Percorso n. 4
Argentario. Da P.to Santo Stefano e da Cala Galera.
Come arrivare. Da Nord e da Sud si arriva dalla SS. n.1 Aurelia, si esce ad Orbetello e poi da lì, dopo aver attraversato il ponte sulla laguna, si può prendere a destra o a sinistra a seconda del punto di partenza. |
Da Cala Galera:
a mio avviso è il punto migliore per farsi l'Argentario partendo da Sud; altri accessi
sono difficili perchè sul Promontorio ci sono molte ville private una dopo l'altra che,
in spregio a tutte le leggi, hanno chiuso gli accessi al mare e dove finiscono le ville ci
sono da fare sentieri ripidi e con il kayak a seguito è proibitivo. Volendo si può
partire anche da uno dei due tomboli, presumo, io però non l'ho mai fatto. Allora, dopo
circa due chilometri dal bivio per Porto Ercole si incontra sulla sinistra una strada
sterrata che porta direttamente dopo un centinaio di metri sulla spiaggia (interminabile)
di Cala Galera (1).
Si trova posto per parcheggiare lungo la strada ma solo la mattina presto, dopo le otto in
estate è impossibile. Percorso da Cala Galera. Si esce da Cala Galera e si piega sulla destra lungo la diga foranea. Per uscire conviene tenersi sulla destra dove c'è qualche centimetro di acqua in più, al centro si gratta con la pala. Superato Porto Ercole e La Rocca si punta sull'Isolotto proprio davanti al naso. Volendo si può farne il giro, ma è un po' lunghetto, la parte più interessante è quella rivolta a terra, piena di gabbiani e anche di piccole nidiate dei medesimi, quindi è meglio non disturbare troppo. Si va avanti tagliando il golfo e si raggiunge Cala dei Santi, un po' più avanti, sulla Punta dell'Avoltore c'è una grotta che un pescatore mi ha detto chiamasi Grotta Azzurra. Non è come quella di Capri, però nel suo piccolo non è male. Andando avanti la costa si fa a strapiombo ed è molto bella. Il golfo che si apre da qui a Punta di Torre Ciana presenta insenature e scogli di ogni tipo, verso la fine si incontra anche qualche spiaggetta dove eventualmente riposarsi. Doppiata la punta suddetta si vede in lontananza l'Isola Rossa. Io sono arrivato fino lì, però i ricordi sono un pò appannati. Appena la stagione lo permette ci torno e aggiorno. |
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Da Porto Santo Stefano.
Partire da qui è un po' più difficile. A PSS si può fare in questo modo: si lascia la
macchina nel megaparcheggio all'entrata
del paese a sinistra (3), e poi
si porta il kayak a mano fino al mare; volendo, se non si ha paura dei graffi si può
partire direttamente dallo scivolo delle barche in mezzo al porto (4).
Oppure si possono usare alcune spiagge minuscole, una si trova accanto al Fanale (5),
un'altra vicino alla Sanità (6), in questo caso, però, occorre
arrivarci con la macchina, mollare la canoa e poi andare a parcheggiare. In estate tutte
queste operazioni sono possibili agevolmente la mattina presto, dopo può essere un
problema. Un altro punto da cui entrare si trova prima di PSS, a Cala del Pozzarello. Si
trova percorrendo la strada per Porto S. Stefano: quando si vede l'Hotel Baia
d'Argento sulla sinistra, la cala è quella di fronte e poche decine di metri più avanti
sulla destra, prima di una curva a sinistra, c'è un cancello di rete metallica aperto (di
solito) e un piccolo spiazzo sterrato dove si può parcheggiare, sotto c'è un piccolo
porticciolo per barche; di lì si entra
agevolmente (7) anche se cè da
allungare un po' la strada in mare. Il luogo è un bagno privato, però basta chiedere
gentilmente e con un po' di mugugni fanno usare anche l'acqua. Percorso da Porto Santo Stefano. Entrati in acqua, a seconda di dove si entra occorrerà passare davanti al porto e qui bisogna fare molta attenzione per via dei traghetti e delle altre centinaia di barche che vanno e vengono. I traghetti costeggiano fino a Punta Cala Grande e le onde che fanno sono piuttosto grosse. Doppiata Punta Lividonia si gira a SO e si costeggiano cale e calette. A Cala Cacciarello ci sono un paio di metri di spiaggia dove si può scendere e riposarsi, specie se si è partiti da Pozzarello. Si riparte e si doppia Punta Cacciarella dopo la quale si apre Cala Grande. Verso la parte S di Cala Grande c'è una spiaggia ampia dove chi vuole può fare il bagnante. Se si prosegue, dopo Punta Cala Grande si apre uno spettacolare tratto di rocce verticali mentre davanti si può vedere l'Argentarola. Io sono arrivato fino qui, datemi tempo e poi come sopra. Inoltre... L'Argentario è un posto bellissimo, però è un po' difficile usufruirne. In estate c'è un traffico pazzesco, sia a terra sia in acqua, quidi io consiglio caldamente di mettersi in mare molto presto, quando a terra c'è libertà di manovra e in acqua ci sono solo i pescatori. Il percorso è molto lungo (35 Km, circa tutto il periplo) ma io sconsiglio di farsi venire a prendere lungo il percorso. L'Argentario infatti è stato praticamente sequestrato dai proprietari di case e alberghi che impediscono, con muri, cancelli e ringhi, l'accesso al mare. Io l'ho percorso via terra e non sono stato capace di raggiungere il mare apprezzabilmente da vicino con l'auto, quindi approdare a metà strada e farsi venire a prendere è proibitivo. Molto meglio allora farselo tutto nell'arco di una giornata fermandosi a fare il bagnante in un punto qualsiasi della costa dove si trovano spiagge e spiaggette. Attenzione però, perchè ci sono proprietari di case che sono scortesi e prepotenti, abituati ad avere (abusivamente) la propria spiaggia per sè non tollerano intrusi e alcuni sono degli autentici stronzi. |
La zona di questi percorsi è bellissima, e non sarò certo io a rivelarlo. Comunque, se rimane un po' di tempo consiglio di andare al limite S della laguna e vedere anche il piccolo promontorio di Ansedonia con la famosa tagliata etrusca. Si entra in acqua dalla parte sud di Ansedonia seguendo le indicazioni a partire dall'Aurelia .In cima al colle le rovine della città etrusco-latina di Cosa, ricordata anche da Virgilio (Aen: X, 168). Merita, e poi da quelle parti fanno delle pappardelle al cinghiale che consolano l'anima. |