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Numero 2 - 24 Febbraio 1999 - Arretrati


Tra pizze di gomma e tappi di spumante si profilano nuovi scenari amorosi
Intrighi e amori in pizzeria
Al compleanno di Roberto si scatenano gli ormoni senza aspettare l’arrivo della primavera

      1999: veramente uno strano anno! L’ultimo anno del millennio... l’anno in cui la Lazio rischia di vincere lo scudetto... l’anno in cui San Valentino arriva con tre giorni di ritardo. Eh, già... perché invece che nel canonico 14 febbraio, le frecce scoccate con abilità e destrezza dal giocondo Cupido sono arrivate a destinazione la sera del 17 febbraio, in un’ampia sala di una pizzeria dove il fumo delle sigarette si faceva fitto e denso come nelle più malfamate bische di periferia.
        Ecco, sembra di vederlo: Cupido, appollaiato su una di quelle nuvolette, estrae la freccia dalla faretra, la pone sull’arco, tende la corda, prende la mira e... STACK! ...trafigge due cuori con un sol colpo. Era in vena di scherzi, quella sera, il piccolo amorino, perché fra tutte le prede che poteva colpire ha mirato proprio alle due che più si odiavano: Maurizio e Simona. Tutti gli insulti, tutte le cattiverie, tutte le malignità che da tempo si rinfacciavano si sono trasformate in affettuosi scambi di opinioni, in velati messaggi subliminali, in malinconici sguardi di innamorati. Le solite frasi “ti posso picchiare a sangue?” e “ti posso dare fuoco con l’accendino?” da biechi improperi che erano sono diventate simbolo di una irrefrenabile crescente simpatia affettuosa e di un avviluppante amore sadomaso.
        ...e Cupido ride beato lassù sulla nuvoletta di fumo. Ma non ancor pago continua nella sua opera. Prende un’altra freccia e STACK! ...ancora due vittime. È ora il turno della giovane e ingenua Clelia e di... cazzo, ancora Maurizio!!! Ora si spiega perché ha furtivamente abbandonato la povera Simona ed ha preferito accompagnare Clelia a casa, da soli in macchina, nel pieno mezzo della notte, per le sperdute e buie strade di Roma! Preferiamo omettere i particolari della vicenda, perché (come tutti sanno) questa è una rivista seria ed ha forti principi morali nonché una dignità da difendere!
        Una terza freccia è già pronta sull’arco. L’ilare Cupido ha già preso la mira, ma una maligna nuvola di fumo gli provoca un piccolo colpo di tosse. Piccolo, ma fatale. Inavvertitamente la freccia parte per una destinazione ignota: il piccolo dio dell’amore tenta di fermare la sua corsa, ma invano. La punta tagliente del dardo colpisce ancora una volta Clelia, poi un’amica del festeggiato Roberto, ed infine Floriana. Clelia oramai non sa più dove guardare: arrossisce per tre volte quando si fanno considerazioni sulla bellezza dell’amica di Roberto, si getta in preda alla vergogna tra le braccia di Floriana, la quale col suo dolce e tenero carattere prima la consola, poi le chiede il numero di telefono ed infine prende un appuntamento per uscire insieme la sera successiva.
        Lassù tra le nuvole, mentre ride felice e trionfante Saffo per i nuovi amori a lei tanto cari, mestamente intristito Cupido torna a casa, rimuginando tra sé e sé: “...col cazzo che ci ritorno in un locale pieno di fumo!!!”.
Luca Vallo