Percorso n. 2

Talamone. Monti dell'Uccellina (GR).


Come arrivare. Si arriva dalla Statale n.1 Aurelia e si seguono le indicazioni per Talamone. Dal paese non c'è accesso agevole: usciti dall'Aurelia c'è un rettilineo che va verso il mare con il golfo che si apre davanti. In fondo si piega a destra e sullo svincolo è possibile accedere ad un parcheggio privato a ridosso del mare. Se si parte di lì c'è da fare un po' più strada in acqua; oppure si può andare avanti verso Talamone e subito prima di un ponte su un canale, a ridosso del canale c'è una strada sterrata sulla sinistra che va verso un grande spiazzo a ridosso del terrapieno che si trova tra la spiaggia e il terreno e che percorre tutto il golfo. L'anno scorso era aperto e io sono passato di lì. Ci sono stato a Febbraio ma c'era una sbarra chiusa, non lo so, forse in estate è aperta. Aggiornerò. I punti (1) sono indicati sulla cartina. ucc4.jpg (115727 byte)

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Condizioni per il percorso. In estate il momento migliore è la mattina presto, come al solito. Non conosco bene le condizioni di vento della zona, ma presumo siano simili a quelle delle altre zone della costa Toscana, vai con il vento di terra, mai con il libeccio o maestrale, pericoloso lo scirocco. Lo scirocco è un vento strano dalle mie parti, perchè in genere non agita il mare in modo spettacolare come il libeccio, però provoca un' onda veloce, frequente e ripida, anche se non molto alta. Il mare si mette di traverso, frange continuamente e dà veramente grossi problemi. Lo scirocco può partire in modo blando, a qualsiasi ora, e può  rinforzare in modo improvviso. Può cambiare completamente l'aspetto del mare in pochi minuti. Occorre tener presente che in estate, comunque, verso le dieci del mattino si alza il maestrale, e questo vento, pur essendo un termico, può occasionalmente rinforzare. In questo caso si balla un po'. Io in Luglio l' ho sempre trovato sulla via del ritorno intorno alle 11 (ora estiva).

Il percorso. Si entra in acqua e si va in crisi. C'è da attraversare il golfo di Talamone, ma l'acqua all'inizio è alta tre dita, veramente. Bisogna portare il kayak una ventina di metri più avanti per avere un po' più di possibilità, ma siamo sempre intorno al palmo. E' così per parecchio, fino in mezzo al golfo l'acqua è bassissima e piena di posidonie, si fa una fatica tremenda perchè la pala della pagaia entra in acqua solo in un angolino e per il resto gratta la sabbia. Converrebbe portarsi una pertica come nei film della giungla degli anni cinquanta, mancherebbero solo gli alligatori. Comunque con pazienza si arriva. Davanti al paese di Talamone bisogna fare attenzione alle barche che escono dal porto turistico. Poi si doppia la punta e ci si dirige verso N addentrandosi tra le rocce affioranti.  Il panorama è superbo, l'Argentario e l' Isola del Giglio, le torri di avvistamento, la macchia mediterranea che arriva fino al mare. A terra non c'è nessuno dato che la costa è praticamente irraggiungibile. La cosa più bella che c'è sul percorso è quasi alla fine, nel punto indicato sulla cartina (2): una grotta. Si procede pianissimo in mezzo a molte rocce affioranti, e solo se il mare è liscio: bisogna fare molta attenzione, perchè ci sono molte punte affioranti e bisogna quasi fare manovra, divertente, comunque. Si entra comodi da un'apertura e ci si trova in una piccola grotta; dentro c'è una piccola spiaggia e una delle pareti di chiusura ha un largo buco che fa da finestra. Si può sbarcare e mangiarsi un panino al fresco. Non so quanto sia alta, il soffitto probabilmente è a camino e non si vede dove finisce, o almeno io, in costume da bagno e canottiera non lo vedevo, con il casco da speleologo e la lampadina forse sì. Non so come si chiami, sarebbe un bel posto anche per passarci la notte se non fosse per il fatto che non è riparata e se il mare sale si va a mollo. Da qui in poi le rocce sono rosa e verticali sul mare; dopo poco si gira e si apre davanti a noi Cala Forno, fine del percorso e inizio del ritorno. Cala Forno merita una sosta e se uno è proprio un Rambo può percorrere da lì i Monti dell'Uccellina via terra con la canoa sulle spalle. Si ritorna indietro e attenzione, Talamone si vede bene e sembra molto vicino: non lo è per niente, bisogna andare piano. Ucc5.jpg (95720 byte)

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Talamone dalla spiaggia, nei pressi del punto di partenza

Talamone è un luogo garibaldino. Qui i Mille si rifornirono di armi e sbarcarono una ventina di camicie rosse per un'azione diversiva. Non ho notizie di specialità locali, (per ignoranza mia, ovviamente) posso solo dire che il paese è bellissimo e tranquillo e che ci sono forti possibilità che il pesce sia buono. Sul lato Nord dei Monti dell'Uccellina c'è l'ingresso al parco naturale, uno dei più belli d'Italia. Se uno ha ancora voglia di pagaiare si possono noleggiare delle canoe a bilanciere e risalire il fiume Ombrone, è un percorso molto bello. Non credo si possa fare con il kayak personale. Chiedere all'ingresso.

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