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CLASSE PRIMA SEZ. I

SCUOLA MEDIA STATALE "N. FESTA" - SUCCURSALE PIAZZA S. AGNESE - 75100 MATERA - TEL. 0835 310041

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GLI ARCONTI

Arconte era un termine con cui si designava nella Grecia antica e, in particolare, ad Atene, il supremo magistrato dello stato. Con la fine della monarchia, l'arconte caratterizzò politicamente i regimi di tipo aristocratico. A partire dal 682 a.C. la magistratura, prima vitalizia e poi decennale, divenne annuale; è questa inoltre la data iniziale della lista degli arconti annuali, che allora erano tre: l'arconte re, che conservava le antiche prerogative religiose e riceveva le denunce per reati di empietà e di omicidio; l'arconte polemarco, le cui funzioni di supremo capo militare furono mantenute sino al V secolo a.C., quando vennero trasferite agli strateghi; l'arconte eponimo (così chiamato perché dava il nome all'anno), supremo magistrato di Atene fino al 487 a.C., che si occupava dell'amministrazione civile e della giurisdizione pubblica e privata (diritto familiare ed ereditario).
La lista degli arconti eponimi – nota integralmente dal 496 al 292 a.C. – è fondamentale per conoscere la cronologia della storia di Atene.
Uno degli arconti dava il nome all'anno in corso (si diceva quindi "nell'anno di Pelopida", nell'anno di Temistocle" eccetera) e aveva le funzioni di capo dello stato; un altro aveva il comando dell'esercito, un terzo la responsabilità di tutte le questioni religiose, gli altri sei si occupavano delle leggi e della loro applicazione.
Scaduto il loro mandato, gli ex arconti andavano a formare l'areopago, che era il massimo tribunale di Atene: controllava l'operato degli arconti in carica e rafforzava il dominio aristocratico sulla popolazione.

Testo multimediale eseguito dalla prima sez. I nell'attività laboratoriale di alfabetizzazione informatica - A.S. 2002-03 - Prof. Antonio Labriola