v 5.6 30 Aprile 2003
Se avete delle segnalazioni (errori, precisazioni, opinioni..) da farmi: mailme
Per prima cosa, chiariamo un punto: quando si parla di Linux, s'intende solo ed esclusivamente il kernel. Certo, solo con il kernel ci si fa ben poco, ed ecco allora le distribuzioni.
Sintetizzando, le varie distrubuzioni, offrono un proprio programma d'installazione, il kernel, una più o meno nutrita serie di programmi, da quelli indispensabili al funzionamento di un sitema anche minimo, ai giochi e ovviamente non mancano le librerie per far funzionare il tutto.
Di distribuzioni ormai ne esisto molte, più o meno note, più o meno complete e quindi, più o meno utilizzate. In questo documento, mi soffermerò solo sulle più conosciute.
Molto probabilmente, la RH è la distribuzione più conosciuta e diffusa. Ha avuto il grande merito di introdurre il gestore dei pacchetti RPM (RedhatPackageManager) che ha reso l'installazione e la disintallazione del software, un'operazione estremamente facile e sicura. Facile da installare e configurare, una ricca dotazione di software rendono la RH adatta sia al principiante sia all'utente più esperto. Alla RH, ogni tanto se ne escono con delle scelte per così dire discutibili, tipo l'utilizzo del gcc-2.96 nella 7.0, un "brutto" miscuglio fatto con il kde e gnome nella 8.0 e il mancato supporto (nell'installazione..) del reiserfs. Giusto per fare qualche esempio... In ogni caso, la RH si presta bene a qualsiasi utilizzo. La versione completa, è forse un po' cara. Fate attenzione se optate per l'installazione tipo "server", perchè questo tipo d'installazione, si "prende" tutti gli HD che trova. Release 9.0
La Mandrake è forse la distribuzione più facile in
assoluto. Per diverso tempo, La Mdk è stata una distribuzione
che potremmo definire "parallela" alla RH. Questo perchè
in passato, alla Madrakesoft si sono limitati a prendere l'ultima
release della RH, ricompilare tutti i pacchetti ottimizzandoli per i
Pentium, correggere eventuali BUGS e apportare delle piccole
personalizzazioni. A partire dalla release 7, la Mdk ha preso una
propria strada, diversificandosi maggiormente dalla RH. Sono stati
introdotti i Draktools, tra i quali spicca Diskdrake, un ottimo tool
che permette di creare le partizioni Linux, ridimensionando quella/e
eventualmente già esistente/i, senza perdita di dati. Anche
qui, come nella RH, abbiamo un'ottima dotazione di software e
l'utilizzo del formato RPM per i programmi. Sebbene molto simile alla
RH, non vi è una completa compatibilità tra i pacchetti
delle due distro, alla Mandrake dicono che la compatibilità è al 99%, mah....
La Mdk è decisamente una distribuzione
adatta a chi si avvicina al "mondo Linux" per la
prima volta.
Release 9.1
Ottima distribuzione tedesca, con una ricchissima dotazione di software in formato RPM. La Suse ha un proprio tool per l'installazione e la configurazione del sistema, Yast. La Suse 6.3 è stata la prima distribuzione installabile sul reiser filesystem. A partire proprio dalla versione 6.3, ha introdotto Yast2, che ne ha notevolmente semplificato l'installazione. Yast2 è stato notevolmente migliorato nella 6.4. E' comunque ancora possibile utilizzare Yast1 (chiamiamolo 1 per capirci..) ,per l'installazione e la configurazione del sistema, che rispetto a Yast2 offre una maggiore configurabilità. Forse non facile come la Mdk ma altrettanto versatile e stabile. Adatta a tutti i tipi di utenza e d'impiego, è disponibile anche su DVD. Una distribuzione dalla doppia personalità: la prima, in tendenza con le altre distro commerciali (Mdk, Caldera...) all'insegna della semplicità che, tramite i "fratelli Yast," si occupa della configurazione e della manutenzione del sistema quasi autonomamente, che ne permette l'utilizzo immediato anche all'utente meno esperto. La seconda invece si rende disponibile semplicemente modificando il valore di un paio di variabili (da "yes" a "no") nel file /etc/rc.config, disabilitando in pratica tutti quei automatismi che tolgono all'utente più esperto, il piacere di un sano "smanettamento", cioè la possibilità di configurarsi il sistema secondo le proprie esigenze e capacità. La nuova Suse 7, seguendo un po' le orme della RH, è divisa in due versioni, "personal" e "professional", rispettivamente composte da 3 e 6 CD. La Suse, come RH e MDK, rilascia delle nuove release molto spesso (ultimamente però si è assesstata sui sei mesi per release..) ma fa una politica "conservatrice", cioé, non fa distribuzioni "rivoluzionarie" o con "effetti speciali", quindi, in linea di massima, software ben collaudato e testato. La Suse 7.1 è stata la prima distro ad uscire col kernel 2.4.*, è stata anche una delle prime distro a supportare l'installazione su LVM. Release 8.2
La Caldera non si discosta molto dalle distribuzioni che abbiamo appena visto; utilizza il formato rpm, facile da installare e configurare è particolarmente apprezzata in ambito aziendale ha una peculiarità in fase d'installazione, durante la copia dei files, permette all'utente d'ingannare il tempo giocando a Tetris..... I pacchetti della Caldera, hanno una discreta compatibilità con la Suse, dovuta in parte al fatto che utilizzano entrambe la directory /opt per l'installazione di grossi pacchetti software come il Kde, Gnome e Netscape. Ha dei propri tool grafici per l'installazione e configurazione. Questa distro, è forse un po' sottovalutata. Spesso alla Caldera fanno delle "uscite" un po' clamorose, ultima in ordine di tempo, la licenza "a postazione"....mah... Release 2.4
Questa distribuzione è estremamente diffusa in Cina e Giappone ma non qui da noi. Utilizza il formato RPM e gode di cospicui finanziamenti da parte della Intel. Se qualcuno ha altre notizie.... Release 6.0
La Debian è un'eccellente distribuzione e a differenza di quelle sopra citate, non è commerciale. Il suo sviluppo è frutto del lavoro di tanti appassionati. Non ha nulla da invidiare, sul piano della stabilità, dell'usabilità e della dotazione di software, alle distribuzioni commerciali. Anzi, il fatto che dietro a Debian non ci sia un'azienda o società che per stare al passo con la concorrenza sputano fuori nuove distribuzioni in media ogni tre o quattro mesi, comporta che la distribuzione viene sviluppata e testata con tutta calma e solo quando sono assolutamente sicuri che tutto sia Ok, rilasciano una nuova release. La versione 2.2 è stata recentemente rilasciata dopo una lunghissima (rispetto alle altre distro..) gestazione. Debian utilizza il formato DEB per i pacchetti software, il funzionamento è analogo al formato RPM. Rispetto alle altre distribuzioni, non è molto user-friendly specialmente per gli utenti alle prime armi. Non utilizza tool grafici per la configurazione del sistema ma delle ottime utility come apt che permette, ad esempio, di aggiornare tutta la distro tramite un solo comando, gestendo perfettamente le "dipendenze". Una distribuzione "trasparente", con script chiari e conformi allo standard, decisamente adatta all'utente che ha voglia e pazienza di capire come funziona un sistema unix-like. La Debian è sicuramente la distribuzione che più rispecchia la filosofia dell'opensource ch'è alla base di Linux stesso. Release 3.0r1
La Corel ha fiutato "l'affare Linux" e ci si è subito buttata dando alla luce CorelLinux. Questo senza neanche fare troppa fatica, visto che la Corel non ha fatto altro che prendere la Debian 2.1, appiccicarci sopra un programma d'installazione grafico con tanto di bootloader anch'esso grafico, aggiungerci il Kde et voilà, ecco fatta la CorelLinux. La dotazione di software è un po' scarsina, almeno nella versione "base". Il programma d'installazione è semplificato al massimo (troppo...?), pensato per chi non ha e non vuole avere, una anche minima conoscenza del sistema operativo, per la serie: "l'importante che funzioni subito tutto con al massimo un paio di click sul mouse". Da segnalare il file manager personalizzato da Corel, che permette, tra le altre cose, di "vedere la rete" e di configurare facilmente la stampante. Soffre di diversi peccatucci di gioventù, tra tutte le distribuzioni è sicuramente la più windows-like e per questo, sta sullo stomaco a molti. La "Second Edition" uscita di recente, non ha introdotto novità significative. Attenzione al partizionamento automatico, pare che sia poco affidabile. Alla Corel, hanno sicuramente i mezzi necessari per fare qualcosa di meglio. La COREL ha s-venduto la divisione linux, quindi difficilmente questa distribuzione avrà un seguito. Release 1.2
La "slack", è una delle distribuzioni più "anziane" e collaudate. Buona la disponibilità di software, ha però un grosso difetto; non ha un gestore dei pacchetti all'altezza delle distribuzioni basate su RPM o DEB, questo rende l'installazione di alcuni pacchetti un po' problematica. Aggiornare le librerie di sistema senza un programma che gestisca perfettamente le "dipendenze", non è un'operazione semplice e se non si è particolarmente pratici ed esperti, si rischia seriamente di danneggiare il sistema, rendendolo inutilizzabile o quasi... Come la Debian, non ha dei tool grafici "tuttofare" per la configurazione del sistema, anche il processo d'installazione, può risultare particolarmente ostico per i meno esperti. Rimane comunque una validissima distribuzione, solida e adatta a tutti i tipi d'utilizzo. Release 8.1
Distribuzione recente, è come la Mdk, ottimizzata per Pentium. Utilizza il formato SLP (Standard/Stampede Linux Package) per i pacchetti software. Release 0.90. Altre notizie??
Questa distribuzione merita una segnalazione particolare, visto ch'è stata la prima distribuzione completamente italiana. Purtroppo però, non è mai uscita dalla difficile fase di sviluppo. Vedremo se in futuro riuscirà a fare il grande salto.
Una nuova distribuzione che ha il grandissimo pregio di essere la prima vera distribuzione italiana. Distribuzione facile, in cui è particolarmente curato l'aspetto della sicurezza. Utilizza il formato RPM 4, kernel 2.4 e Gnome come desktop manager, è facilmente aggiornabile via internet. Attualmente disponibile solo per l'architettura x86 verrà portata in futuro anche su altre piattaforme. Release 4.0
http://www.ibiblio.org/peanut/
Una piccola grande distribuzione. L'immagine da scaricare è soltanto di 48 Mb, il sistema, una volta installato, è di circa 150 Mb. Pensata per l'utente alle prime armi, è facile e, nel suo piccolo, completa. Include il Kde, kernel 2.2.18 (patchato USB). Adatta a chi vuole "esplorare" Linux senza troppe preoccupazioni. Release 8.1
http://www.ibiblio.org/peanut/
Il nome dice tutto, distribuzione facile con dei propri tool di configurazione integrati nel Kde. Utilizza pacchetti in RPM. Support per i'USB, UDMA. Disponibile in inglese e tedesco. Release 2.2r2
Distribuzione Brasiliana disponibile in Inglese, Portoghese e Spagnolo. Degno di nota, è il porting di APT (vedi Debian) al formato rpm fatto dai sviluppatori Conectiva. Interessante. Release 6.0
Gentoo Linux è una distribuzione molto particolare, infatti utilizza un gestione dei pacchetti del tutto simile ai "ports" usati sui vari *BSD. In pratica, con un solo comando, si scarica e si ricompila il sorgente del pacchetto desiderato. Il pacchetto viene anche impacchettato per future installazioni. Questo sistema comporta dei vantaggi e degli svantaggi, si ottengono pacchetti ottimizzati per il proprio sistema ma i sorgenti sono più grossi dei precompilati da scaricare e alcuni pacchetti, possono anche richiedere alcune ore per la ricompilazione. Buona la dotazione di software, con le ultime novità subito disponibili per il download. Se volete provare una distro "particolare", Gentoo fa per voi. Release 1.2
La Xandros è l'erede di Corel Linux.
Release: ??
Una delle prime distribuzioni per Power Mac, utilizza il kernel MACH.
Derivata dalla RedHat. Buona.
Derivata dalla RH, Ottima.
Richiede un po' di esperienza...
http://www.suse/ppc/index.html.com
Al momento è disponibile solo la Beta.
Distribuzione recente ancora in fase di sviluppo
http://www.debian.org/ports/powerpc
Compatibile anche con le CPU Motorola più vecchie, è, come la versione per CPU x86, un po' ostica da installare..
http://www.suse.com/products/susesoft/axp/index.html
http://www.debian.org/releases/stable/alpha/
http://www.fnet.fr/linux-mips/
http://www.geog.ubc.ca/sparclinux.html
http://linux-vax.sourceforge.net/
http://www.openlinux.org/sparc/
Abbiamo visto una rapida panoramica sulle distribuzioni Linux più diffuse, facciamo adesso qualche considerazione....
Per chi si avvicina al "mondo Linux" per la prima volta, scegliere una distribuzione user-friendly come la RH, Mdk o Suse può apparire una scelta scontata e forse anche la più logica ma c'è una piccola considerazione da fare. I sistemi operativi unix-like non sono facili (ovviamente se per facile intendiamo qualcosa stile windows...), la politica del "clicca e guarda cosa ottieni" non funziona, o meglio, funziona in piccolissima parte. Avvicinarsi a Linux con una distribuzione user-friendly, con programmi d'installazione multi-colorati, che lasciano all'utente pochissima possibilità di "manovra", tool tuttofare che si occupano di configurare automaticamente e in maniera assolutamente poco trasparente, tutto il sistema, possono portare il novizio ad "accontentarsi". Perchè dover perdere ore su qualche how-to per capire come risolvere qualche problema, quando con un paio di clic posso configura tutto? Certo, finchè tutto funziona, si può procedere anche così ma in caso capiti qualche problema un po' più grave? Facciamo un esempio: salta la corrente, al riavvio, il sistema che era impostato per un login grafico si pianta perchè qualche file si è rovinato. Per chi finora ha sempre usato solo il mouse con qualche tool multifunzione per configurare il sistema, sarebbe il panico, che fare? Reinstallare tutto, ovvio.... Magari sarebbe bastato aggiustare un paio di files "a manina" per sistemare tutto, o forse rifare un paio di symlink rotti ma questo, i programmi multi-colorati e multi-funzionali, non te lo insegnano. La forza dei sistemi unix-like, sta nella riga di comando, sta nello sapere dove mettere le mani, nel saper "amministrare il sistema" e questo non lo s'impara col mouse, o leggendo svogliatamente un paio di how-to. Una distribuzione "troppo facile" può portare a queste conseguenze l'utente che magari già di suo non ha troppa voglia d'imparare. Incominciare con un distribuzione un po' più ostica, meno user-friendly, obbliga l'utente, che ovviamente ne abbia la voglia, ad imparare, a capire quello che fa, a conoscere il sistema nella sua "intimità". Certo, se uno non ha pazienza, passione o almeno un po' di voglia di leggersi qualche how-to e documentazione varia, si ritrova a dover scalare una montagna ad occhi chiusi e con le mani legate dietro la schiena.... Allora, il mio personalissimo consiglio è di cominciare pure con una distribuzione facile ma assolutamente di non fermarvi al mouse, esplorate il sistema cercate di capire come funziona, nel limite del possibile cercate di configurare tutto a mano seguendo la documentazione, imparate ad usare la riga di comando. Leggete la documentazione, gli how-to, le pagine man dei vari programmi ma soprattutto ricordatevi che tutto quello che fate a colpi di click sul mouse, lo potete fare anche a mano e spesso e volentieri, con risultati migliori.
Tool come Linuxconf o Yast hanno il pregio di permettere anche all'utente meno esperto, di configurare praticamente tutto il sistema ma svolgono il loro lavoro in maniera assolutamente non trasparente e in qualche caso, lavorano anche maluccio. Le cose si complicano ancora di più se magari si decide di configurare qualcosa a mano, questo perchè spesso non riconoscono le modifiche che non sono state fatte da loro. Facciamo un esempio: vi accorgete che nel file /etc/resolv.conf, mancano i DNS del vostro provider, decidete di editare il file a mano inserendo i dati mancanti, bene, se poi per esempio lanciate Yast magari per installare qualche pacchetto aggiuntivo alla vostra Suse, lui, sovrascriverà il file, non riconoscendo le vostre modifiche (vizio perso quasi completamente nelle ultime release di Yast2..). Io vi consiglio di abbandonarli il prima possibile, siete voi che dovete amministrare il sistema, non lasciatevi amministrare da loro...
NON ESISTE, non esiste la distribuzione migliore, esiste quella
che ci piace di più, quella con cui ci troviamo meglio.
Cercate di provare più distribuzioni possibile, ormai si
trovano mensilmente allegate a qualche rivista in edicola. Valutatele
bene, vedete qual'è quella che vi soddisfa di più. Le
principali distribuzioni, si equivalgono come funzionalità,
dotazione di software, potenzialità. In linea di massima, si
prestano tutte a tutti i tipi d'impiego, certo, se dovete mettere su
un piccolo file-server, (per esempio..) potete tranquillamente fare a
meno di una distribuzione con tanti fronzoli, straripante di
software.
Se dovete/volete recuperare hardware un po' vecchiotto (386/486), conviene puntare
su distribuzioni come Debian o Slackware che permettono delle installazioni molto minimali
e "leggere". In casi particolari (hardware veramente scarso..), può anche essere conveniente
utilizzare delle release non recentissime, magari ancora con kernel 2.0.xx.
Mdk e Stampede, sono ottimizzate per Pentium, quindi sono da escludere. Le altre (RH, Suse..) risulterebbero troppo pesanti e
IMHO sprecate su quel tipo di hardware.
Se invece avete hardware molto recente o particolare (USB, UDMA 66/100...), vi conviene indirizzarvi su
distribuzioni come Mdk, RH o Suse. Queste distro, vengono aggiornate molto spesso, le nuove release vengono rilasciate
circa ogni 3-4 mesi e rispetto a Debian (per esempio..), utilizzano un kernel abbondantemente patchato che, in alcuni
casi, può fare la differenza.
Ovviamente, queste sono solo delle indicazioni di "massima", difficilmente dovrete rinuciare completamente all'installazione di una qualche distribuzione.
Un'ultima nota sulla sicurezza e affidabilità: la Debian è molto probabilmente la distro più curata e testata ma in questo caso, conta molto di più la "qualità"
dell'amministratore del sistema rispetto a quella della distro. Una distribuzione sicura oggi, molto probabilmente non lo sarà più domani se l'amministartore non si preoccupa
di mantenerla tale. I programmi, per loro natura non possono essere esenti da BUGS, quindi, è compito dell'amministratore del sistema "fixare", con patch e upgrade, eventuali "problemi"
che, inevitabilmente, prima o poi si presenteranno.
Come ho appena detto, ormai è facilissimo trovare allegata a qualche
rivista, una distribuzione Linux. Queste, offrono la possibilità di provare Linux
spendendo veramente pochi soldi ma rispetto alle versioni complete, hanno una
ristretta dotazioni di programmi, anche se i pacchetti mancanti, tranne quelli commerciali, possono essere tranquillamente
scaricati dalla rete. Le versioni complete offrono anche
corposo manuale e il supporto tecnico per 60/90 giorni.
Le distribuzioni fornite con le riviste sono le stesse (o meglio, dovrebbero esserlo..)
che potete scaricare gratuitamente dalla rete.
Valutate voi su quale indirizzarvi.
Per una panoramica sui pacchetti forniti con le varie distro (comprese le versioni beta..), guardate
su distrowatch.com.
Cercate di provare più distribuzioni possibile, dopo però esservi fatti un minimo di esperienza. Cercate di capire come funziona il sistema, usate il più possibile la console ma soprattutto, leggete la documentazione, ne trovate moltissima anche in italiano, reperibile gratuitamente nei CD della vostra distribuzione o in rete.