MIGLIONICO: Storia, Arte Cultura e Tradizioni
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GIACOMO AMATI

                            

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 14.11.03 NEI COGNOMI LA STORIA DEL PAESE
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MIGLIONICO. Genealogia delle famiglie miglionichesi. “Viaggio” nel tempo e nella storia del paese attraverso i suoi nuclei vitali, le famiglie.
Per risalire ai “primordi” della vita miglionichese bisogna “immergersi” non solo tra le carte, ma anche nell’”archivio” vivente rappresentato dalla memoria degli anziani del paese. Dall’analisi delle fonti si scopre che attualmente i nuclei familiari sono 910 e che il paese ha origini antichissime, risalenti al sesto secolo avanti Cristo. Inoltre, si ipotizza che la sua fondazione dovrebbe essere avvenuta in epoca medioevale, fortificato dai Bizantini in difesa dagli assalti dei Saraceni. Ma ecco nel dettaglio dei numeri la ricchezza della vita del paese, quella costituita  dai suoi nuclei familiari, simboleggiati dai cognomi. Oggi quest’ultimi sono appena 355, ma in passato se ne contavano molti di più. Tra di essi, attualmente, i più diffusi sono i Ventura (ben 24); seguono i  Centonze (20) e i Marinaro, i Piccinni a 16. Poi ci sono i Cascione, gli Amati, i Musillo e i Perrino, tutti con 12. Subito dopo si trovano i Canterino, i Cinnella, i Comanda, i Dambrosio Clementelli, i Finamore e i Lascaro, tutti a 10 presenze. La galleria dei cognomi continua così: a quota 9 stanno le famiglie dei Matera, Pellegrini, Salerno e i Terlimbacco; 8 sono gli Acito, i Corleto, i Micciantuono e i Rondinone; 7 sono i Bevilacqua, i Capozzi, i Clementelli, i De Lucia, i Perrone, i Purgatorio e i Vesia. A quota 6 troviamo i Consoli, i Giannella, i Lopergolo, i Pizzolla; 5 sono i Borelli, i Buono, i Calluso, i Grieco, i Porpora e i Signorella. Seguono tutte le altre famiglie, fino ad arrivare a quelle rappresentate da un solo cognome, come gli Alessandrino, Ancona, Labriola, Lapolla, Longo Mesagne, eccetera.
Purtroppo, non c’è più alcuna traccia di antichissime famiglie come i De Ruggieri, i D’Alema, i Galante, i Petito, Spada, Stancarone, i Torraca che in passato hanno espresso sindaci e letterati, esercitando un ruolo rilevante nella comunità, sotto il profilo sociale e politico.
Tra le cause che hanno determinato la loro estinzione, un posto di rilievo ha svolto l’emigrazione che le ha portate lontano da Miglionico. Va sottolineato, quindi, che il flusso emigratorio ha causato non solo la scomparsa di famiglie che rappresentavano il ceto sociale medio-basso, sotto il profilo economico, ma anche l’estinzione di casati che in paese avevano esercitato un certo peso economico e culturale. In definitiva, oggi la comunità risulta essere impoverita per l’assenza di numerose famiglie che fino agli anni Cinquanta, con la loro presenza, contribuirono a fare di Miglionico un paese di oltre cinquemila abitanti. Attualmente, la macchina del tempo, purtroppo, ci consegna un dato meno generoso: i miglionichesi sono 2718.