Le scorse settimane abbiamo incontrato e conosciuto
i due software più “quotati” nel panorama degli strumenti di lavoro
che gli sviluppatori web amano di più, ma come accennato nello
scorso articolo, in realtà vengono utilizzati molto spesso altri
strumenti a complemento dei sopracitati.
Tra questi spicca un nome che è riuscito a
ritagliarsi una fetta di mercato proponendo di fatto due prodotti
principali, un editor web e un sistema di scripting dinamico. Stiamo
parlando di Homesite e Cold Fusion, ma soprattutto stiamo parlando
della Allaire.
Possiamo dire che la società voluta e creata da
J.J. e JeremyAllaire ha prodotto degli strumenti che sono diventati
un po' un culto tra gli sviluppatori, quel classico culto che
trasforma poi l'interazione con questi strumenti in una vera e
propria fede.
Non a caso, infatti, possiamo affermare che
HomeSite e ColdFusion Studio riescono ancora oggi a ritagliarsi una
nicchia tra i prodotti di sviluppo che non possono essere
propriamente definiti “visuali”, ma nemmeno a solo “codice”, in
quanto possono essere considerati dei veri e propri ibridi.
Cold Fusion Studio è nato dalla naturale
predisposizione a lavorare su un'ambiente di sviluppo che sia
perfettamente integrato con il prodotto lato server Cold Fusion (con
cui i fratelli Allaire hanno costruito la loro fortuna), un
application server di tutto rispetto basato su marcatori, anziché su
vere e proprie righe di codice come potrebbe essere ASP o PHP.
In queste pagine parleremo dei due prodotti in
quanto si differenziano sostanzialmente per il supporto o meno della
gestione di databases a livello di interfaccia, non tanto per
interfaccia stessa o praticità di utilizzo.
Ma iniziamo a conoscerli meglio...
Homesite / Cold Fusion Studio: Interfaccia
e funzioni (I parte)
Avviare Homesite o Coldfusion Studio significa
capire di avere a che fare con strumenti dedicati a sviluppatori o
comunque operatori professionisti. Infatti si presenta come ricco di
comandi e funzioni, partendo dai numerosi “bottoni” sparsi per
l'interfaccia, alle “tabelle” di scelta poste alla sinistra dove
possiamo trovare un file manager, un site view (grafico), un project
manager (per poterli condividere in rete e con altri sviluppatori),
un tag inspector per la verifica della correttezza del codice e una
tabella dedicata ai files di aiuto. Sommiamo queste tabelle anche
l'interfaccia dedicata alla gestione dei databases che troviamo in
Cold Fusion Studio.
Se con Dreamweaver si ha un attimo di smarrimento
per comprendere come ci si deve muovere, con i prodotti di casa
Allaire si capisce che da li in poi ci si dovrà armare di pazienza e
volontà “per studiare bene la materia”!
No, non che sia molto più difficile dei normali
editors visuali, ma certo non include la stessa praticità di design
che potrebbero avere gli altri strumenti.
Ma allora qual'è il motivo che ci spinge ad
acquistare questo prodotto , o per lo meno a provarlo?
Io personalmente sono stato spinto dalla necessità
di uno strumento che offra un buon parsing dei codici, che possa
farmi leggere bene gli script fatti in ASP, piuttosto che in Perl o
PHP. Uno strumento che mi dia la totale spinta per programmare senza
troppi mal di testa dovuti al focalizzare dove ci possono essere
eventuali errori, dove mi sono dimenticato di chiudere una funzione,
dove è naufragata la mia variabile... insomma, uno strumento che non
mi costringa a programmare in bianco e nero, ma che mi permetta di
“colorare” almeno le cose principali, come funzioni, variabili,
comandi, testo, operatori, numeri, eccetera.
Molti altri lo preferiscono perchè gli permette di
mantenere un contatto con il codice (si sa che quando non si fa una
cosa per molto tempo si rischia di scordarsela!) HTML, e non solo,
importante per mantenere allenata la mente. Un buon metodo per
riconoscere a colpo d'occhio eventuali “inceppamenti”!
Rimanendo sulla proprietà di parsing dei due
prodotti (che ricordo essere “soltanto” l'evidenziazione di
particolari elementi di programmazione come variabili, operatori o
funzioni tramite colori e opzioni di formattazione quali normale,
grassetto o corsivo), potete avere la certezza di trattare quasi
ogni tipo di linguaggio poiché vengono supportati:
In pratica tutto quello che per la rete voi potete
fare, anzi, con il linguaggio VTML (Visual Tag Markup Language)
potrete addirittura personalizzare alcune parti di Homesite
stesso!
I puritani potranno storcere un po' il naso di
fronte a queste affermazioni, rimane comunque il fatto che questa
opzione non fa di una persona un programmatore, c'è sempre da
studiare.... però quando si ha a che fare con 100 e oltre righe di
codice, una mano a destreggiarsi su tali righe fa sempre bene!
;c)
La cosa buona di questo prodotto è la possibilità
di personalizzare la codifica dei colori che poi verranno
visualizzati quando si aprirà un documento, così potremmo avere i
nostri tag HTML in un certo set di colori, quelli ASP in un altro,
quelli ASP contenuti in un documento HTML in un altro ancora e così
via.
Ovviamente, registrandovi potrete accedere al
classico DevCenter dedicato a tutti gli sviluppatori dove reperire
informazioni ed aggiornamenti sul prodotto, plug-ins da associare al
programma, trucchi e consigli utili per sfruttare al meglio lo
strumento.
Dal DevCenter si può capitare anche ad altri siti
che trattano argomenti inerenti al programma, dove potranno essere
reperiti manuali su HTML, ASP, CFML, ma anche manuali su come
trattare ed utilizzare il linguaggio VTML, argomento assai
interessante per chi vuole poter avere il meglio da Homesite
piuttosto che da Cold Fusion Studio.
Restando in tema di parsing, ma più
specificatamente per quanto riguarda i fogli di stile (CSS),
Homesite viene venduto insieme alla versione light di TopStyle (di
cui vi ho accennato negli articoli scorsi) ed integrato nel
programma stesso, così da permettervi di gestire il maggior numero
di elementi con più facilità e velocità possibile. Non male se
pensiamo anche alla integrazione con Dreamweaver, dove poter gestire
le pagine semplicemente a colpo di “click” (basta un pulsante
infatti per trasportare il nostro lavoro da HS a DW).
Questa prima parte è stata volutamente incentrata
sulla gestione della parte di programmazione (tipi di files e
linguaggi gestibili) e parsing degli stessi poiché la considero la
parte forse più saliente che caratterizza Allaire da altre case
produttrici, nel prossimo articolo ci occuperemo di capire meglio
l'interfaccia e le funzioni insite nel programma
stesso.