Comunicazioni dei Cittadini
 
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3) Massimo Periotto Rimostranza contro il degrado della nostra costa. 10.06.2002

Oggetto: Raccolgo l'invito fatto ai Cittadini di Joppolo dal Dott. Francesco Libero Sisto D'Agostino, a rimostrare contro il degrado della nostra costa.
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Joppolo 04.06.2002

Faccio i miei complimenti all'amico e concittadino Francesco per aver sollevato un problema su cui tutti discutono e nessuno si impegna concretamente a risolvere, e anche perché credo sia la prima volta che qualcuno firma le sue opinioni (mi riferisco all'abitudine locale di affiggere volantini anonimi). Questo dimostra che in un Paese democratico ogni cittadino, attento e interessato, ha la il dovere, l'obbligo e la libertà di far sentire la propria voce in modo onesto e responsabile.

Rispondo all'invito associandomi totalmente a quanto dichiarato dal Dott. Francesco D'Agostino e aggiungo quanto segue:

E' risaputo in tutto il mondo che in Italia una notevole percentuale di reddito è determinata dal turismo. E a Joppolo cosa si fa? Invece di incrementare questa percentuale sfruttando le già ideali risorse naturali, si cerca in tutti i modi di diminuirla. Non entro in merito alle scelte progettuali e ai tipi di costruzione adottati per i lavori sul lungomare che saranno state sicuramente fonte di appropriati e approfonditi studi tecnici, ma su una cosa voglio rimostrare ed è quella della totale assenza di un progetto globale finalizzato a migliorare il lungomare, la costa, la ricettività turistica e di conseguenza il reddito di moltissime famiglie.
Si stanno realizzando solo piccoli interventi isolati e forse senza neanche una logica architettonica. Credo, e se qualcuno può dimostrarlo mi smentisca, che in tutta Italia non esiste un lungomare di tre chilometri di costa stupenda trattato e ridotto in questo stato.
Non dico certo che bisognerebbe fare gli ombrelloni e le sedie a sdraio "a castello" come fanno a Rimini - Riccione, ma credo che se Joppolo potesse offrire anche la metà di quanto si sta offrendo a Capo Vaticano, Ricadi, S. Domenica e in altri Comuni limitrofi sarebbe certamente meta di un gran numero di turisti, a beneficio di tutta la popolazione locale e del Paese stesso.

Per comprendere meglio come la penso in merito, riporto di seguito una serie di domande fatte da una ipotetica persona che incontro per la strada e che mi porge delle domande a cui rispondo in modo molto educato e pacato:

D) - Cosa fa una famiglia di turisti in vacanza?
R) - Spende dei soldi.
D) - E i soldi a chi vanno?  
R) - A chi gli offre dei servizi.
D) - E chi gli offre i servizi?
R) - La gente del posto.
D) - E come fa la gente del posto a offrire dei servizi?
R) - Avvia attività commerciali finalizzate ad aumentare la ricettività turistica, sicuramente agevolato e invogliato dalla Pubblica Amministrazione Locale.
D) - Fa così anche la gente di Joppolo?  
R) - Anche se ne avesse la voglia e la necessità, non lo potrebbe fare.
D) - E perchè non lo può fare?
R) - Perché manca la volontà di sviluppare Joppolo turisticamente.
D) - Sei sicuro che manchi questa volontà da parte dell'Amministrazione Comunale?
R) - Sono qui da diversi anni e ho visto realizzare solamente impianti obbligatori per legge e qualche piccola opera pubblica ma non iniziative lungimiranti e a favore di attività turistiche ed ecologiche. Faccia due passi sul lungomare e guardi com'è ridotta la nostra costa.
D) - Ma la Calabria non è una regione con un alto tasso di povertà e disoccupazione?
R) - Sicuramente.
D) - Però con un mare e una costa così bella si potrebbero avviare moltissime attività turistiche e ridurre notevolmente queste percentuali. Non crede che sia la soluzione più logica?
R) - Io sono sicuro di si; conosco molto bene tutte le coste italiane anche per motivi di lavoro (prima di venire a Joppolo mi occupavo di progettazione navale e di strutture portuali) e non sto certamente scoprendo l'acqua calda se dico che è la soluzione adottata da tutte le località che si affacciano sul mare e vivono maggiormente di turismo.
D) - Ma le direttive governative non mirano a tutelare i beni naturali e ad aumentare lo sviluppo delle regioni meridionali?
R) - Mi sembra di sì, ma forse non riguardano questa zona di territorio.
D) - Ma come vive la gente di Joppolo?
R) - Il paese in questi ultimi anni si è svuotato di persone che per ragioni economiche è stato costretto a spostarsi in varie città italiane e sono in prevalenza giovani e uomini che il più delle volte vanno a svolgere lavori molto umili.
D) - Ma insomma, cosa pensa che si possa fare?  
R) - Innanzitutto sensibilizzare la Cittadinanza contro questa situazione di fatto che non offre un presente e un futuro ai loro figli e, secondo me, rinnovare completamente l'Amministrazione Comunale in ogni sua parte e controparte.

Finisco qui la simpatica conversazione perché mi sembra che la persona che mi sta rivolgendo le domande sta assumendo la tipica espressione di chi non sa più cosa dire e pensa di trovarsi in un posto in cui la civiltà e la consapevolezza di vivere nel terzo millennio non siano ancora arrivate.

Concludo associandomi al Dott. Francesco D'Agostino e rinnovo l'invito rivolto alla Cittadinanza a rimostrare contro questo stato di fatto.

Massimo Periotto

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