MIGLIONICO: Storia, Arte Cultura e Tradizioni
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AMATI GIACOMO

                                       DANNI FINO AL SETTANTA  PER CENTO A CAUSA DELLA MOSCA OLEARIA

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 28.10.02 OLIVE, LA PRODUZIONE E' DISTRUTTA
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MIGLIONICO. “Rase al suolo”. Come potevano esserle, nel periodo bellico, le case di un centro abitato a conclusione di un massiccio bombardamento aereo. La “strage” annunciata delle olive s’è compiuta: la mosca olearia, “famelica” e “cannibale”, ha sferrato il suo definitivo e devastante attacco ed ha colpito al “cuore” la produzione olivicola miglionichese.
“Oltre il settanta per cento della produzione locale delle olive è stata distrutta”. Lo afferma il vice sindaco, Domenico Laterza, assessore comunale con delega all’Agricoltura. “A memoria d’uomo, in paese, prosegue Laterza, non si ricorda un flagello di tali proporzioni. Dodicimila quintali di olive sono state irrimediabilmente danneggiate. Il danno subito si può quantificare intorno a un milione di euro. In questi giorni, al Comune ci riuniremo come giunta esecutiva, conclude il vice sindaco, per valutare meglio la situazione e invieremo un rapporto circostanziato all’assessore regionale all’Agricoltura, col quale illustreremo le reali proporzioni del danno subito da questo vero e proprio stato di calamità naturale che ha letteralmente messo in ginocchio l’economia agricola locale. Quest’ultima, infatti, ha proprio nella produzione olivicola il suo settore trainante”. Ovviamente, le zone più colpite dell’agro miglionichese sono quelle in cui le piante sono coltivate in maniera biologica. All’attacco distruttivo dell’”onnivoro” insetto, invece, hanno resistito, sebbene in parte, solo le piantagioni caratterizzate da una produzione intensiva, ove, in tempo utile, sono state adottate le giuste contromisure, provvedendo ad effettuare il trattamento che ha frenato l’assalto della mosca olearia.
“Tra i contadini c’è voglia di piangere, dice sconsolato Nino Comanda, capo diga di San Giuliano, con la grande passione per l’agricoltura, cui dedica gran parte del suo tempo libero. Quest’anno, puntualizza l’esperto agricoltore della domenica, ho perso oltre cento quintali di olive. E’ stato un disastro. Il Comune farebbe bene ad inoltrare alla Regione la dichiarazione dello stato di calamità naturale”.
In altre parole, l’azione “cannibalesca” della mosca olearia, “killer” spietato, ha dilapidato un autentico tesoro: “l’oro giallo”, cioè l’olio miglionichese, prodotto tipico e di qualità dell’agricoltura locale. Meno male che quella poca quantità che si riesce a produrre è di buona qualità: infatti, pur non essendo extravergine (tale denominazione può appartenere solo all’olio privo di difetti e con acidità inferiore a 0,80 per cento), l’olio prodotto finora denota comunque caratteristiche organolettiche, con una percentuale di acidità al di sotto del 2 per cento.