GIUDIZIO DEL PUBBLICO...
9/10
CONCORRENTE AL TAORMINA FILM FESTIVAL 2004
LA TRAMA
Angoscia. Questo avrebbe potuto essere il sottotitolo di questo film. Perché
Blinded fin dall'inizio è un film tetro, lento, in cui la tensione non si
allenta mai.
Siamo in un podere isolato in Scozia, la fattoria dei Black (nome evocativo?),
dove non batte mai il sole e il fango inghiotte tutte le cose. Nella casa vivono
il burbero Francis (un inquietante Peter Mullan), la vecchia madre Bella e
l'enigmatica moglie di lui, Rachel.
Francis è cieco da entrambi gli occhi e probabilmente l'incidente, causato (non
si sa se volontariamente o involontariamente) dalla moglie alcuni anni prima, ha
contribuito a inasprire il suo carattere. Un bel giorno arriva alla fattoria
Mike, un giovane danese in cerca di lavoro che, attratto da Rachel, decide di
fermarsi ed entrare a far parte della strana comunità. Ma la situazione in
breve precipita: Francis accortosi dell'attrazione erotica che la moglie prova
per il nuovo arrivato, minaccia e aggredisce i due. Naturalmente ci scapperà il
morto, poi seguiranno momenti di angoscia e numerosi colpi di scena.
Francesca Onorati per Filmup.it
BLINDED: LA CRITICA
Diciamo che questo film, in concorso al Festival di Taormina come Opera Prima,
meriterebbe di vincere il premio. Eleonore Yule dimostra dimestichezza sia con
la sceneggiatura che con la cinepresa e realizza un thriller interessante,
condito da incubi e premonizioni, che a tratti sembra evocare le atmosfere di
Lezioni di piano.
La Yule mette una cura particolare nell'approfondimento psicologico dei
personaggi: Francis uomo intelligentissimo, costretto a vivere nel buio, nella
solitudine, nell'aridità d'animo (in una scena getta a terra tutti libri che
non potrà più leggere), nella gelosia per il rivale più giovane; Mike, che
nasconde un passato misterioso da cui è in fuga e che fino alla fine ci lascerà
in dubbio sulla sua vera identità; la vecchia madre, malata di cuore, dedita
completamente alla cura della casa e al figlio handicappato; e infine Rachel,
che persi i genitori quando era molto giovane, ha trovato nei Black una nuova
famiglia e il primo e unico uomo della sua vita, nei confronti del quale nutre
una soggezione e una sottomissione che non coincidono perfettamente con il vero
amore coniugale. È interessante come i fragili equilibri della piccola comunità
vengano sconvolti per una pulsione erotica sconosciuta e incontenibile e come
ancora una volta a Eros, si accompagni l'immancabile Thanatos. Splendida la
fotografia.
Francesca Onorati per Filmup.it