Il regno della marmitta! infatti tutto lo scarico è effetivamente la marmitta. Questa nei motori 2 tempi ha una grandissima importanza, diciamo indispensabile.

Per esempio, nelle auto se si dovesse, per esempio, staccare un pezzo di marmitta il problema sarebbe abbastanza relativo: ci sarebbe un aumento di rumore ma alla fine le prestazioni ne risentono ben poco. Questo perchè la macchina ha le valvole per gestire l'entrata e l'uscita della bezina.

Il motore del kart, no! ha i suoi semplici buchi sul cilindro che sono sempre aperti... quindi immaginate cosa accadrebbe senza marmitta (cioè cosa accadrebbe logicamente): la benzina entra da una parte ed esce direttamente dall'altra, almeno una grande parte andrebbe persa! probabilmente il motore nemmemo si accenderebbe (e in effetti credo che non si accenda senza marmitta, però non ho mai provato). Il compito della martita è in gran parte questo: con una forma particolare (quella interna è diversa da quella esterna) crea delle depressioni e pressioni che tengono la benzina dentro al momento giusto e fanno uscire i gas combusti sempre al momento opportuno. Una genialata eh?

 

Struttura della marmitta

In realtà la vera forma della marmitta è questa (quella nell'immagine sotto, alemeno dei 100, nei 125 si vede chiaramente perchè forma esterna ed interna coincidono): quindi la prima parte coincide con quella esterna, la parte centrale anche, ma quella finale è convergente e non dritta come si vede dall'esterno...

Quindi: la marmitta è formata da un "pezzetto" cilindrico che si va ad "attaccare" all'uscita di scarico del motore tramite un apposito cilindretto a spire, un tratto divergente, un tratto "dritto" (normalmente cilindrico, insomma) ed un tratto finale convergente; al termine è inserito il silenziatore, in parte interno ed in parte esterno. La parte divergente, tramite una depressione, aumenta la richiesta di carburante e quindi favorisce l'entrata di una quantità maggiore di benzina (rispetto a quanto non si avrebbe senza marmitta). Il tratto convergente invece crea una pressione (pochi istanti dopo che il tratto divergente ha creato la depressione) che aiuta a tenere dentro al cilindro più miscela fresca possibile, in maniera che non venga sprecato il minimo quantitativo di benzina. Quindi: il tratto divergente aiuta l'aspirazione, il tratto convergente agisce ad aspirazione conclusa e crea una sorta di barriera alla benzina che si perderebbe.

E questa era la teoria, esposta in maniera molto tagliata. Perchè a noi alla fine interessa poco: lo studio degli angoni della marmitta, le varie distanze, ecc. a noi proprio non interessano, perchè le marmitte non le costruiamo. Però è bene sapere come la marmitta funziona.

 

Regolazioni

Poche... sono poche le regolazioni: anzi diciamo che la regolazione dell'impianto di scarico è soltanto 1. Si tratta della lunghezza....mi spiego meglio con le immagini:

Figura 1

Figura 2

Figura 3

 

Prendete un metro e andate e infilarlo (appoggiato alla marmitta) in fondo, dentro alla rientranza del motore da dove parte lo scarico (figura 2). Mi raccomando di falo toccare bene in fondo. Da lì tirate il metro e arrivate alla prima saldatura della marmitta (seganta con 1, nella figura 1): questa è la misura da prendere in considerazione. Non ci sono regolazioni fisse, o meglio, la lunghezza dipende dal motore. Quella del mio Italsistem è compresa tra i 39,5 cm e i 40,5 cm. Comunque resta costante la variazione di un solo 1 cm per tutti i motori.

Ok ora l'ho misurata, ma a cosa serve e come la modifico? Partiamo dal come si modifica. Si agisce su tubo flessibile (a spire): da quello che avete potete togliere le spire necessarie, oppure comprarne uno più corto. E per allungarlo? ovviamente non si può, quindi dovreste prenderne uno lungo e poi tagliarlo. Oppure prendere uno lungo, uno medio e uno corto, così da avere diversa disponibilità. Tanto il prezzo dovrebbe essere molto basso (sicuramente non più di 15 mila, ma visto che me lo hanno dato gratis credo anche molto meno). Quindi togliete le molle del collettore (figura 3) come preferite (c'è chi usa cacciaviti, chi pinzette, chi strumenti appositi.... che non sarebbero altro, poi, che cacicaviti con la punta a U in fondo) togliete la marmitta e il tubo flessibile. Ora agite come preferite (taglio del tubo vecchio, sostituzione, ecc.) e modificatelo in base alle vostre richiese. Cioè, come? come dico sotto

In parole povere: per le piste veloci la lunghezza della marmitta si accorcia, per le piste lente la marmitta si allunga. Questo è quello che so e con un minimo di ragionamento giungo a questa tesi (che dovrebbe essere giusta): allungando la lunghezza della marmitta la potenza massima si ottiene ad un numero di giri più basso, accorciando la marmitta la potenza massima si ottiene ad un numero di giri più alto. Comunque, al di là di ciò, considerate buona la prima affermazione.

 

Manutenzione

La manutenzione richiesta dalla marmitta è abbastanza semplice e veloce. In generale si tratta della pulizia, del controllo delle molle del collettore e del controllo del tubo flessibile.

Con pulizia non intendo certo pulirla esternamente a lucido (anche se ogni tanto un pulita esterna può sempre rendere il kart più bello ed almeno evitate di sporcarvi tutte le volte che ci toccate contro), ma della pulizia della parte interna, che con l'utilizzo tende ad incrostarsi. Dicevo che è abbastanza semplice, è un'operazione che conoscono più o meno tutti e si può dividere in due parti:

1) Si scalda la marmitta ad alte temperature: c'è chi usa la fiamma ossidrica, chi il camino (gulp!) e chi ciò che vuole: l'importante è scaldarla abbastanza (non è che dovete metterla proprio sul fuoco per parecchio tempo, però va scaldata bene);

2) Al termine di tale operazione (o volendo durante, dipende) bisogna tirare delle botte alla marmitta per far staccare le incrostrazioni. Tali botte devono essere date sia per il lungo (prendendo la marmitta, per esempio, dalla punta e battendo la parte in basso per terra) sia sul cilindro (con un martello di gomma per esempio); le botte non devono essere forti (potrebbero danneggiare la marmitta stessa) ma comunque di forza sufficiente per distaccare le incrostrazioni. Non aspettatevi di trovare detriti giganti, generalmente esce poca roba; inoltre non è che escano pezzi giganti, ma in genere quasi polverizzati.

L'importante è lavorare mentre la marmitta è ancora calda; per questo dicevo dipende riguardo al fatto se prima scaldare e poi percuotere la marmitta o sul scaldare parte di essa e percuotere quella parte.

Questa è un'operazione di grande importanza per le prestazioni del nostro kart: se infatti la marmitta è sporca le prestazioni possono decadere con velocità, vista l'importanza che lo scarico riveste nei 2 tempi.

 

Altra cosa da controllare sono le molle. E' bene che siano per lo meno 3. Il numero massimo che si possono inserire è 6. Generalmente si punta su 4 molle. L'importante è che queste "tirino" bene, tutte e quante. Al controllo delle molle è connesso anche il controllo del tubo flessibile, di cui parlo adesso. Bisogna sempre controllare che quasto si inserisca bene nella parte uscente del motore e nella parte d'inizio della marmitta. Oltre a questo bisogna controllarne lo stato: dopo un lungo uso sarebbe il caso di sostituirlo. Questo quando lo vedete tutto nero, mal ridotto, che cade quasi a pezzi. Potrebbe non funzionare più a dovere (magari lasciare spazi troppo aperti, non essere più tanto flessibile, essere molto incrostato o altro).

Dicevo le due cose sono collegate sotto questo senso: dove si collega la parte uscente del motore e la marmitta, a motore acceso si nota una certa perdita di olio. Questo a qualunque regime (anche se io lo noto solo ai bassi perchè lo accendo sul carrellino, dove sta a basso numero di giri). Una perdita di olio molto contenuta è normale, una troppo eccessiva no. Esce insime all'olio anche un po' di fumo. Stessa regola. Per sapere quanto sia la parte di fumo e olio "giusta" semplicemente non vi resta che confrontarvi con gli altri e vedere.

E terminiamo con la parte terminale dello scarico (per seguire uno schema logico ovvio): nella foto vediamo proprio tale parte. Il silenziatore non richiede nessuna cura particolare (ricordatevi solo di pulire magari anche il buchino col resto). Cioè che va invece controllato sono le 2 mollettine: anche queste devono tirare sempre molto, per non far saltellare la marmitta. Altra cosa da controllare è quella spugnetta sotto la marmitta, che non sia troppo mal ridotta. A tal fine la vite sotto non va stretta a morte, anche perchè tale operazione è inutile a qualsiasi fine. In ultimis: generalmente ci sono due buchi per la marmitta: controllate che abbiate scelto il buco più ideale all'uscita del motore.... mi spiego meglio: la parte di scarico del motore prevede che la marmitta continui sulla stessa linea che ha la parte finale; c'è un certo angono di tolleranza, ma se si esagera la marmitta si attacca alla parte uscente del motore in malomodo, provocando un peggiore funzionamento dello scarico. A tal fine si è tenuti a scegliere il buco che permette alla marmitta di infalarsi meglio nella parte finale: insomma il tubo flessibile meno si flette meglio è (le distanze di esposizione del flessibile dovrebbero essere, davanti e dietro, quanto più vicine possibile).

 

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