MIGLIONICO: Storia, Arte Cultura e Tradizioni
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AMATI GIACOMO

                            

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 22.04.03 A 62 ANNI NON VUOLE PRIVILEGI
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Il "vecchio leone" del calcio miglionichese, il "bomber storico" Domenico Grieco MIGLIONICO. “Ehi nonno, io non ti faccio alcuna marcatura, se ti arriva un pallone e ce la fai a metterlo dentro”. E’ stata sufficiente questa battuta rivolta al “vecchio leone” del calcio miglionichese, Domenico Grieco, 62 anni, a provocargli una fastidiosa ed inattesa umiliazione.
Quasi sicuramente la frase di un calciatore del Senise voleva essere solo una battuta di spirito, priva di qualsiasi malizia di altro tipo, ma la “
bandiera” dello sport locale non si è lasciato prendere in giro e gli ha risposto per le rime: “Ragazzino, nella mia carriera di calciatore, da più di quarant’anni, non ho mai ricevuto un regalo da nessuno, non intendo certo cominciare adesso. Se te la senti, continua a giocare a calcio seriamente”.
Era il minuto 85 della partita Milonia-Senise, (0-3il risultato finale) valida per il campionato di I Categoria, girone B. Sul campo neutro di Grottole, domenica 13 aprile 2003, gli ospiti, primi in classifica, stavano vincendo meritatamente la partita con tre gol di vantaggio. Mancavano 5 minuti alla conclusione della gara, ormai inesorabilmente persa dai locali, e l’allenatore Comanda mandava in campo Grieco, il “
bomber storico” che, da pochi secondi stava ancora “perlustrando” l’area di rigore avversaria in cerca della posizione migliore per andare in gol, quando si era sentito dire, decisamente incredulo, quella frase tanto goliardica quanto umiliante ed insopportabile per un campione come lui. Da qui la risposta tutta orgoglio e dignità da parte del cannoniere miglionichese di sempre.
Mi rendo conto, dice Grieco con tono pacato, che adesso sono pochi gli avversari che mi temono come una volta, eppure quando mi sono sentito dire quella frase, per me è stato come ricevere uno schiaffo improvviso e violento. Mi sono sentito quasi umiliato e, come assalito da un furore improvviso, mi sono ribellato”. Ed è stato bello così: “L’immortale leone” ha saputo “ruggire” ancora, come ha sempre fatto in passato sui campi di gioco. Del resto, ci sono tanti modi per farsi riconoscere, apprezzare ed andare in “rete”: uno, certamente tra i più nobili, è sicuramente quello di rifiutarsi di fare un “gol sporco”. In questo modo, Grieco continuerà ad essere sempre tra i primi, nonostante l’età: sa essere “decisivo” e sa fare ancora la “differenza”. Anzi, la farà sempre: un campione così non lo si potrà fermare mai, neppure con una “marcatura speciale”. Si può non credere che i campioni veri hanno qualcosa in più?