MIGLIONICO: Storia, Arte Cultura e Tradizioni
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AMATI GIACOMO

                            

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 14.04.03 ALLA SCOPERTA DEI VECCHI MESTIERI - PROGETTO "LE PUPE"
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MIGLIONICO. Oltre mille persone, di cui circa 400 anziani, 350 giovani, 250 bambini e 15 disabili saranno coinvolte nell’attuazione del progetto “Le Pupe”, finanziato con 35 mila euro dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, in base alla legge 266/91 sul volontariato.
Le linee guida di questo super progetto, che avrà una durata di un anno, sono state illustrate, nel corso di una riunione che s’è svolta nell’aula magna della locale scuola elementare, da Mariolina Rondinone, presidente dell’associazione volontari, “Progetto solidarietà” e dalla dottoressa Vincenza Palmieri che ha collaborato alla stesura del progetto, nato da un’idea del sindaco Giuseppe Dalessandro.
La bella Rondinone, figura di spicco del volontariato miglionichese, ha sottolineato come gli obiettivi salienti del progetto siano ambiziosi e molteplici: si tratta di “
rivitalizzare il ruolo degli anziani, rendendoli protagonisti della vita sociale del paese; di aiutare i giovani ad apprendere gli antichi mestieri e ad acquisire competenze spendibili nella società d’oggi; di favorire il processo di integrazione sociale dei portatori di handicap psicofisici. L’espressione le pupe, ha spiegato l’angelo del volontariato locale, è stata ricavata da un’antica tradizione miglionichese: quella di confezionare i famosi fichi secchi che, secondo una vecchia usanza, venivano infilati in appositi fili e intrecciati in modo tale da assumere proprio la forma di una bambola (pupa in dialetto miglionichese)”.
Poi, l’angelica Rondinone ha osservato come il progetto, di cui è compartecipe il Comune di Miglionico, debba essere attuato in collaborazione con ben 19 partnes, tra cui l’Università di Basilicata, quella della Terza età di Matera, l’Istituto scolastico comprensivo di Miglionico, la Caritas diocesana di Tricarico, il centro sportivo italiano, sezione di Matera.
Da parte sua, la dottoressa Vincenza Palmieri ha indicato sia le ragioni che sottendono il progetto che i molteplici obiettivi che si vogliono perseguire, sia l’articolazione degli interventi, illustrando le fasi di attuazione, le metodologie previste e i risultati attesi. In particolare, nel delineare le aree di intervento, la relatrice ha precisato che esse saranno quelle che si prefiggono di “
contrastare i fenomeni di disagio dei soggetti svantaggiati e di creare altre forme di volontariato all’interno della comunità miglionichese che, con l’attuazione di tale esperienza potrà creare un centro di risorse intergenerazionale: nei vari laboratori di lavoro che saranno costituiti, infatti, gli anziani potranno insegnare i vecchi mestieri ai giovani. In pratica, ha concluso Palmieri, saranno ricreate le vecchie botteghe artigianali che diventeranno anche punti di promozione e di vendita dei manufatti realizzati”.
Nel corso del dibattito, parole di elogio per la lodevole iniziativa e di sostegno al progetto sono state espresse da Francesco Triunfo, assessore alle Politiche sociali del Comune, da Vito Auletta, Vincenzo e Giovanni Finamore in rappresentanza dei sindacati Cgil e Cisl dei pensionati, da Giuseppe Comanda, presidente dell’Advos (associazione donatori di sangue), dal prof Mario Cifarelli dell’Università della Terza età di Matera e dagli altri rappresentanti delle associazioni aderenti alla sperimentazione, Stella Sarli, Eustachio Di Cuia, Carlo Lombardo, Giuseppe De Ruggieri e Michele Pace. In definitiva, con l’attuazione di questo importante progetto, dai molteplici aspetto positivi, il tessuto sociale miglionichese potrà trovare in sé la forza di autosvilupparsi ulteriormente, proponendosi come laboratorio innovativo di idee e centro di risorse con un raggio di intervento che potrebbe andare oltre i confini del paese.