Solo in rete ho potuto realmente affermare ciò che pensavo. www.censurati.it è stato il sito  che maggiormente mi ha dato l'opportunità di potere esporre il mio punto di vista delle cose al di là del fatto che io abbia compiuto o meno un reato; al di là delle storpiature che i giornalisti aggiungono a qualunque affermazione abbia fatto. Al di là di ogni pregiudizio e preconcetto imposto dal sistema sociale.

Evidentemente però certi siti danno fastidio: l'ormai nota legge sulla editoria italiana lascia intravedere una sorta di censura che si vuole applicare alla rete.

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