No al nucleare a Scanzano Jonico                                                                Home Page

MONTESCAGLIOSO

BASILICATA

.
I Castelli lucani
Festivit? religiose lucane
Val d'Agri
S.O.S. Lucania
La cavalcata del Borbone
Montescaglioso
Grottole: S.Antonio Abate
Pietragalla
Salandra
Castelli lucani: storie e leggende
Breve storia della Basilicata 
Grandi giornalisti lucani
 
 
 Home Page
 
 
 E-mail
 
                
 

 
Fonte: "Montescaglioso Guida ai Monumenti" della locale Scuola Media Statale "C. Salinari"

La storia - Piccolo paese che sorge sulla valle del Bradano, Montescaglioso, detto il paese vecchio, racchiude in s? una lunga storia. Ha cambiato molti nomi: dapprima si chiam? Severiana  (forse da Alessandro Severo), ma, secondo le ipotesi del Gattini, esisteva gi? col nome di Civitas Vetus. In riferimento alla natura collinare accidentata del territorio, ha avuto altri nomi, come Mons Petrosus, Mons Scabiosus e, infine, Mons Caveosus, cio? Montescaglioso.
Dal punto di vista storico ha una storia legata alla comunit? monastica. Difatti il nucleo pi? antico e caratteristico del paese ? quello sviluppatosi intorno all?Abbazia di S. Michele Arcangelo, uno dei pi? importanti monumenti della Basilicata, fondata dai padri Benedettini dell?ordine Cassinese. I vari sovrani e feudatari che si avvicendarono  in quel periodo fecero al Monastero larghe donazioni (Umfredo Normanno, nel 1079il Casale de Cornu, attuale Difesa; la contessa Emma, vedova di Rodolfo Machabeo, nel settembre del 1110  fece altre donazioni e conferm? i privilegi posseduti). Dopo il periodo normanno, Montescaglioso fu assegnata a Federico II di Svevia, poi a Manfredi, quindi, dopo varie vicende alle famiglie  Del Balzo, Orsini, Loffredo, Grillo e Cattaneo.
Piero del Balzo, detto Pirro del Balzo, mentre era principe di Altamura e barone di Venosa, sotto il papato di Sisto IV, si adoper? per far unire il monastero contese a quello Cassinese.
Nel XVIII sec. Si ricorda la famosa visita di
Carlo III di Borbone (Vedi LA CAVALCATA DEL RE BORBONE), re di Sicilia, figlio di Filippo di Spagna e di Elisabetta di Francia. Nel gennaio del 1735 soggiorna a Montescaglioso, festeggiando il suo compleanno, si rende conto delle reali condizioni di vita del popolo e fa approvare leggi per migliorare le condizioni di vita dei lucani. A ricordo della sua visita, furono erette tre colonne all?ingresso del monastero.
Per i continui litigi tra i signori del posto e i benedettini, questi ultimi decisero di trasferirsi a Lecce, per cui l?abbazia cadde nel pi? totale abbandono (in et? napoleonica verr? utilizzata come caserma e scuderia per i cavalli).
Nel secondo dopoguerra Montescaglioso fu  uno dei tanti luoghi dell?Italia meridionale dove si attu? la ?Lotta per l?occupazione delle terre? I contadini volevano un pezzo di terra dell?immenso latifondo in coltivato, appartenente a Giovanni Quinto, al Conte Galante e a Don Michele Strada. Tra i protagonisti si riconrano Giuseppe Novello (che fu ucciso), Marianna Menzano e Ciro Candito.

La Porta S. Angelo
Le sei porte - Montescaglioso ? situato sopra un monte ameno e fruttifero, circondato da muraglie e da dirupi. Ha sei porte d'accesso. Le due principali sono Porta Maggiore e porta Sant'Angelo. Le altre sono Porta degli Schiavoni, Porta Carrera, Porta Pescara e l'ultima detta Portella. Porta Sant'Angelo ? l'unica ancora esistente e si trova nella parte antistante la parte anteriore dell'Abbazia.


L'Abbazia di S. Michele Arcangelo (chiostro)L'Abbazia di San Michele Arcangelo - L'Abbazia di San Michele Arcangelo ? un grandioso complesso architettonico situato, nei primi anni di fondazione, all'esterno della cittadina. Le sue fortificazione erano costituite da alte mura merlate che guardavano inL'Abbazia di S. Michele Arcangelo (chiostro) direzione del Mar Jonio, crollate nel 1959. Fu fondata nella seconda met? del sec. XI; sin dal 1065 i vari signori normanni concessero al monastero alcune chiese del paese, numerosi feudi e casali fortificati situati lunga la costa jonica e nelle sone interne della Basilicata, tanto da costituire un ricco patrimonio per il monastero. Sia Umfredo Maccabeo, signore di Montescaglioso (1078-1093) che Emma e Ruggieri, rispettivamente moglie e figlio, concessero ai monaci grandi feudi che permisero un rapido rifiorire del monastero. Le lotte tra papato e impero influirono negativamente sulle vicende del monastero e nel sec. XV inizi? un fase di declino del grande complesso monastico. Segu? un periodo di vero splendore, fino a quando la comunit? ebbe il dono della visita del re Carlo III nel 1735, dal 18 al 20 gennaio. L'Abbazia cadde in disgrazia quando  insorsero litigi tra monaci e feudatari locali che spinsero i L'Abbazia di S. Michele Arcangelo (chiostro)bendettini, nel 1784, a trasferirsi a Lecce insieme a parte delle opere d'arte, della biblioteca e dell'archivio. Ci fu un ulteriore declino con il nuovo Regno d'Italia, quando tutti i locali del convento furono confiscati e, in seguito, destinati a pubblici uffici. Profilo architettonico - Vi si accede da un portale di ingresso di impostazione rinascimentale; tutto il complesso ? caratterizzato da due grandi chiostri, quello orientale e quello occidentale con una serie di colonne e pilastri polistili con capitelli scolpiti da lapicidi pugliesi. Internamante, in molte sue stanze (365) si possono ammirare vari affreschi.

Il Convento Femminile della SS. ConcezioneIl Convento Femminile della SS. Concezione - Il convento, sorto intorno al 1640, ha ospitato una delle pi? grandi comunit? benedettine femminili della Basilicata. Composto originariamente da un solo chiostro e dalla Chiesa, viene ampliato dalla famiglia del Grillo che dal 1612 possiede il feufo di Montescaglioso, con la costruzione di altri due cortili e di un giardino murato. Le monache hanno abitato il monastero fino al primo dopoguerra. Di particolare valore la facciata tardo settecentesca e gli ex-voto in cartapesta legati al culto popolare de4l SS. Medici e la serie di statue per i riti della Settimana Santa.

La Chiesa della Madonna delle Grazie

Madonna delle Grazie - La Chiesa della Madonna delle Grazie ? localizzata in un'area ai margini del borgo alto-medioevale. La chiesa ? stata fondata nella prima met? del sec. XI e restaurata nel 1626. Oggi ? abbandonata. La Chiesa ? molto piccola, ha una pianta rettangolare, una scalinata ellittica, ? in muratura con pietre ben squadrate, il pavimento in mattoni in cotto a maglia quadrata. Nella chiesa si conservano affreschi ed antichi dipinti su tela.


La Chiesa di S. Angelo o dell'AbateLa chiesa di S. Angelo - E' situata accanto all'Abbazia, in Piazza del Popolo. Accanto ad essa si scorge il campanile ornato di finestre bifore. E' formata da nove piccole cappelle comunicanti tra loro. E' stata privata del Coro ligneo e dell'altare maggiore che si trovano, rispettivamente, nella Chiesa del Ges? a Lecce e nella Cattedrale di Matera. Consacrata nel 1099, fu ricostruita nel 1590 e nel XVIII sec. restaurata. Secondo  antichi documenti nella chiesa sono sepolti Umfredo conte di Montescaglioso, di Beatrice sua moglie e dei loro figli. Sulla porta d'ingresso c'? una piccola statuina che rappresenta San Michele Arcangelo.


La Chiesa del SS. CrocifissoLa Chiesa del Crocifisso - La Chiesa del Crocifisso ? formata da una navata rettangolare e da una cupola. Ha un ambiente coperto a botte che ha la funzione di sacrestia. La copertura ? formata da un sistema di volte a sesto acuto l'una sull'altra. La chiesa, gi? esistente  nella met? del secolo XVII, fu ricostruita intorno al 1890 e la vecchia cappella trasformata in sacrestia. La chiesa, sconsacrata, ? inagibile dal 1980 a causa del terremoto.

 

La Chiesa Madre dedicata a S. Pietro, a S. Paolo e alla Madonna dell'AssuntaLa Chiesa Madre - La Chiesa Madre si trova alla destra della piazza, oggi Corso Repubblica. La Chiesa Madre ? stata dedicata a due santi: SS. Pietro e Paolo e alla Madonna dell'Assunta. E' stata costruita tra il 1776 e il 1823 in stile barocco. Sorge sul luogo ove esisteva la chiesa madre pi? antica.
ha tre navate. In quella centrale ci sono due cappelle intitolate a Santi, a Sante e alla Signora del Santissimo Rosario. sulle pareti della cupola sono state rappresentate con rilievi in stucco le figure dei quattro Evangelisti. Sulle pareti laterali si possono osservare quadri di grande valore tra cui quattro del pittore napoletano Mattia Preti e altri dipinti del pittore veneziano Giovanni Donadio.
Di fronte all'altare maggiore c'? il coro e in una custodia di legno dorato il Santissimo Sacramento.
Entrando dalla porta minore s'incontra la fonte battesimale. La Chiesa di Santo Stefano

La Chiesa di Santo Stefano - La Chiesa di Santo Stefano si trova nell'omonima via. E' stata costruita nell' XI secolo e restaurata nel XVI. E' a pianta centrale con cupola e non presenta la sovrapposizione di diverse fasi costruttive.
La cappella ? citata nei documenti trascritti nell'opera redatta dall'Abate Tursi. Il portale della Chiesa si presenta formata da un basamento in tufo e da due colonne provenienti da un altare di epoca barocca. LE basi su cui poggiano le colonne sono di et? rinascimentale e forse provengono da un antico chiostro. I capitelli che sovrastano le colonne sono di epoca tardo medioevale e quello di destra rappresenta dei centauri accoppiati.
La Chiesa di Santo Stefano da molto tempo ? chiusa al culto.

La Chiesa di Sant'AgostinoLa Chiesa di Santo Agostino - La Chiesa di Sant'Agostino si trova in Corso Repubblica. E' spaziosa e occupa un lato del chiostro del convento al quale appartiene. Conserva dipinti e statue di santi. Si presume che gli agostiniani si siano stabiliti a Montescaglioso intorno alla met? del sec. XVI, epoca di costruzione della Chiesa e del Convento che furono ampliati nel 1650. Nel convento i frati educavano i figli delle migliori famiglie del posto.
La Chiesa conservava numerose opere d'arte andate purtroppo disperse dopo la soppressione della comunit? religiosa. Il monastero ? diviso in tre livelli: la parte pi? bassa (stalla e cantine), quella intermedia (chiesa), chiostro, cucina, dispensa), quello superiore (celle, dormitori, biblioteca). Nel refettorio vi ? un affresco che rappresenta un papa.La Chiesa della SS. Annunziata

La Chiesa della SS. Annunziata - E' stata una delle prime chiese ad essere costruita agli inizi del sec. XVI, appena oltre il perimetro fortificato. Nell'ospedale annesso si usava isolare gli appestati.
Apparteneva ai MArchesi di Montescaglioso che usavano concederla agli ecclesiastici pi? importanti del paese. Per molti anni i riti religiosi sono stati  officiati da canonici della famiglia Salinari.
Nell'abside esiste un antico affresco ed alcune iscrizioni dei malati rinchiusi nell'ospedale.

La Chiesa di San RoccoLa Chiesa di San Rocco - La Chiesa di San Rocco si trova in Piazza Roma. E' a pianta rettangolare ed ha una facciata coronata da un campanile. Conserva la statua di San Rocco proclamato Santo Patrono di Montescaglioso nel 1684.
Nella chiesa ? presente una cupola con molte decorazioni. Il presbiterio ha la funzione e coro e di sacrestia. Fin dagli ultimi decenni del XVII secolo la chiesa ? affidata ad una confraternita intitolata al Purgatorio.
E' stata costruita agli inizi del sec. XVI ed era usata per le sepolture. Fu danneggiata dal terremoto del 1826 e restaurata successivamente con la costruzione delle volte in pietra e di una nuova facciata.

Il Convento dei Frati Cappuccini - Nel 1593, fuori dell'abita di Montescaglioso, "nobilissima citt? di privilegi, in sito delizioso, dondeIl Convento dei Frati Cappuccini guardarsi vastissimo e variato orizzonte, comprende il ridente Mar Jonio col golfo di Taranto", sorse l'attuale convento del PP. Cappuccini "per la fervente devozione del popolo" e con l'aiuto finanziario di D. Paolo Grillo e di suo figlio Nicol?, a lui succeduto nel 1622. Il marchese Grillo, con una somma ragguardevole, fece continuare i lavori e chiese ed ottenne la sepoltura dei suoi resti mortali e quelli dei suoi discendenti nella chiesa del Convento, la cappella di Sant'Antonio al quale il popolo montese riserva speciale devozione per le molteplici grazie ricevute.
Verso il 1615 il nuovo convento fu abitato dai Padri Cappuccini colme dimostrano alcuni documenti. In una delibera del 25 maggio 1615 si legge che gli eletti della venerabile cappella del SS. Corpo di Cristo consegnarono ai monaci "tre pese di lana e due pese e mezza pesa di caso  e mezza pesa di ricotta per elemosina. C'? da ricordare la disposizione di Francesco Sterlino, commerciante di Savano, residente in Montescagliso,  che con suo testamento del 4 giugno 1618 ordinava la concessione di cento ducati perch? l'altare maggiore della chiesa PP: Cappuccini fosse dotato di un quadro.
Durante il regno di Ferinando II e di Francesco II, i Padri Cappuccini godevano non solo la franchigia del sale e della pasta, ma ogni padre, ogni tre anni, aveva un abito intero e molte libre di tabacco da naso. Con la legge 17 febbraio 1861 il Convento fu soppresso e pass? al demanio dello Stato, fino a che nell'anno 1902, due o tre frati della provincia monastica di Lecce, lo comprarono dal Municipio di Montescaglioso, con esclusione della parte adibita dal 1880 fino ai primi del Novecento a macello comunale e, poi, come oggi,  a rimessa del carro trionfale di S. Rocco.
Nel 1909 acquistarono il convento di Padri Cappuccini della Provincia di Bari i quali, per l'eccellente salubrit? dell'aria di Montescaglioso, vennero ad abitarlo.
Nel complesso monastico  vi ? un chiostro, delle celle dormitorio e un bellissimo giardino.

La Chiesa di Santa LuciaLa Chiesa di Santa Lucia - La Chiesa di Santa Lucia, anticamente intitolata a San ta Maria, ? situata all'entrata della parte nuova del paese. Nel XIV sec. fu intitolata a Santa Lucia in occasione del trasferimento della statua della santa, precedentemente conservata in una chiesa rurale abbandonata dell'Abbazia.
La chiesa ? molto bella e antica, anche se piccola. Per motivi di spazio, quindi, ? stata costruita un'altra chiesa molto pi? grande, a poca distanza da essa in uno stile architettonico moderno.
Attualmente la chiesa vecchia, realizzata nel sec. XI, ? sconsacrata ed utilizzata per altri fini (centro sportivo).

La Chiesa della Madonna della Nuova - La Chiesa della Madonna della Nuova ? situata fuori dal paese e, per raggiungerla, bisognaLa Madonna della Nuova scendere per una strada molto lunga. E' stata costruita nel sec. XI e restaurata nella met? del XVI. E' stata propriet? dell'Abbazia tanto che sulla sua porta d'ingresso si conserva ancora lo stemma dei benedettini. E' molto piccola, possiede una sola campana che viene fatta suonare tramite una cordicella posta all'interno della chiesa. Sul tetto, spiovente, ci sono una croce e un angelo sempre illuminati.
La festa della Madonna della Nuova ? il luned? di Pasqua; in questo giorno, per via Matera che costeggia la chiesa, vi sono molte bancarelle. E' usanza, il giorno della Madonna della Nuova, per i ragazzi montesi salire sul monte Vetere. La mattina la statua fa un piccolo giro del paese e si ferma nella chiesa di Santa Lucia. Il pomeriggio torna nella sua dimora abituale e vengono fatti sparare i fuochi artificiali.

CLICCA PER VEDERE LA FOTO DEI REALIZZATORI DELLA RICERCA

 INIZIO PAGINA


All rights reserved - Created by Antonio Labriola - Luglio 1999