IL PAESE DELL'INCERTEZZA

Crediamo ormai che quasi tutti i cittadini del nostro Paese, siano piú o meno consapevoli di vivere nell'ipotetica accettazione della giornata che si prepara la mattina, al loro risveglio.

Sappiamo naturalmente quali siano le incombenze che ci attendono, quali i doveri da compiere, ma non sappiamo se, accanto agli oneri, ci sia anche il diritto di riuscirci. Perché? Perché, certamente, sulla nostra strada, appariranno figure di altri esseri umani pronte a ostacolare i nostri legittimi propositi.

Affrontare in auto o prendere un mezzo pubblico che non arriva mai, per raggiungere il posto di lavoro, fare code chilometriche negli uffici postali per pagare un semplice conto corrente, avventurarsi in un Ministero per sbrigare una pratica e non trovare chi dà informazioni corrette, lasciare i figli a scuola, dubbiosi sul loro effettivo apprendimento, leggere sul giornale di un tizio che ha rubato i nostri soldi, ha scippato, violentato e qualche giorno dopo è libero d'andarsene in giro, infischiandosene della giustizia … tutto ciò a lungo andare diventa insostenibile, almeno per coloro che vorrebbero vivere con la certezza di sapere, che chi non accetta le regole, deve essere punito!

Perché, nel nostro Paese, il soccombente è sempre chi si comporta civilmente? Perché il furbo, il disonesto, lo speculatore (chi non paga le tasse lo è visceralmente) raccoglie consensi e spesso anche voti elettorali? Perché chi è colto in flagrante, chi confessa un reato, ha il diritto di patteggiare la pena e se ha quattrini per avvocati di prestigio, non fa nemmeno un giorno di galera?

Si parla di flessibilità del lavoro, dell'ormai irraggiungibile sogno di un posto fisso, quindi della piú assoluta "precarietà". Tutto questo non genera incertezza e confusione nel futuro dei giovani e tra quelli che non lo sono piú, angoscia per la vecchiaia?

Stiamo cercando di emulare gli americani, ma nei loro peggiori difetti, senza riuscire a trarre da quel grande Paese, quello che di realmente positivo potrebbe tornarci utile: democrazia reale, rispetto per lo Stato, all'apice del quale c'è il pagamento dei Tributi che appunto lo Stato, esige senza quei privilegi che da noi sono ormai una regola accettata o sopportata da tutti.

Se i cittadini onesti di questa nazione, riuscissero a far valere i propri diritti, non cedendo supinamente ai soprusi quotidiani, riuscirebbero, siamo certi, nell'intento di "cambiare" la mentalità dei furbi, degli intrallazzatori, di coloro, cioè, che vogliono egoisticamente, solo "l'acqua nel loro orto", lasciando con la piú assoluta indifferenza, "prosciugare" quello degli altri.

Non dobbiamo permetterglielo!!

Anna Maria Benaglia