MIGLIONICO: Storia, Arte Cultura e Tradizioni
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AMATI GIACOMO

                            

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 03.04.03 MILONIA DAL DANNO ALLA BEFFA
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MIGLIONICO. Dopo il danno, la beffa: la società sportiva miglionichese, Milonia che milita nel campionato di I categoria, girone B, è stata deferita dalla disciplinare della Federazione calcistica regionale per la mancata partecipazione all’attività sportiva giovanile. Quale penale, rischia di pagare una multa di 500 euro.
Stiamo vivendo una vicenda pirandelliana, paradossale e grottesca, si sfoga il presidente del sodalizio, Giuseppe Comanda, che ne è alla guida da tre anni, cioè dal momento della sua fondazione. La nostra società, puntualizza il massimo dirigente, è sorta proprio con l’obiettivo precipuo di far fare sport ai giovanissimi ed educarli ad acquisire la cultura sportiva. Purtroppo, da quando è cominciato il campionato, cioè dal mese di ottobre, stiamo senza campo sportivo, tanto che siamo costretti a giocare sempre in trasferta. Infatti, anche le partite che dovremmo disputare in casa, le facciamo sul campo del Grottole. Ci è stato inibito l’utilizzo del locale terreno di gioco a causa della necessità di attuarvi dei lavori di adeguamento alle norme previste dalla legge 626/94 riguardante la sicurezza dell’impianto del vano spogliatoio. Da sette mesi stiamo sopportando notevoli disagi. Quando finiranno? Nessuno lo sa, neppure la locale Amministrazione comunale che si deve sentire responsabile di quanto ci sta accadendo. In queste condizioni, si chiede il numero uno del Milonia, come potevamo far fare sport ai nostri ragazzini? Per farli giocare, dovevamo andare forse in altri paesi? Oltretutto, continua il presidente Comanda, pure la palestra della locale scuola media è inagibile perché l’edificio deve essere ristrutturato. Di conseguenza, siamo stati costretti a rinunciare a qualsiasi attività sportiva con i nostri allievi , giovanissimi e pulcini. Non è stata una nostra scelta, bensì una difficile costrizione da sopportare. Eppure, adesso viviamo anche nell’incubo di dover pagare una multa. Mi auguro, conclude il presidente, che i dirigenti federali regionali tengano conto dei nostri problemi e siano clementi, altrimenti, dal prossimo anno, se non cambia la situazione, oltre a tagliare i vivai, saremo costretti a decapitare noi stessi, quale società sportiva nella sua interezza. Capisco le ragioni dell’Amministrazione comunale, ma non è possibile bloccare l’attività sportiva di una comunità, per tutto questo tempo, per far eseguire dei lavori che richiederebbero al massimo un mese di impegno”.