi tecnici se si perde quell’armonia e quella voglia di stare insieme che è stata sempre la caratteristica distintiva e la forza dei JFS.

 Al torneo di Norcia i JFS si sono, pertanto, presentati in 12, con la seguente rosa:

 

Portiere: Romano

Difensori: Colino, Scordo, Simonetta e Siniscalchi;

Centrocampisti: Cosentino, Sorrentino G., Sorrentino V. e Tufano

Attaccanti: Allocca, Amato e Filizola

 Alla quale si sarebbe aggiunto, il giorno dopo, D’Amico.

Il regolamento, quest’anno ha leggermente abbassato l’età minima di partecipazione, consentendo, come detto, l’inserimento nella lista dei partecipanti di Colino.

La prima giornata ha visto i JFS sfidare due compagini del golfo, Capitello e Policastro, dai cui confronti la squadra è uscita rispettivamente con un pareggio (con conseguente vittoria ai rigori) ed una vittoria. Della  vittoria sul campo, un secco 2 a 0 al Policastro, va ricordato soprattutto il  gol segnato da Scordo, il primo in tornei ufficiali con i JFS,  al termine di un batti e ribatti in area avversaria.

 Con queste premesse gli incontri del giorno dopo sarebbero sembrati una passeggiata ed invece, nella prima sfida contro Roma, i JFS non sono riusciti ad andare oltre un misero  pareggio per 0 a 0, dopo che, nell’altra semifinale, il Borgonovo aveva travolto il Caselle per 3 ad 1.

 A dir la verità nella partita contro Roma i JFS  non hanno demeritato, sfiorando il gol con Amato e proponendosi più volte in area avversaria.

La differenza, in negativo, in campo, l’ha fatta il recidivo Allocca che come il giorno prima ha più parlato che giocato.

Contro la squadra capitolina Allocca ha sbagliato passaggi su passaggi e  gol su gol, facendo rimpiangere nientedimeno che le “antiche” esibizioni del presidente Festa quando veniva, considerevolmente, proposto come punta di ruolo. Ma non è tanto questo che ha determinato la scarsa efficacia della squadra quanto il fatto che,  sbraitando e inveendo contro compagni (per la maggior parte) ed avversari (in misura minore) per tutta la santa durata della gara, ha finito per innervosire tutta  la squadra. 

Terminati 0 a 0 i minuti regolamentari, i JFS sono poi risultati vittima di un regolamento costruito con l’obiettivo di ridurre al massimo i tempi di realizzazione delle 7 partire previste nel pomeriggio per cui non si sono tirati i  calci di rigore bensì si è passati direttamente al lancio della monetina che ha determinato l’accesso di Roma in  finale contro il Borgonovo  e dei JFS nella sfida per il 3^ posto contro Caselle.

 Per la cronaca Roma ha vinto alla  monetina anche la sfida finale contro il Borgonovo mentre i JFS si sono dovuti accontentare del 3^ posto, vincendo poi la finale di consolazione per 1 a 0 contro Caselle in una partita giocata senza più voglia e motivazione, con una squadra ridotta al minimo per gli infortuni di Filizola e Cosentino e  con il solo desiderio che il torneo finisse al più presto.