L’Isola di Capraia è una perla autentica adagiata nel Mediterraneo.
La bellezza del paesaggio ancora incontaminato, il profumo della vegetazione e la suggestione evocata
dall’esplorazione dei suoi fondali, rendono indimenticabile la visita o il soggiorno sull’isola.
Capraia è la terza isola dell’arcipelago toscano, distante 36 miglia da Livorno e 18 dalla Corsica.
Emersa 9 milioni di anni fa nel corso di un’eruzione vulcanica, quest’isola selvaggia è lunga 8 km con coste
a strapiombo sul mare. Gli insediamenti abitati sono rappresentati dalle poche case sul porto e dal piccolo
paese che si raggiunge con l’unica strada asfaltata, lunga meno di un chilometro. Sulle alture che
sovrastano il porto, una colonia penale ormai abbandonata, è testimonianza della funzione di penitenziario
svolta dall’isola fino a pochi anni fa.
Il resto del territorio è coperto da una macchia mediterranea bassa, ricca di eriche, corbezzoli,
oleandri e cisto marino. L’isola è quindi un’oasi naturalistica da scoprire a piedi. Un piccolo lago nel
centro, i sentieri a picco sul mare e i resti di antiche torri d’avvistamento sono meta di numerosi
percorsi di trekking.
Il mare azzurro intenso è straordinariamente limpido e ricco di vita. Sott’acqua una trasparenza eccezionale
è garantita in ogni stagione, dalla distanza dalla costa e dall’assenza di scarichi fluviali.
Le origini vulcaniche dell’isola sono evidenti anche durante l’esplorazione dei fondali, con canaloni e
pinnacoli che s’innalzano da una piattaforma di sabbia bianca.
Il limitato numero di strutture ricettive e l’assenza di traffico stradale, fanno dell’isola la meta ideale
per coloro che amano il mare in pieno relax lontano dai frastuoni delle località turistiche della costa.
L’incanto e la ricchezza dei suoi fondali la rendono un luogo ideale per gli appassionati di attività
subacquee.
Per il soggiorno è possibile scegliere tra alberghi, residence, appartamenti in affitto e un campeggio.
Poiché la ricettività è limitata, è consigliabile la prenotazione. L’isola è collegata con la terraferma da
un traghetto, che impiega due ore e mezzo di navigazione dal porto di Livorno.
Attrattiva eccezionale dell’isola, le immersioni subacquee si svolgono prevalentemente lungo il versante
orientale. La costa occidentale fa parte invece della zona parco di riserva integrale e non è accessibile
alle attività subacquee.
Ad un centinaio di metri dal molo di attracco del traghetto troviamo l’unico diving operativo sull’isola,
il Capraia Diving Service per immersioni dalla barca e noleggio
attrezzature.
Per coloro che amano essere indipendenti o che si dedicano ad attività di apnea o di snorkeling,
è possibile noleggiare piccole imbarcazioni direttamente sul porto.
Le Formiche
Due piccoli scogli davanti alla punta settentrionale dell’isola, segnalano la presenza di una secca
che per estensione, consente un buon numero di immersioni.
Sul versante esterno si scende sul cappello della secca a circa 27 metri. Da qui si raggiunge una parete
che degrada sulla sabbia fino ai cinquanta. L’immersione è riservata a subacquei esperti per la presenza di
corrente e per la profondità. E’ proprio grazie alla corrente che l’immersione offre una notevole quantità
di fauna stanziale e pelagica. Nel blu non è raro l’avvistamento di ricciole, tonni e barracuda.
Il versante interno, a ridosso dei due scoglietti, consente un’immersione rilassante ma pur sempre ricca
di emozioni. A 10 m un suggestivo canyon fa da corollario ad una numerosa serie di anfratti e spaccature
nella roccia brulicanti di vita marina.
Livello di difficoltà: difficile sul versante esterno – facile sul versante interno
La secca dell' aereo
Immergendosi a circa 500 metri dal porto, si trova una parete che da 26 m scende fino a 45. Alla base della
parete giace il relitto di un ricognitore tedesco della II guerra mondiale. Lungo il percorso, numerose tane
danno ospitalità a murene e gronghi mentre proseguendo, è facile incontrare un’enorme cernia bruna che non
manca quasi mai all’appuntamento con i subacquei. Guadagnato nuovamente il cappello della secca le pinne
nobilis fanno capolino nella rigogliosa prateria di posidonia.
Livello di difficoltà: medio-difficile
La punta della Fica
Alla base dello strapiombo da cui il paese domina l’isola, si scende tra grossi massi levigati e colorati
dal Parazohantus, degradando dolcemente sul fondo a circa 36 metri. L’immersione è adatta anche ai meno
esperti e consente agli appassionati foto-video di ottenere immagini di grande qualità, grazie alla
trasparenza dell’acqua.
Livello di difficoltà: facile
La civitata e lo scoglietto della civitata
Navigando verso sud si incontra la punta della Civitata. L’ormeggio avviene solitamente a ridosso di un
grosso scoglio in prossimità della punta. Due sono le immersioni possibili. Per raggiungere la parete, si
costeggia lo scoglio fino a raggiungere un pianoro a circa 25 m. Da questo punto, due ampi canaloni
tagliano la parete rocciosa scendendo fino al fondo sabbioso a circa 44 m. L’immersione è molto spettacolare
dal punto di vista scenografico. Saraghi, dentici e cernie si incontrano frequentemente a tutte le quote.
La sosta di sicurezza è resa piacevole dalla ricchezza di vita che si osserva negli anfratti a bassa
profondità. Non è raro osservare piccole cernie e granseole anche a 5 m.
A distanza di un centinaio di metri dalla punta, in direzione sud, è appena visibile l’apice di uno scoglio
sommerso da cui inizia la seconda immersione. Chiamata lo scoglietto della Civitata, la discesa si svolge su
un crinale roccioso che degrada progressivamente fino a 40 m. Per la dolcezza del pendio e per la presenza
di una piccola grotta a 9 m, il luogo è ideale per le immersioni notturne.
Livello di difficoltà: medio
Lo scoglione
Procedendo verso la punta dello Zenobito, estremità meridionale dell’isola, si raggiunge un golfo dominato
da un grosso scoglio isolato. La discesa viene condotta lungo le pareti dello scoglio, terminato il quale
originano diversi crinali rocciosi, separati da profonde spaccature. Nuvole di castagnole sono una presenza
costante. L’immersione è interessante a diverse quote ed è adatta ad ogni livello di esperienza,
grazie anche all’ incredibile limpidezza dell’acqua. Le pareti sono ricche di spugne, madrepore e
nudibranchi. Soffermandosi sui crinali è frequente l’incontro con grossi dentici a caccia, mentre nelle
fenditure si possono osservare esemplari di cernia bruna, musdee e murene di grossa taglia.
La sosta di sicurezza viene effettuata a ridosso dello scoglione, nei pressi di una prateria di posidonia
dove vivono numerosi branchi di salpe.
Livello di difficoltà: facile
La secca del turco
Poco prima di giungere alla Cala Rossa, un panettone di roccia si innalza da un fondale di 50 metri fino a
27. La secca è una vera e propria oasi naturale, ricca di vita. Spugne, spirografi e tunicati ne tappezzano
le pareti. La secca è abitata da saraghi, tordi, corvine, occhiate e cernie. Al termine dell’immersione è
possibile godere dello scenario dell’incantevole Cala Rossa, parte del cratere del vecchio vulcano.
Livello di difficoltà: medio-difficile
Lo Zenobito
La parete dello Zenobito è localizzata subito sotto la punta omonima, estremità meridionale dell’isola.
Seguendo una franata di massi, costellata di ricci di mare, si raggiunge una parete verticale che da 20 m
raggiunge la sabbia a 50. E’ un’immersione particolarmente suggestiva nelle ore pomeridiane, quando il sole
calante la illumina completamente creando emozionanti giochi di luce.
Livello di difficoltà: facile
Altre immersioni
L’isola offre altri siti di immersione meno frequentati ma altrettanto suggestivi. Tra questi ricordiamo il
Trattoio, le Ancore, il Relitto del Motoscafo e la Parete del Turco. Per maggiori informazioni e dettagli è
possibile contattare direttamente il Capraia Diving Service.