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LA CIVILTA' CONTADINA: Il matrimonio

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I parenti e gli inviitati accompagna la sposa in chiesa"Negli anni 40-50 ci si sposava quando si era ancora giovani: lo sposo aveva circa 25 anni, un’età considerata matura per mantenere una famiglia e la sposa 16-19. Mia nonna mi ha raccontato che lo sposo veniva scelto dalla famiglia della ragazza tra i giovani di famiglie conosciute e ritenute affidabili. Infatti i miei nonni si conoscevano da quando erano piccoli; quando mio nonno ha trovato un impiego, i genitoriI parenti e gli invitati accompagnano la sposa in chiesa hanno deciso di farlo fidanzare. Mia nonna mi ha rivelato che, all’inizio, non è stato facile vedere il suo amico come il suo futuro sposo; anzi, molte volte, i due futuri non si amavano affatto e, quindi, solo il matrimonio venivano fuori problemi di incomprensione. Erano rari i casi in cui i due sposi si incontravano fuori dagli obblighi della famiglia.. Alcuni giorni dopo l’incontro i due si fidanzavano nella casa della ragazza.. Nelle famiglie più benestanti c’era lo scambio degli anelli. I discorsi ricadevano inevitabilmente sulla dote.
La dote comprendeva lenzuola, tovaglioli, asciugamani e biancheria intima ecc.. Questa veniva cucita in casa; infatti mia nonna mi ha raccontato che da quando era piccola aiutava la mamma a confezionare la dote. Durante il fidanzamento si fissava la data delle nozze, che veniva celebrato a distanza di qualche mese; detto periodo serviva per organizzare Gli sposicerimonia e festeggiamenti. L’abito della ragazza veniva cucito in casa o confezionato dalla sarta; i più ricchi avevano abiti ricoperti di pizzo, mentre le persone povere si accontentavano di abiti semplici. Il vestito del ragazzo veniva cucito dal sarto e, come adesso, comprendeva pantaloni, camicia, giacca sfiancata e cravatta. Gli anelli si acquistavano dall’orefice e anche in questo caso i ricchiGli sposi con parenti e amici avevano anelli lussuosi, mentre i poveri si accontentavano di uno molto semplice. La sera prima del matrimonio le famiglie si incontravano a casa del ragazzo per festeggiare la futura unione e da allora fino all’incontro in chiesa era usanza che i due non si vedessero.
Il matrimonio veniva celebrato il chiesa, gli invitati erano molti, tra cui familiari, amici conoscenti e vicini di casa. Il matrimonio si festeggiava in casa. Durante i festeggiamenti si mangiavano dolci e paste secche tradizionali e si beveva rosolio fatto in  casa. Durante i festeggiamenti venivano scattate alcune fotografie. Ci si divertiva molto perché si ballavano danze tradizionali e si cantavano canzoni composte per il matrimonio.
Quando i festeggiamenti erano conclusi, tutti tornavano a casa, ma non era ancora finito perché, durante la notte, gli amici andavano a suonare e cantare sotto il portone degli sposi.


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