L'ARCO DELL'IMPERATORE COSTANTINO (306-337 d.C.)

Venne costruito nel 315 d.C. presso il Colosseo a ricordo della battaglia di ponte Milvio contro Massenzio.

Fu eretto dall'arpinate Vipsanio Agrippa durante il suo terzo consolato, tra il 27 e il 26 a.C., ma fu ricostruito dall'imperatore Adriano.

Secondo la leggenda, Romolo e Remo erano figli della vestale Rea Silvia che dovette abbandonare i due bambini. Fu una lupa, che, recatasi la fiume per abbeverarsi, a trovare i gemelli e, invece di sbranarli, li nutrì e ne ebbe cura, salvando così il futuro fondatore di Roma da sicura morte.

VIA APPIA - ANTICA STRADA ROMANA

Fu aperta dal censore del 312 a.C., Appio Claudio Cieco, lo stesso al quale è dovuto anche il primo acquedotto della città. Portava i Romani fino a Brindisi.

LA BASILICA DI IMPERATORE MASSENZIO (306-312)

Fu l'ultima basilica pagana del periodo imperiale. In opera laterizia, era diversa dalle precedenti perché era divisa in tre navate distinte, separate fra loro, invece che da colonne, da muri portanti con volte e archi grandiosi, simili nella struttura a quelli delle terme.

LA BOCCA DELLA VERITA'

Questo grosso disco di marmo, che rappresenta una faccia scolpita, era in origine un chiusino per lo scarico delle acque piovane, del tipo di quelle usate nei sacrifici, posto nel centro del pavimento circolare del tempio di Ercole Vincitore (II secolo a.C.), che si trovava nell'area su cui sorse il complesso della schola graeca nel Foro Boario.

Nel Medioevo si ricorreva ad esso per sottoporre i bugiardi al giudizio di Dio. Si credeva infatti che la Bocca della Verità si richiudesse sulla mano dei mentitori, mozzandola.

Nel 1637 la grande pietra rotonda, pesante circa 1.300 chilogrammi, venne posta sotto il portico della chiesa di Santa Maria in Cosmedin, dove si trova tuttora.