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CLASSE PRIMA SEZ. I

SCUOLA MEDIA STATALE "N. FESTA" - SUCCURSALE PIAZZA S. AGNESE - 75100 MATERA - TEL. 0835 310041

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LA COSTITUZIONE DEMOCRATICA DI ATENE: L'ECCLESIA

Dopo la riforma del sistema di voto, Clistene diede alla polis degli ateniesi una Costituzione basata sui pieni poteri dell’Assemblea, chiamata "ecclesia" e formata da circa 40.000 cittadini. Essa votava con il sistema delle trittìe e prendeva tutte le decisioni fondamentali per la vita della polis: votava la pace e la guerra, sceglieva le alleanze, emanava le leggi, pronunciava le condanne a morte o all'esilio, controllava l'operato dei magistrati (gli uomini che, come gli strateghi, ricoprivano cariche pubbliche) e curava l'amministrazione della finanze.

Ogni cittadino aveva la libertà di parola; ognuno poteva avanzare proposte; la base delle decisioni era la discussioni di tutte le opinioni, nessuna esclusa, e tutti erano uguali di fronte alla legge.

A questo sistema oggi diamo il nome di "democrazia": una forma di governo il cui potere appartiene al popolo riunito in un'Assemblea di cittadini.

La democrazia di Atene si distingue dall'oligarchia di Sparta proprio per diverso carattere delle due Assemblee. Anche la Costituzione spartana, infatti, prevedeva un'Assemblea di cittadini, però essa era ristretta a un esiguo gruppo dominante e, per di più, era dotata di poteri molto scarsi.

Testo multimediale eseguito dalla prima sez. I nell'attività laboratoriale di alfabetizzazione informatica - A.S. 2002-03 - Prof. Antonio Labriola