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Arretrati - Numero 4 - 8 Settembre 1999


Il Personaggio della settimana


        Era là, seduto per terra in un angolo fuori dalla biblioteca. Non sapevamo chi fosse, né da dove venisse: c’era e basta. Mossi dalla compassione, stavamo per dargli qualche spicciolo quando lui, fiero ed orgoglioso, esclamò: “Ma che m’avete preso pe’ nò zingaro?!? Comunque grazie!” …prese i soldi e di corsa se ne andò al baretto a giocarseli a quel maledetto videopoker. Fu così che facemmo la sua conoscenza.
       Non c’è bisogno di fare il suo nome: è sufficiente descrivere il suo aspetto per capire di chi stiamo parlando. Ha i capelli lunghi, il pizzetto e l’orecchino come un pirata, e come un pirata naviga per il quartiere con il suo antico e scassatissimo galeone, ossia ciò che rimane di un motorino, migliore forse solo rispetto a quello del Bigatto.
       D’estate indossa sempre una maglietta (nel senso che è proprio una sola) bianca con un bel buchetto nel mezzo della pancia; d’inverno invece sfoggia una miriade di maglioncini colorati che farebbero tornare la vista ad una talpa. A completare il corredo c’è sempre un marsupio in simil plastica a coprire le pudende che talora fuoriescono dal costume.
       Discutibili le sue abitudini. In campo sessuale pare ormai accertato che je piace l’omo; la notizia trova conferma, oltre che nelle sue molteplici confessioni, anche nel fatto che tutti i ragazzi ormai camminano spalle al muro. Corre voce tuttavia che ultimamente presti interesse anche al sesso femminile; voce senz’altro falsa e tendenziosa. Altra strana abitudine è quella di dover dire tutto quello che sa, segreti compresi; famosa è la sua frase pronunciata con le braccia levate al cielo: “Io so un segreto …però soffro il solletico!”.
       Di cose da raccontare sul personaggio della settimana ce ne sarebbero ancora a migliaia, ma per mancanza di spazio siamo costretti a chiudere qui; ci riserviamo però la facoltà di continuare in uno dei prossimi numeri …sempre che Homer sia d’accordo!
Luca Vallo