MIGLIONICO: Storia, Arte Cultura e Tradizioni
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GIACOMO AMATI

                            

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 15.09.03 GLI ANZIANI CHIEDONO PIU' ATTENZIONE
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MIGLIONICO. Soli, dipendenti, socialmente isolati, senza un ruolo significativo. Per lo più, sono questi gli aspetti peculiari che contraddistinguono la vita degli anziani miglionichesi, soprattutto di quelli di età superiore ai settantacinque anni. Tra di loro, purtroppo, non mancano anche quelli che vivono in una condizione di grave dipendenza e che non sono autosufficienti.
Alberto Marinaro festeggia i suoi 100 anni di vitaIn particolare, dalla lettura dei dati anagrafici, che ci sono stati forniti da Francesco Lopergolo, impiegato del locale ufficio Anagrafe del Comune, si scopre che, a fronte di una popolazione di 2670 abitanti, complessivamente, gli anziani, dai 60 anni in su, sono 624. Di essi, 271 sono maschi; 353 sono donne; quelli oltre gli 81 anni sono 120; tra di essi il più longevo è Alberto Marinaro, che ha 101 anni.
Dall’indagine è emerso anche che i sessantenni sono i più integrati dal punto di vista dei rapporti sociali, ma con l’aumento degli anni cresce anche l’isolamento degli anziani. Cosa si può fare in concreto per contrastare tale fenomeno? Semplice: bisognerebbe creare e sviluppare i servizi socio-assistenziali. In particolare, si tratta di favorire la nascita di una rete di assistenza e solidarietà adeguata che sia in grado di offrire loro i giusti servizi sociali e domiciliari. In verità, sotto tale profilo, una buona spinta arriva dal volontariato che viene svolto da due associazioni locali. Ma tale servizio, per quanto lodevole, non è certamente sufficiente perché non ha il carattere della sistematicità. Esso va ulteriormente valorizzato.
Infine, giova precisare che alcuni anni fa, la locale Amministrazione comunale costituì “L’osservatorio degli anziani” con l’obiettivo di conoscere più da vicino le loro esigenze, al fine di provvedervi alla protezione sociale, assicurando, soprattutto a quelli che si trovano in condizioni di disagio economico, risorse e prestazioni idonee a migliorare la qualità della loro vita. Poteva essere la pre-condizione giusta per arrivare a predisporre il servizio di assistenza domiciliare per assicurare loro un maggiore benessere che è costituito non soltanto dalla sicurezza economica, ma soprattutto da un buon stato di salute e da gratificanti relazioni sociali. Purtroppo, tale servizio non è stato ancora predisposto. Perché? Quali sono gli ostacoli che impediscono al Consiglio comunale di deliberare l’istituzione del servizio a domicilio col compito essenziale di prestare agli anziani bisognosi anche l’assistenza infermieristica? Perché non si provvede a favorire la nascita in paese di centri socio-ricreativi e culturali per offrire agli anziani maggiori opportunità di incontrarsi e socializzare e quindi di utilizzare meglio il loro tempo libero?