MIGLIONICO: Storia, Arte Cultura e Tradizioni
Realizzatore del sito: Prof. Antonio Labriola  grancia@inwind.it

 

AMATI GIACOMO

                          

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 28.01.02 EMANUELE CALVIELLO E L'EURO  
Home Page  Torna a Stampa locale e nazionale

MIGLIONICO. Stupore all’ufficio postale: sono le 8,30 di sabato, gli sportelli per il pubblico sono stati aperti, è cominciata un’altra intensa giornata di lavoro. Vi sono presenti, oltre al direttore, Eustachio Spagnuolo, l’impiegata Rina Venezia, il portalettere Nino Consoli e parecchi cittadini, tra cui si nota subito la figura di un anziano signore, Emanuele Calviello, 87 anni, cieco sin dalla nascita, in compagnia del suo “angelo custode”, il bastone bianco. Le operazioni sono state avviate, tutto procede nel massimo ordine: dopo alcuni minuti di attesa, arriva il turno di ‘Manuel’(così Calviello è chiamato da tutti in paese), che senza tradire la minima esitazione, né alcun impaccio, dopo che si è sentito chiamato dalla voce dolce e rassicurante dell’impiegata, fa due passi in avanti e si ferma vicino allo sportello dei versamenti. Calviello compie un’unica operazione, paga in lire, ma riceve il resto nella nuova moneta europea, l’euro. La signora Venezia, più premurosa del solito, per rassicurare al massimo Emanuele, lo tratta con particolare riguardo e man mano che gli dà gli spiccioli, chiede: “’Manuel’, cos’è questa moneta”? “Un euro”, è la risposta immediata e sicura. “E quest’altra”?, rilancia la signora un po’ sorpresa e compiaciuta; “sono due euro”, altra risposta secca da parte di Emanuele. “Bravo”!, esclama la bella e giovane impiegata, più incredula e divertita di prima, e, constatato lo stupore e il crescente interesse dei presenti nell’ufficio nei riguardi dell’inedita situazione, invita l’anziano pensionato, quasi per gioco, a riconoscere delle altre monete, quelle più piccole.
A questo punto, va in scena qualcosa di spettacolare: ‘Manuel’ accetta la “sfida” e la vince, distinguendo, una dopo l’altra, tutte le monete e le banconote che tocca tra le dita. Trascorrono una decina di minuti: nessuno dei presenti si spazientisce per l’imprevisto, ancorché leggero ritardo delle operazioni; anzi, tutti sono così meravigliati da guardare Calviello con tanto d’occhi ed ammirazione. La scena è da applausi: ha trasmesso un senso di magia ed ha aperto una piccola porta per farci scoprire il “mondo inesplorato” di un uomo in grave situazione di handicap, ma dotato di tanto amore per la vita che gli fatto conquistare impensabili spazi di libertà e di autonomia. Inutile chiedergli il segreto di tanta abilità, ‘Manuel’ risponde con una risata, a sua volta un po’ meravigliato, forse, per l’incredulità dei presenti che fanno fatica a capire come si possa arrivare a tanto. Del resto, Emanuele possiede una straordinaria vitalità, al punto che ancora adesso, quotidianamente, continua a fare il giro del paese, che percorre in circa due ore, per “consigliare” la cittadinanza, in qualità di banditore comunale, sugli acquisti del giorno. “Lui, dice il portalettere, ha una mente matematica e poi, proprio in virtù della sua età avanzata, è abituato a ragionare in centesimi”. Da parte sua, ‘Manuel’ osserva come da una vita “mi sono sempre arrangiato”. Resta lo stupore: la rivoluzione monetaria, così temuta dai più, fa solo sorridere Emanuele Calviello, classe 1915.