Disse l'anticu ...

I proverbi costituiscono un bene culturale legato alla storia delle tradizioni popolari, dai valori irripetibili e sicuramente deperibili per effetto delle innovazioni lessicali e di ogni modernismo linguistico.
In questi proverbi tutti possono identificarsi, scoprendo qualcosa di sè, e rivisitare così, i propri pensieri e la propria esperienza di vita.
Alcuni proverbi sono stati tratti dal libro di Domenico Marcello "Disse l'anticu", Vincenzo Ursini Editore; altri, rilevati da persone anziane che ancora oggi ricordano queste massime di atavica saggezza; testi e altri proverbi, sono tratti dal sito www.madeincalabria.com (un sito sulla Calabria, tra i più belli e completi, che merita di essere visitato)

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Indice
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Comunità, religione, salute
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Tempo
Vita
Vari
I nostri proverbi
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Comunità, religione, salute

Cù dassa a strata vecchia pe a nova, sapa chiddu cchi dassa m'on sapa chiddu chi trova
Chi abbandona la strada vecchia per la nuova, sa cosa lascia ma non sa quello che trova

A vecchiaia è na carogna.
La vecchiaia è una rovina.

Quandu u ciuccio 'on mbola ma viva a voglia co frishi.
Quando l'asino non vuole bere è inutile fischiare (insistere)

I guai da pignàta i sapa a cucchijàra chi i manìja.
I guai della pignatta li conosce il cucchiaio che li mescola.

U mònacu chi fuja sapa i fatti soi.
Il monaco che corre sa i fatti suoi.

Quandu u diàvulu t'accarìzza vola l'anima.
Quando il diavolo t'accarezza vuole l'anima.

Occhiu 'on vida cora 'on dola.
Occhio non vede cuore non soffre.

Senza sordi 'on si'nda dinnu missi.
Senza soldi non si dicono le messe

Parri do Diàvulu e spuntanu i corna.
Parli del diavolo e spuntano le corna.

Passanu l'anni e criscianu i malanni.
Col passare degli anni aumentano i malanni.

La lancèdda cù la pètra nò' po' vincìre.
La fragilità dei deboli non compete con la solidità dei fori.

Lu gàbbu cògghie e la jestiìma no'.
Chi palesa meraviglia delle altrui disgrazie, esprimendo facili giudizi negativi, sarà un giorno la stessa vittima.

Cu' ride de' vènneri ciànge lu sàbatu.
Tutti i venerdi richiamano la morte di Gesù: essere quel giorno allegri è di cattivo auspicio.

Si 'ncùnu ti dùmanda: dùve vai? rispùnda ca no' lu sai.
Per prudenza, non confidare agli altri i tuoi progetti.

'Abitu no' 'ffà mònacu e chìrica no' 'ffa prìavite.
Il saio dei frati e la tosatura dei sacerdoti non indicano nobili vocazioni.

Fài chiddu chi dìcu ma nò chìddu chi fàzzu.
Prendi esempio delle prediche e non dalle condotte.

Lù veru mònacu à lu cummìantu tòrne.
Il monaco dalle vocazioni genuine non perde mai di vista il convento.

Senza Santi no' 'ssi va' 'mparadisu.
I santi protettori - e non solamente nel senso religioso - aiutano a raggiungere traguardi ambiti.


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