MIGLIONICO: Storia, Arte Cultura e Tradizioni | |
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LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 28.01.02 | EMANUELE CALVIELLO E L'EURO |
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MIGLIONICO. Stupore all’ufficio
postale: sono le 8,30 di sabato, gli sportelli per il pubblico sono stati
aperti, è cominciata un’altra intensa giornata di lavoro. Vi sono presenti,
oltre al direttore, Eustachio Spagnuolo, l’impiegata Rina Venezia, il
portalettere Nino Consoli e parecchi cittadini, tra cui si nota subito la figura
di un anziano signore,
Emanuele Calviello, 87 anni, cieco sin dalla
nascita, in compagnia del suo “angelo custode”, il bastone bianco. Le operazioni
sono state avviate, tutto procede nel massimo ordine: dopo alcuni minuti di
attesa, arriva il turno di ‘Manuel’(così Calviello è chiamato da tutti in
paese), che senza tradire la minima esitazione, né alcun impaccio, dopo che si è
sentito chiamato dalla voce dolce e rassicurante dell’impiegata, fa due passi in
avanti e si ferma vicino allo sportello dei versamenti. Calviello compie
un’unica operazione, paga in lire, ma riceve il resto nella nuova moneta
europea, l’euro. La signora Venezia, più premurosa del solito, per rassicurare
al massimo Emanuele, lo tratta con particolare riguardo e man mano che gli dà
gli spiccioli, chiede: “’Manuel’, cos’è questa moneta”? “Un euro”, è la risposta
immediata e sicura. “E quest’altra”?, rilancia la signora un po’ sorpresa e
compiaciuta; “sono due euro”, altra risposta secca da parte di Emanuele.
“Bravo”!, esclama la bella e giovane impiegata, più incredula e divertita di
prima, e, constatato lo stupore e il crescente interesse dei presenti
nell’ufficio nei riguardi dell’inedita situazione, invita l’anziano pensionato,
quasi per gioco, a riconoscere delle altre monete, quelle più piccole.
A questo punto, va in scena qualcosa di spettacolare: ‘Manuel’ accetta la
“sfida” e la vince, distinguendo, una dopo l’altra, tutte le monete e le
banconote che tocca tra le dita. Trascorrono una decina di minuti: nessuno dei
presenti si spazientisce per l’imprevisto, ancorché leggero ritardo delle
operazioni; anzi, tutti sono così meravigliati da guardare Calviello con tanto
d’occhi ed ammirazione. La scena è da applausi: ha trasmesso un senso di magia
ed ha aperto una piccola porta per farci scoprire il “mondo inesplorato” di un
uomo in grave situazione di handicap, ma dotato di tanto amore per la vita che
gli fatto conquistare impensabili spazi di libertà e di autonomia. Inutile
chiedergli il segreto di tanta abilità, ‘Manuel’ risponde con una risata, a sua
volta un po’ meravigliato, forse, per l’incredulità dei presenti che fanno
fatica a capire come si possa arrivare a tanto. Del resto, Emanuele possiede una
straordinaria vitalità, al punto che ancora adesso, quotidianamente, continua a
fare il giro del paese, che percorre in circa due ore, per “consigliare” la
cittadinanza, in qualità di banditore comunale, sugli acquisti del giorno. “Lui,
dice il portalettere, ha una mente matematica e poi, proprio in virtù della sua
età avanzata, è abituato a ragionare in centesimi”. Da parte sua, ‘Manuel’
osserva come da una vita “mi sono sempre arrangiato”. Resta lo stupore: la
rivoluzione monetaria, così temuta dai più, fa solo sorridere Emanuele Calviello,
classe 1915.