Campagna contro la pena di morte.
Stiamo raccogliendo firme per l'appello mondiale di una
moratoria della pena di morte entro il 2000.
All'appello hanno aderito tutte le organizzazioni che operano
nel campo dei diritti umani (Amnesty International, Nessuno Tocchi Caino,
la Croce Rossa Internazionale, la Comunità di S.Egidio ecc.), oltre
a numerose associazioni religiose e laiche. Le firme andranno consegnate
al Segretario Generale dell'ONU entro l'ottobre del 1999. Lo scopo è
quello di chiedere a tutti gli Stati del mondo di pronunciarsi in merito
alla loro posizione sulla pena di morte.
Se sei contrario alla pena di morte, non esitare a
firmare.
Se ancora ritieni di essere favorevole alla pena di morte,
ecco alcuni buoni motivi per rivedere le tue idee:
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È statisticamente provato che la pena di morte non
è un deterrente per i delitti.
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Molte persone favorevoli alla pena di morte lo sono
perché ritengono che i criminali non debbano essere mantenuti in carcere
a spese dello stato. Ma buttarla sui soldi è una argomentazione
contraddittoria in partenza, perché allora ci si può chiedere
quanto può valere non solo la vita di un criminale, ma anche la nostra,
quella dei nostri genitori o dei nostri figli e se ci sono motivi di ordine
superiore che autorizzino a togliercela (come per esempio la pubblica
utilità, il che ci richiama alla mente le leggi naziste o le purghe
di Stalin).
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La pena di morte è una vendetta promossa dallo Stato.
Qualunque tipo di vendetta genera odio che genera violenza che dà
sofferenza odio violenza , sofferenza odio violenza, ecc.
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È comprensibile (anche se non giustificabile) un
omicidio commesso da un parente della vittima di un assassinio in un momento
di rabbia, ma uno stato ha tutto il tempo per riflettere il che non gli dà
attenuanti, anzi c'è la premeditazione.
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L'esecuzione di un criminale non aiuta affatto i parenti
della vittima a sentirsi meglio.
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Esiste sempre la possibilità di commettere un atroce
errore giudiziario (e ciò accade più spesso di quanto si immagini).
Pensa solo un attimo alla possibilità che un tuo genitore o figlio
venga condannato a morte per errore.
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In alcuni paesi (come la Cina) basta essere accusato di
furto, di evasione fiscale o di altri reati minori per essere condannato
a morte (inoltre viene attuato clandestinamente un abominevole traffico di
organi dei condannati). Se ciò venisse applicato in Italia, probabilmente
molto più della metà della popolazione dovrebbe essere
giustiziata.
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Nella maggior parte dei casi una persona viene giustiziata
diversi anni dopo il reato, e questa persona può essere completamente
cambiata avendo riconosciuto la gravità del delitto commesso. Ogni
persona ha la potenzialità di cambiare in meglio sé stessa;
nessuno può avanzare alcuna giustificazione: togliere la vita ad un
altro essere umano è sempre un delitto.
Per la raccolta delle firme contatta Gabriel al tel. 065370050
oppure all'email: g.maldonado@agora.stm.it